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15 Settembre, 2002
Primarie PD: 57 interventi ed oltre 690 voti nel nostro sondaggio
Leggi gli interventi (a scalare, dall*ultimo al primo, in ordine di tempo) su cio' che sta succedendo nel PD - Scrivi a info@welfarecremona.it e dai il tuo voto nel sondaggio qui sotto - La raccolta degli interventi é stata aperta oltre 1350 volte

Leggendo qua e là sulla stampa locale attorno alle vicende che riguardano il PD, mi sono imbattuta in un ragionamento, che più o meno alcuni commentatori ripropongono in questi termini "Se Corada si presenta in alternativa a Beluzzi, candidatura approvata all'unanimità dall'esecutivo del Pd, apre di fatto una frattura nel partito".

Ho letto e riletto il documento al quale si fa riferimento, con al fianco il mio dizionario Zingarelli.

Mi pare che non ci sia alcuna approvazione di alcuna candidatura.

Quel documento dice essenzialmente tre cose.

La prima: la candidatura Beluzzi é segno positivo che il nuovo PD riesce a calamitare l'attenzione anche di personalità apparentemente lontane. Bene, ma questa non é una "approvazione".
Semmai é un complimento al PD ed un valutazione sulla lontananza della candidatura Beluzzi dal PD medesimo o, almeno, dal suo retroterra.

La seconda: il documento dice che quella candidatura é nuova, dunque può indurre rinnovamento. Proponendo, come é evidente, non un ragionamento ma una tautologia.

La terza: l'ultima parte del documento plaude in maniera entusiastica al metodo democratico delle Primarie. In questo caso - come dovrebbe essere del tutto evidente - chi si trova in contraddizione con l'unanimità dell'Esecutivo cittadino del PD é, essenzialmente, chi drammatizza le Primarie medesime, paventando improbabili disastri e spaccature per il PD, invece di considerarle il massimo della espressione democratica del partito nuovo.

Annamaria Somenzi

***

Gian Carlo Corada non rappresenta la carica piu' alta dei cremonesi all'interno del Partito Democratico ma e' senz'altro, in modo indiscusso, il piu' amato e il piu' rappresentativo.
Molti puri della politica si sono identificati con il suo nome.
Le tante qualita' messe al servizio della comunita', prima come presidente della Provincia e poi come sindaco di Cremona, ne hanno fatto un personaggio di grande levatura morale che, purtroppo, ha scatenato in alcuni una forma di invidia unita a perfidia.
Non di emulazione ma di perfida invidia.
E' Incomprensibile volerlo mettere fuori dal gioco, senza ragioni plausibili, per di piu' a favore di uno nuovo, sconosciuto ai cremonesi visto che e' emiliano. E poi: Cremona non ha nessuno in grado di sostituire Corada? Siamo divenuti ignoranti ed incapaci a tal punto?
Proporre un uomo, il giudice Belluzzi, del quale non si discute la professionalita' nel proprio campo, che un semplice ragionamento lo puo' identificare in un uomo di centrodestra? Di certo quando la moglie si e' candidata per detta corrente, come sindaco a Castelvetro Piacentino prima e come consigliere provinciale a Piacenza poi, lui non ha votato per il centrosinistra. Non penso proprio. Egli, inoltre, non si identifica in nessuna tendenza politica. Uno scrupolo dettato dal fatto che e' mentalmente di centrodestra ma non vuole ammetterlo. Di certo non ha mai detto di essere di centrosinistra.
I politici del PD che si sono messi contro Corada vanno contro la volonta' e il voto dei cittadini. Gente all'interno del partito e del consiglio comunale, gli hanno voltato le spalle cercando di convincerlo a ritirarsi. Bella razza di compagni, amici e consiglieri che non sono stati in grado di suggerirgli "il Nuovo" e che ora pretendono di essere tra i nuovi. Quanta incoerenza!
Ma insieme alla ricandidatura di Corada sta per essere messa in discussione anche quella di Torchio con altre nuove prese di posizione. Le due cose non possono essere scollegate. Lo scambio di favori, in cambio di appoggi politici, muove nuovi equilibri. Gli ingranaggi che si stanno muovendo cigolano.
Il vero motore di tutto questo dov'e'? Chi e'? Chi, pur essendo un'alta carica, ha paura di Corada? Chi, pur essendo molto in alto e' adombrato dalla sua carismatica figura? Chi ha interesse a volerlo screditare , politicamente e moralmente?
Se il sindaco si ritirasse si metterebbe automaticamente in cattiva luce perche', secondo ammiccamenti maliziosamente silenziosi , si vorrebbe far credere che avrebbe potuto far di meglio. Ma chi lo conosce sa che e' sempre stato pronto ad accettare tutti i suggerimenti costruttivi. Che non gli sono stati fatti da chi lo elogia ma che al contempo gli suggerisce di andarsene!
Politica sibillina, stantia, mancante delle dovuta, oserei dire, capacita' di conoscere. Corada, se se ne andasse ora, ne uscirebbe quasi con ignominia, per aver mal governato ed invece lui e' stato, come sempre, un vero esempio per capacita', rettitudine e correttezza. Politicamente sarebbe finito. E quel qualcuno al quale o ai quali darebbe fastidio sarebbero a posto.
Ma se si dovesse scegliere qualcuno al parlamento chiedendo, a gran voce, agli elettori il proprio candidato ideale non ci sarebbero dubbi: il prof. Gian Carlo Corada!
E se la partita da giocare fosse proprio li'? Sono convinto che molti di coloro che gli hanno suggerito di non ricandidarsi l'hanno fatto in buona fede credendo nella validita' di proposte loro presentate sotto altra forma. Conoscendo il vero scopo farebbero marcia indietro.
Ma quello che piu' mi infastidisce e' dire ad un uomo come lui di non presentarsi alle Primarie! Ma stiamo parlando del Partito DEMOCRATICO che ha fatto delle Primarie un suo cavallo di battaglia o di un altro? Giancarlo, vai avanti! A testa alta, sempre.
Lettera Firmata

