15 Settembre, 2002
Lettera di Gian Carlo Corada all'Ambasciata di Cuba in Italia
... Noi chiediamo che il governo di Cuba receda dalle misure limitative dei diritti umani e civili affinché possa avviarsi un dialogo politico dentro Cuba, finalizzato alla democratizzazione ....
Lettera di Gian Carlo Corada all'Ambasciata di Cuba in Italia
Gent.le Sig.ra
Maria de los Angeles Florez Prida
Ambasciatrice di Cuba in Italia
Via Licinia, 7
00153 – Roma
A Cuba in questi giorni si sta verificando una preoccupante serie di arresti ed incarcerazioni. Un centinaio i giornalisti indipendenti, di attivisti dei diritti umani, di esponenti della dissidenza democratica e non violenta, – aderenti al Progetto Varela e ad altre correnti politiche - sono rinchiusi nelle carceri cubane. Mentre sono stati addirittura condannati alla pena di morte tre giovani che hanno tentato di dirottare un vaporetto per fuggire dall’isola.
C'é una evidente contraddizione tra quanto sta concretamente accadendo e le dichiarazioni del Ministro degli esteri cubano che - a Ginevra, alla Commissione per i Diritti Umani dell’ONU - ha paventato il “pericolo che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani rimanga lettera morta, a 55 anni dalla sua proclamazione”, ed ha sottolineato “la necessità di prestare la stessa attenzione, tanto alla difesa dei diritti civili e politici, quanto alla promozione dei diritti economici, sociali e culturali”. La dissonanza tra queste parole e la cruda realtà della repressione è evidente.
La Provincia di Cremona, da sempre vicina e solidale con il popolo cubano, da anni guarda con attenzione e senza pregiudizi al processo storico cubano. E' favorevole ad una piena ed effettiva democratizzazione di Cuba e, nello stesso tempo, condanna tutte le politiche di embargo economico poste in essere dagli USA nei confronti dell’isola. La nostra idea é che debbano finire “i due embarghi”: quello economico, degli Stati Uniti contro Cuba, e quello democratico, del regime contro il popolo cubano.
Noi chiediamo che il governo di Cuba receda dalle misure limitative dei diritti umani e civili affinché possa avviarsi un dialogo politico dentro Cuba, finalizzato alla democratizzazione. Questo dialogo, sempre più urgente, è da troppi anni rinviato.
Mi rivolgo alle autorità cubane, con le quali stiamo valutando importanti progetti di collaborazione con la nostra Provincia, esprimendo la condanna per quanto sta avvenendo e la ferma richiesta che coloro che sono stati ingiustamente arrestati a causa delle proprie idee vengano subito rimessi in libertà.
Gian Carlo Corada
Presidente della Provincia di Cremona
 
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