***

Egregio direttore,

riflettendo sulle notizie diffuse in questi giorni e riguardanti l’eventualità che l’attuale sindaco Gian Carlo Corada non sia candidato alle prossime elezioni per un rinnovo di mandato, ci chiediamo per quale motivo una persona che ha ben governato dovrebbe rinunciare a chiedere agli elettori di essere confermata alla guida dell’amministrazione cittadina, salvo quando si tratti di una personale scelta di lasciare il campo, il che sembra non essere il caso.

Del sindaco Corada abbiamo apprezzato l’equilibrio, la capacità di porsi all’ascolto delle esigenze della cittadinanza, una sensibilità non comune per la cultura, un efficace perseguimento della qualità di vita che tocca la dignità e l’immagine della nostra città, e anche un modo di agire concreto, senza sovraesposizioni personali

(...). Pensiamo anche che queste caratteristiche siano sinonimo di "modernità”.

Affinché non vengano mortificate, ma valorizzate, noi ci auguriamo, al di là di operazioni di partito che poco ci riguardano, che l’attuale sindaco sia nuovamente candidato alle prossime elezioni, e lo salutiamo con stima e considerazione.

Prof. Mara Caira
(università Iulm -Milano)

Prof. Aurelio Principato
(Università Roma Tre)

***

Spettabile redazione,
ci avete badato?
Una bella (si fa per dire.....) fetta di aparatciky in questi giorni ha scritto a Gian Carlo Corada. O, meglio, ha scritto ai giornali per parlare con Corada.
Qualcuno avrebbe fatto meglio a scrivergli in privato .... si sarebbe risparmiato magre figure.
La pressione su Corada affinché "desista" dall'essere democratico e dal credere davvero alle primarie é formidabile.
Premono su di lui affinché, in pratica, si assuma la responsabilità di far saltare l'unica vera novità data dalla nascita del PD: le Primarie vere, attraverso le quali finalmente far selezionare dai cittadini il migliore candidato contro la destra.
Comunque, tutto é bene ciò che finisce bene.
Perché se - come in tanti speriamo - Corada dimostrerà la propria autonomia e si candiderà, non solo rispetterà il mandato ricevuto dai cittadini ma permetterà, con la sua candidatura, l'effettuazione di primarie vere.
Se riuscirà a tenere duro a questa inaudita pressione, avremo ritrovato un Sindaco con i controattributi.
Ed anche solo per questo motivo noi del centrosinistra potremo considerare di avere a disposizione già il candidato vincente contro la destra.

Mario Galletti

***

Fin da principio non capivo il perche'. La mia formazione culturale mi imponeva di sapere.
Il busillis consisteva nel fatto che il sindaco di Cremona Gian Carlo Corada, che ha bene amministrato la citta', con raziocinio, correttezza ed intelligenza non andava piu' bene a qualcuno.
Qualcuno a lui vicino, a cui forse non andavano bene certe scelte, che poteva suggerirne altre ma che , a quanto pare non l'ha fatto per convenienza programmata, per fiuto su scelte future o altro.
E cosi' cariche di primo piano all' interno della coalizione che ha conquistato il Comune si sono poste contro il Buon Governo di Corada, ammettendone la validita' ma proclamando di desiderare il nuovo.
Fanti, Pizzetti, Lazzari, Abbate hanno, infatti, elogiato in questo senso il sindaco dicendogli pero' di farsi da parte. Ed anche qui non capisco: Corada ha dimostrato, ancora una volta, le proprie capacita' di ottimo amministratore oltre quelle di onesta', impegno, rettitudine, modestia, intelligenza, ma a questi politici non va bene.
E la gente si pone molti interrogativi facendone le giuste valutazioni.
Ca' nisciuno e' fesso direbbero a Napoli. Allo stesso modo i Cremonesi, dapprima perplessi, hanno ripetuto, ancora una volta, che la politica e' sporca e poi che la bramosia di alcuni vuole sopraffare la Ragione. E questo fa male alla Politica. Quella scritta e fatta con la P maiuscola che appartiene alla sensibilita' e alle capacita' di Corada.
Viene spontanea una domanda: perche' i vari Fanti, Pizzetti, Lazzari, Abbate non hanno espresso, data l'illuminazione avuta, le indicazioni di rinnovamento al loro sindaco e collega di partito? Essi si sono espressi, a mio avviso, in modo estremamente scorretto sotto ogni forma, a favore del nuovo, del rinnovamento, a titolo personale. Avrebbero potuto fare cio' riguardo a qualsiasi altro argomento ma non sul tema politico specifico in quanto eletti (ma non lo saranno più alle prossime elezioni) da cittadini militanti o votanti che li hanno delegati a rappresentarli non a prevalicarli.
Da parte mia, e non solo, c'e' un po' di disgusto. Anche troppo!
Ma cio' che mi fa sorridere e' che la proposta del nuovo, il magistrato Pierpaolo Beluzzi da anteporre e sostituire a Corada in qualita' di sindaco, venga da politici di vecchia militanza, politici vecchi, troppo visti e dei quali ci siamo stufati. Fiorella Lazzari, una di vecchissima militanza politica, sostiene il nuovo e propone a Corada di farsi da parte per senso di responsabilita'.
Non so se ridere o semplicemente sorridere. Ma io penso e dico a Corada che proprio per senso di responsabilita' egli deve presentarsi alle Primarie, dalle quali uscira' vincitore. E cio' deve farlo per i molti voti ricevuti, per i molti cittadini che lo hanno fatto sindaco di Cremona. Lui e' a loro che deve rendere conto non a quei pochi che pensano di esautorarlo in modo non certo elegante ne' condivisibile.
Non posso fare a meno di dire ai vari Fanti, Pizzetti, Lazzari, Abbate, che peccano senz'altro di miopia: hanno scordato i risultati dell'indagine pubblicata alla fine dello scorso anno che stabiliva, su un campione abbastanza ampio di popolazione, l'elezione di Corada con un ampio consenso di tutto il centrosinistra e di una buona fetta dei voti del Centrodestra assegnati per la grande stima alla persona di Corada?
Il nuovo dettato dalla candidatura del dott. Beluzzi e' talmente nuovo che fa porre una logica deduzione : nuovo a tal punto che e' praticamente sconosciuto. Lo conoscono senz'altro i quattro proponenti e pochi altri. Naturalmente non sono in discussione le sue capacita' professionali.
Ma molti si chiederanno, ed io fra questi: *Se e' digiuno di politica, chi gliela insegnera'*? Io ,senza dubbio alcuno, penso almeno a quattro nomi non a caso corrispondenti alle lettere F, P, L, A. che, sciogliendo le abbreviazioni, corrispondono a Fanti, Pizzetti, Lazzari, Abbate.
Non ho il dono della divinazione ma quello della logica si'.
Infine vorrei porre una domanda al proposto candidato sindaco Beluzzi: *Lei per chi ha votato quando sua moglie , Patrizia Barbieri, si e' presentata come sindaco per il Centrodestra a Castelvetro Piacentino? E quando la stessa e'; stata eletta tra i consiglieri provinciali di Piacenza per il Partito delle Liberta'?*.
C'e' bisogno che lo dica io che, almeno secondo logica, il suo voto e' andato al Centrodestra?
Io le chiedo un semplice esame di coscienza, Politica naturalmente.

Lettera firmata
dal Blog di Gian Carlo Corada

***

Caro Giancarlo,
ho apprezzato il tuo invito ad abbassare i toni: occorre farlo per esercitare l’ascolto perché solo dove c’è ascolto vero c’è quel dialogo che facilita la comprensione delle reciproche ragioni. Sono ben consapevole della mia posizione delicata: sono da un lato una tua diretta collaboratrice e dall’altro sono parte dell’esecutivo del PD, di quella nuova forza politica nella quale credo e alla cui costruzione sto dedicando passione ed entusiasmo.
Stiamo vivendo una accelerazione di un percorso che chiedeva tempi più lunghi per il dialogo ed il confronto, ci sono però momenti nei quali tacere significa solo non essere all’altezza delle proprie responsabilità. Per questo ho deciso di non rimanere in silenzio e di dire con sincerità quello che penso. Come sai condivido la scelta del PD di avviare a Cremona una nuova fase, un nuovo ciclo che sappia guardare alla Cremona del 2020. Considero questa scelta non in contrasto con l’esperienza amministrativa che sto vivendo, anzi, la vedo come la sua proiezione verso il futuro.
Il percorso che con molta probabilità si aprirà è totalmente inedito e non privo di rischi, ma comunque andranno le cose, noi non possiamo sfuggire alla responsabilità di promuovere ed accompagnare il rinnovamento.
Il rinnovamento della classe dirigente non è solo uno dei punti forti del progetto politico del nuovo partito, io lo sento come preciso compito di coloro che hanno la mia età e la mia esperienza Questo non significa chiamarsi fuori perchè del nostro contributo ha bisogno una nuova e giovane classe dirigente diffusa che è presente sia nel partito che nelle amministrazioni locali.
Anche noi siamo parte di questo processo e ne portiamo la responsabilità.
A Cremona questo cammino per essere vincente ha bisogno di tutti noi. Ha bisogno di te, caro Giancarlo, della tua esperienza e delle tue capacità, come ha bisogno dell’entusiasmo e della carica innovativa di persone come Pierpaolo Beluzzi e di tutti coloro che si affacciano alla politica con speranza ed entusiasmo pensando di essere protagonisti di un processo nuovo.
Io penso che in questo momento ci sia chiesta la disponibilità e la generosità di accompagnare tutti insieme un processo di rinnovamento.
Con amicizia
Maura Ruggeri

***

Caro Direttore,

ho provato ad analizzare le reazioni dei media locali rispetto al vivace dibattito interno al PD cremonese. Di seguito segnalo i titoli di alcuni organi di informazione locale relativi al recente documento dell'Esecutivo cittadino del PD che anche il vostro sito pubblica (a proposito, complimenti per l'ottimo lavoro editoriale che state svolgendo!). Eccoli:

Quotidiano La Provincia Pd: Beluzzi, via libera
L’esecutivo compatto sulla candidatura

Sito: Cremona24ore
Il sindaco Corada condivide il documento approvato dall'Esecutivo cittadino del PD in cui si spinge per la candidatura Beluzzi.

Sito: Il Vascello
Riunione martedì sera e comunicato approvato all'unanimità, proprio nel turbinare delle polemiche. L'esecutivo cittadino del PD benedice la candidatura di Beluzzi e fissa le linee della battaglia amministrativa

***

Magari anche senza volerlo, magari spinti dall'esigenza della sintesi, magari perchè comunque fa gioco .... fatto sta che questi tre titoli ben poco hanno a che vedere con quanto c'é scritto nel documento che, alla candidatura Beluzzi, dedica le seguenti parole:

"In questo senso la disponibilità alla candidatura alle primarie del giudice Pierpaolo Beluzzi dimostra da un lato una positiva capacità d’attrazione del PD e rappresenta dall’altro un possibile ulteriore elemento di concretizzazione del processo di rinnovamento e non certo un giudizio sull’attuale amministrazione o sul suo operato".

In buona sostanza, l'Esecutivo: plaude alla capacità attrattiva del PD, nega che si dia un giudizio (negativo) sulla Giunta Corada e, con una classica tautologia, dice che la candidatura di un nome nuovo rende possibile un rinnovamento

A ben vedere, dunque, quei tre titoli parlano d'altro.

Chi ne dà un'interpretazione più verosimile?
Indubbiamente il Sindaco Corada con la sua equilibrata dichiarazione, nella quale dice che "condivide quel documento perché va nella direzione di sdrammatizzare la situazione".

Lo stesso documento che poche righe più sotto, prosegue Corada "Guarda al futuro in modo positivo e considera le Primarie un modo fondamentale di vivere la democrazia".
Valutazione dunque molto diversa da chi, invece, dichiara di temere le Primarie come il pericolo di "uscirne tutti con le ossa rotte".

Adriano Ferrazza

***

Ciao Gian Carlo,

e' tanto che volevo esprimerti la mia solidarieta' e, nel mio piccolo, la voglia di aiutarti e sorreggerti in questa spiacevole vicenda.

Ritengo che tutta la situazione sia dovuta al nuovismo, che sta spazzando via esperienze e capacita' acquisite nel corso degli anni, costruite con fatica e sacrifici, anche giocando sugli affetti familiari, passati (sbagliando ) in subordine, per cercare di migliorare il mondo per i nostri figli , e per i piu' deboli.

Non voglio dilungarmi sugli ideali che ci hanno accomunato, voglio solo rendere omaggio ad una persona che vale e che ha dato tanto alla comunita'.

Un abbraccio

Eliano Chiesa

dal Blog di Gian Carlo Corada

***

Caro Gian Carlo,
fra due mesi compio 62 anni. Il primo voto in vita mia l'ho dato al PCI, quindi passato comunista di cui non mi sono mai minimamente vergognato, ed ho continuato a sostenere questo partito nelle sue continue evoluzioni.
Alle ultime elezioni politiche dopo l'esclusione di Bodini, decisione decisamente masochista, sono rimasto tentato di non votare, ma l'ho fatto comunque.
Di fronte alla scelta di Beluzzi, se uscisse lui dalle primarie, mi dispiace ma per la prima volta in vita mia non andro' a votare e tanti, con cui ho parlato in questi giorni faranno la stessa cosa.
Niente di personale verso di lui ma:
non ha mai vissuto a Cremona e non conosce la nostra citta',
non e' mai stato dell'area di centro/sinistra,
sua moglie e' stato sindaco di Castelvetro per Alleanza Nazionale e tutt'ora ha ruoli significativi nel centro/destra.
Se la scelta e' stata fatta per togliere al nostro partito gli ultimi residui di sinistra proponendo un candidato di centro destra in una continua rincorsa verso il centro, mi dispiace ma io non partecipo a questa corsa e saro' decisamente contro.
Un caro saluto.
Antonio Manfredi
dal Blog di Gian Carlo Corada

***

Egregio direttore,
come cittadini/elettori del centrosinistra a proposito della designazione delle candidature, e per come è maturata in questi giorni, teniamo a far presente quanto segue: anzitutto è sgradevole dover discutere del «come» quando sono già state messe di mezzo le persone, rischiando di far confondere la questione politica del metodo con la qualità personale dei candidati.
Per questo è tempo che tali metodi riservati oltre che impositivi vengano rifiutati in quanto espressione della logica tipica dei gruppi di potere più che di veri partiti espressione di una società civile consapevole.
Come può il Partito democratico pensare di farsi interprete della politica di centrosinistra quando abitua i cittadini elettori a votare gli organigrammi prima dei programmi o «vetrinizza» candidati al di fuori dei processi di corretta elaborazione democratica?
A quale paese esso intende fare riferimento, così facendo, se non a quello di Alice, il «paese delle meraviglie» dove nei processi la sentenza viene prima del dibattimento?
Sull’Unità di domenica 31/8 è la stessa Anna Finocchiaro a riconoscere che «il Pd non c’è ancora... Serve un progetto che vada fino in fondo o rischiamo che il dualismo con i sindaci esploda».
Siamo ancora una volta di fronte alla pretesa che le istituzioni democratiche siano sotto la tutela dei partiti e in questo caso dei gruppi di potere che ne surrogano il ruolo pubblico.
Ecco perché riteniamo che Gian Carlo Corada debba presentare la sua candidatura.
Per le doti di equilibrio che ha ampiamente dimostrato può sviluppare un ruolo di mediazione e di garanzia fra estremisti del potere, partiti e istituzioni.

Romina Maffezzoni
Luca Sala
Giuseppe Tumminello
Giuseppe Zadeo
(Cremona)

***

Caro Gian Carlo,
tira una brutta aria nel Pd cremonese e dico subito, a differenza dimolti altri, che per come la penso io non credo che una competizione Corada-Beluzzi, seppure nella cornice delle primarie, porterà aria nuova. Nell’attuale situazione politica non abbiamo bisogno di dividerci e di combatterci, perché a questo andremmo incontro.Abbiamo bisogno di unire le forze perché l’obiettivo prioritario è vincere il centro destra alla prossima scadenza elettorale. Anche tu sai che, se accetterai di misurarti con Beluzzi ne usciremo tutti con le ossa rotte: vincitori e vinti. Ne vale la pena? Le primarie sono uno strumento di partecipazione dal basso nella scelta dei candidati e quindi salutare quando riesce ad allargare in un partito le basi della democrazia, in questo caso però il rischio è che possa diventare una lotta di potere che va oltre i candidati e quindi, sempre secondo me, da evitare. Io tendo a privilegiare i rapporti umani emi rattrista pensare che l’impressione dominante sia quella di un sindaco che ha ricevuto un grosso sgarbo dal gruppo dirigente del suo partito che non lo ritiene all’altezza di innovare. Io penso che questa lettura sia legittima da parte di chi ha letto i paginoni sui giornalima è una lettura che non è lamia perché credo che non risponda alla realtà. Ti conosco al punto di sapere che il ruolo di sindaco lo hai accettato nonostante le tue aspirazioni fossero altre. L’attaccamento alla poltrona di sindaco non ti appartiene. Perché allora restare? Per dimostrare che sei più forte del gruppo dirigente?Aquale prezzo per il partito? Perché dovresti restare in un posto che hai sempre sentito stretto per te?Non ne capisco il senso. Molti come noi vivono il ruolo istituzionale mettendosi al servizio della collettività e tu in questa veste, senza bisogno delle primarie, hai già vinto perché hai attorno l’affetto di molti aderenti al PD e di molti cremonesi. Penso però che sia legittimo che il nuovo gruppo dirigente del PD pensi e voglia attuare il rinnovamento. Ne dovremmo essere contenti. Mi risulta che Fanti da tempo abbia coinvolto in questo percorso te e molti amministratori, per questo ti vedo come un attore del nuovo corso e non una vittima come molti ti vorrebbero far apparire. Sono stimolata al pensiero di aiutare la crescita di nuovi amministratori. Significa che ritengo di non essere più all’altezza di restare nelle istituzioni? Credo d’aver amministrato con passione, così hai fatto tu con ruoli di maggiore responsabilità: abbiamo dato e ricevuto molto. Penso che possiamo ritenerci soddisfatti, abbiamo trovato istituzioni in emergenza, le lasciamo solide. Il futuro sarà più facile per chi arriverà dopo di noi.
Fiorella Lazzari

***

Carissimo Sindaco,
mi permetto di scriverti per (....) pregarti calorosamente di confermare la tua candidatura, non cedere.(....)
Riproponiti in gioco.(....)
Siamo in tanti, credimi, pronti a darti una mano.
Con stima ed affettuosa riconoscenza

Giulio Grimozzi
dal Blog di Gian Carlo Corada

***

Egr. Professor Corada,
gli argomenti trattati dalla stampa in questi ultimi giorni da cui si rileva insistentemente la contrapposizione di un altro candidato della stessa coalizione politica da confrontare alla S.V. mi hanno molto sorpreso.
Io berlusconiano (e non pentito) ho sempre apprezzato la Sua figura sia a livello politico che personale.
In piu' di una occasione ho preferito la Sua maggioranza a quella del Centro Destra perche' piu' coerente, piu' fattiva, piu' seria. Ma ora sinceramente non comprendo proprio come mai si vuole cercare altrove quel po' di buono che si trova gia' in casa propria. Io credo che la maggioranza dei cittadini cremonesi, anche del Centro Destra, vedrebbero meglio Lei che altri alla competizione per il governo di Cremona se non altro per continuare su quella strada di tutela dei cittadini, di tenuta media alta della città di Cremona che finora si e' riusciti ad ottenere.
E' per me incomprensibile la decisione del Suo partito nel voler cambiare le cose che funzionano.
Mi ritenga, comunque, sempre a disposizione e solidale.
Stanislao Di Pascale
dal Blog di Gian Carlo Corada

Gentile direttore,
nei giorni scorsi si è avviato e consolidato un susseguirsi di opinioni in ordine alle candidature per il prossimo sindaco di Cremona. Vorrei manifestare il mio pensiero mosso prevalentemente dall’affetto e dalla stima che nutro nei confronti dell’attuale nostro sindaco prof. Giancarlo Corada. A lui mi legano consolidati rapporti interistituzionali fin da quando lui era presidente dell’Amministrazione provinciale ed io preside del liceo scientifico «Aselli». Solo grazie alla collaborazione con l’amministrazione provinciale presieduta da Corada ed al sostegno accordato dall’Apic, di cui Corada era il presidente, il liceo Aselli ha organizzato e realizzato l’allestimento di 4 mostre a carattere scientifico particolarmente apprezzate non solo dai cremonesi ma anche da altri numerosi visitatori (...).
Anche in qualità di sindaco di Cremona, attraverso l’assessore alla cultura, in continuità di sentimenti ha reso possibile l’allestimento di una mostra a carattere scientifico nel museo cittadino sempre in collaborazione con il liceo Aselli e con l’università di Modena.
Questa che ho richiamato ed altre iniziative di carattere culturale non solo hanno promosso l’immagine di Cremona proiettando la nostra città nel circuito internazionale attraverso il richiamo di numerosi visitatori e il rilancio del turismo cittadino ma confermano la sensibilità di Corada nella promozione e diffusione del valore delle conoscenze artistiche e scientifiche e lo consacrano inequivocabilmente come uomo di cultura. A lui si deve una ottima gestione amministrativa (...).
Per queste principali ragioni auspico che Corada formalizzi nuovamente la sua candidatura e che possa, per la seconda volta, governare la città di Cremona come futuro sindaco (...).

Gianfranco Ghilardotti

***

Leggendo qua e la tutte le adesioni al dibattito mi sono imbattuto nel “gruppo dirigente”, ma va …......., che caso!!

“ Un gruppo dirigente deve avere il coraggio di scegliere” , d’accordo.

Un gruppo dirigente deve avere anche il coraggio di ascoltare e di confrontarsi prima di decidere. Nessuno vieta il diritto rivendicato.

Come sempre però si pone lo stesso problema e cioè quello del dibattito e del coinvolgimento delle persone. Qualche volta sarebbe opportuno non chiedere solo il voto ma coinvolgere nelle decisioni.

Per carità nessuna obiezione sulle persone tutte rispettabili e coinvolte nel tentare di rendere un po’ migliore questa nostra società delle diverse specificità. Come sempre ci manca la capacità di ascoltare e farsi ascoltare.

Credo che oggi più che mai ci sia nelle persone un bisogno inespresso di farsi ascoltare e di ascoltare; di partecipare alle decisioni che contano, ai momenti importanti della vita sociale. Allora dobbiamo fare in modo che ciò accada. Il come lo sappiamo e lo sanno i dirigenti di partito e delle coalizioni, la cosa importante è farlo, non sentirsi defraudati di qualcosa che non ci appartiene ma che in qualche modo ci è stato dato.

Certo le primarie ci daranno la possibilità di partecipare, ascoltare e dire qualcosa, ma non è come farlo prima, anche per rispetto di chi ci ha rappresentato alla guida della città e ha lavorato per noi. In questi casi il “ RINNOVAMENTO”, il bisogno di qualcosa di nuovo non centra, lo abbiamo sempre detto ad ogni tornata elettorale. Ciò che serve a tutti noi è il confronto e la partecipazione alla cosa pubblica.

Detto queste poche cose, ringraziando per la possibilità e l’ospitalità, mi sento di dire che mi impegnerò, se sarà necessario, per promuovere le nostre idee e le nostre scelte in materia di “vita della città e dei suoi cittadini”, per fare in modo che qualche cosa di nuovo accada, pensando che ci sono ancora persone disposte a lavorare appassionatamente alla realizzazione di nuovi ideali.

Giorgio Denti

***

Caro Gian Carlo,
voglaimo esprimerti la nostra solidarieta` e la nostra stima per il lavoro che tu e la tua giunta avete svolto durante il mandato come sindaco di Cremona.
Ti siamo vicini e speriamo vivamente che ti ricandidi.
Cordiali saluti.
Wim Janssen e Brunella Lanaro

***

Egr. Direttore,
non invio questa lettera alle redazioni dei giornali cartacei poiché essa sarà necessariamente non breve, e non vorrei che i necessari tagli finissero per rendere poco comprensibile il mio pensiero. Sfiderò dunque la pazienza dei soli lettori del sito Welfare.cremona cercando di svolgere alcune riflessioni con la mente sgombra e serena e nel tentativo di rimettere la questione di questi giorni sulle fondamenta e non sul tetto come mi sembra stia avvenendo, andando oltre le partigianerie che inevitabilmente scattano quando si è portati a difendere convinzioni, affetti che sentiamo nostri.

Due premesse.
1) A Gian Carlo Corada mi lega un’antica amicizia e un’enorme stima. Ma mi ritengo una persona libera.
2) Nulla è più lontano dalla mia concezione della politica (e della vita) che la resistenza al cambiamento e al miglioramento continuo, che ho cercato di praticare sempre, fin da quando, a 21 anni appena compiuti (e allora i 18enni non votavano) mi sono trovato a fare l’assessore comunale a Crema, ed a ritirarmi per dedicarmi ad altro quando ho ritenuto che la mia esperienza amministrativa potesse dirsi conclusa.

Se dunque ho alcuni dubbi su come “l’operazione Beluzzi” è venuta avanti non è per conservatorismo né per una qualche forma di “fedeltà”della quale lo stesso Gian Carlo riderebbe.
Non essendo cremonese, potrei, anche un po’ opportunisticamente, lasciar perdere. Ma credo che questa vicenda possa, nel bene e nel male, assurgere ad archetipo di quel che potrebbe essere quella “nuova politica” che tutti auspichiamo, e quindi credo sia giusto mettere le mani nel piatto.
Sono fra coloro che richiedono un rinnovamento molto radicale della politica, e, ovviamente, della politica del Pd: l’esortazione di Veltroni ad abbandonare finalmente gli schemi novecenteschi e le vecchie appartenenze è per me un valore, che deve essere riempito però di contenuti, di nuovi valori, che sono fatti di “cose”e di “metodo”. Non sono cattolico, ma penso spesso a quella frase evangelica secondo la quale “non chi grida Signore Signore entrerà nel regno dei cieli”. Non mi basta, dunque, un Rinnovamento invocato.
Si dirà: ma la proposta del dottor Beluzzi non va in quella direzione?
Certamente è una proposta innovativa, il dottor Beluzzi, che non conosco, è certamente persona di alto profilo e sicuramente coraggiosa. Egli ha tutta la mia ammirazione. Parliamo tuttavia di metodo, che come si sa è sostanza. Dopo un primo momento in cui la “discesa in campo” (quanto odio questa espressione!) del dottor Beluzzi è stata presentata come la proposta dei vertici del Pd (colpa della solita stampa?!), il segretario Mauro Fanti ha rivendicato la liberà di avanzare tale proposta, che solo di proposta ha valore.
Giusto! Ma il segretario Fanti, e la segretaria cittadina Annamaria Abbate che ha condiviso la proposta insieme ad altri stimatissimi dirigenti, non è una persona qualunque: una proposta avanzata da lui non ha lo stesso valore che se fosse avanzata da chiunque altro. E poi i tempi: se la proposta fosse venuta dopo che la gara per le primarie, con relativo regolamento, fosse stata avviata, credo che nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, soprattutto se la proposta fosse scaturita da una consultazione la più ampia possibile.
Posso capire la necessità di bruciare in qualche modo la “concorrenza”, di sparigliare le carte nel campo avverso, né voglio attaccarmi a questioni formali che troppo spesso, questo sì, sono l’arma dei conservatori. Attenzione, però, che a giocare col fuoco si rischia di scottarsi le dita. E attenzione a non buttare, con l’acqua sporca, anche il bambino (anche se in questo caso non propriamente di infante si tratta). Ma se, poniamo il caso, Corada decidesse di partecipare alle primarie, e le vincesse, si potrebbe pensare che, data la forza di Cambiamento data alla proposta Belluzzi, c’è un gruppo dirigente innovativo e una “base” conservatrice? Scusate, ma io a questo non ci sto!
Il partito democratico vive una fase molto delicata. La grande voglia di partecipazione che si è vista sia nelle primarie che nell’elezione di Veltroni che nella campagna elettorale è sentita poco corrisposta da parte di coloro che avevano deciso di spendersi per questo nuovo progetto. Basta parlare con i militanti, i simpatizzanti per rendersene conto. A loro era stata balenata una politica davvero nuova, nella quale ciascuno di loro avrebbe potuto essere protagonista: non è (ancora) così, se non in forme molto, troppo ridotte.
Intendiamoci, non indugio neanche un po’ verso il populismo per cui tutto debba essere deciso dal “popolo” che diventa una sorta di demiurgo: il populismo in realtà è uno strumento per conservare il potere nelle mani di pochi. Sono anche convinto che la storia procede per forzature, senza le quali ogni passo avanti sarebbe molto più difficile. Ma stiamo parlando di politica, non di filosofia, e dobbiamo agire nella situazione reale. Credo allora che ogni forzatura può essere salutare se viene condivisa (che non significa necessariamente approvata da tutti) al livello più ampio possibile. Credo che sia indispensabile, per la vita stessa del Pd, che la partecipazione, il protagonismo del “popolo democratico” siano costantemente favoriti, stimolati, provocati, attraverso un grande impegno comunicativo (scusate, deformazione professionale) che sappia costruire davvero la doppia direzionalità fra gruppo dirigente e aderenti (anche virtuali come sono oggi gli aderenti al Pd). Era questa l’intenzione dei dirigenti del Pd cremonese? Se lo era, bravi!, hanno colto nel segno.
E veniamo al merito della questione. Il cambiamento, il miglioramento continuo, lo insegnano anche nelle scuole di management, deve sempre partire dalla situazione data. E la situazione amministrativa data oggi è di alto profilo. Ci sono cose migliorabili? Certo, perché la storia cammina e le condizioni mutano, anche grazie al lavoro fatto in questi anni. Così, le scelte fatte cinque anni fa non erano sbagliate e conservative, ma giuste in quel momento. Ora quel che occorre è compiere le scelte giuste per l’oggi e per il domani: il rinnovamento va sostanziato di “cose” e perseguito nel metodo.
Sono frasi fatte e parole ovvie, ma è bene non dimenticarsene nel momento in cui si voglia aprire una nuova stagione.
Sarà il dottor Beluzzi a incarnarla? O continuerà ad essere Corada, o sarà qualcun altro?
Mettiamola così: se fra i protagonisti delle primarie, che si dovranno fare, ci saranno Gian Carlo e il dottor Beluzzi, certamente il popolo democratico potrà scegliere fra candidati di grande valore. Una grande opportunità. E’ auspicabile che persone di altrettanto valore vengano messe in campo anche dal centro destra: sarà un bene per la collettività. Poi, ciascuno tesserà la tela con il proprio filo.
Ho iniziato con due premesse.Vorrei concludere con una “postmessa”, un messaggio di ottimismo.
Il dibattito scatenato dalla proposta di candidatura del dottor Beluzzi non deve essere visto come una disputa fra innovatori e conservatori. Esso è invece il sintomo di interesse, di voglia di fare, di pensare, di contare che ancora esiste e resiste. Questo è bene, è innovativo, è la vita stessa per il Pd. E’ un grande patrimonio, e il compito più grande e più difficile affidato al gruppo dirigente è quello non solo di non disperderlo, ma di valorizzarlo come merita.

Cordiali saluti
Fiorenzo Gnesi

***

Ill.mi Sig.
Prof. Gian Carlo CORADA
SINDACO di CREMONA On. Dott. Giuseppe TORCHIO
PRESIDENTE PROVINCIA

Carissimi,
sento forte il bisogno di accomunarVi in un abbraccio fraterno di solidarietà in questo momento di totale sconcerto. Per un semplice e modesto cittadino come il sottoscritto, che ha sempre creduto, prima di tutto e sopra qualsiasi interesse, al Valore Umano e Solidale della Persona, si tratta di una operazione squallida che, oltretutto, non porterebbe a quei frutti sperati.
Ciò che sta accadendo nel nostro PD , e purtroppo non solo a Cremona ma a Bologna (in chiave inversa e con lo stesso metodo) ed altrove, evidenzia, a mio parere, un concetto talmente distorto e lontano dai Valori democratici più volte espressi che non trova definizione alcuna.
Dal momento che non mi sento di entrare in una lunga analisi che sarebbe fatta solo di parole, guardo ai fatti che denunciano un vuoto di Umanità, di Rispetto, di Riconoscimento per una Persona, come Gian Carlo, che al Partito ha dato veramente tantissimo, rinunciando tutto di sé proprio quando il Partito gli aveva chiesto tutto, rinunciando alla sua personale libertà di dedicarsi ai suoi amati studi dopo anni di dedizione nell'impegno pubblico.
Caro Gian Carlo, naturalmente farai ciò che vorrai, ma sono qui a sostenere il principio democratico della sfida che, quantomeno, starebbe a significare il diritto di rivendicare la trasparenza di un metodo che tanto si enuncia ma poco si applica.
Le Primarie darebbero comunque "pace" ai nostri animi che non possono essere altro che amareggiati da tanta mancanza di sensibilità, di rispetto, di considerazione.
Perché accomuno Giuseppe, perché non vorrei che nei prossimi giorni, nonostante l'attuale conferma per Torchio da parte del Partito, uscisse improvvisamente il "coniglio dal cilindro" visto che il centrodestra sta presentando dei nomi "forti".
Un abbraccio ad entrambi, sicuro che saprete batterVi !!!

Carlo Stassano
(dal Blog di Gian Carlo Corada)
Casalmaggiore, 28 agosto 2008


***

«Bruciatura» anticipata?
Egregio direttore, non saranno certo le mie lettere, affidate alla Sua cortesia, a dipanare le tante visioni del problema candidature nel Pd. Ma, fra i tanti “pro e contro” le candidature dei vari personaggi, emerge un problema di metodo della scelta dei candidati alle elezioni amministrative. Un partito ancora senza tessere e che non si è mai confrontato con la base, a livello locale, non può esprimere “d’ufficio” un candidato, sia pure di alto rango, senza nulla chiedersi sulla congruità della valenza politica della proposta. In altre parole l’idea che il valore tecnico del candidato possa attrarre voti dalla parte opposta, più o meno moderata, è indice di scarsa sensibilità politica, o peggio, di autoritarismo maldestro. La conseguenza logica sarà che la parte opposta troverà ogni possibile appiglio per squalificare il candidato con argomentazioni che nulla avranno a che fare con il valore del personaggio: tutti andranno ad indagare su tutto. Inoltre, per ciò che io ho appreso in fatto di comunicazione, la modalità della proposta ha in sé i germi della “bruciatura” anticipata. Non è stato quindi reso un buon servizio al valore del personaggio proposto, non senza avere leso la credibilità del sindaco uscente, che peraltro mi pare stia riscuotendo ampi consensi. (...)
Mario Superti
(Cremona)

***

Dinamismo che manca al Pdl
Egregio direttore, vorrei esprimerle qualche valutazione sulle recenti vicende di politica locale. La nostra città, mi pare di poterlo dire senza essere accusato di ‘vivere sulla luna’, è nel complesso ben governata. I problemi ci sono, come dovunque (e ci mancherebbe!) ma se ormai è da anni che ad ogni tornata elettorale i cittadini confermano le uscenti amministrazioni di centro-sinistra, un motivo ci sarà pure. Ciononostante, la parte politica di cui non nascondo di essere un elettore non si è seduta sugli allori, e nonostante il buon lavoro svolto in questi anni ha scelto, coraggiosamente, di proporre un ulteriore e innovativo corso politico, aprendo a una nuova possibile figura di candidato sindaco, il dott. Beluzzi. Ovviamente, saranno i processi di discussione interna al partito e democratiche primarie (...) a decidere se questa nuova proposta si concretizzerà davvero; di sicuro, però, queste scelte dimostrano un dinamismo e una capacità di rivedere al meglio le proprie strategie che manca totalmente ai locali esponenti del centrodestra, i quali, pur non avendo il ‘peso’ di alcuna responsabilità di governo, hanno ancora una volta finito per rimanere indietro.
Denis Ferrari (Cremona)

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L’attuale sindaco si ricandidi
Signor direttore, seguo con attenzione il dibattito apertosi in questi giorni estivi circa il futuro candidato alla guida del Comune capoluogo. Rispettoso delle proposte avanzate e dei metodi che il Partito democratico vorrà darsi, resto un convinto sostenitore dell'attuale sindaco. Quattro anni fa, venuta meno la candidatura del signor Cacciatori, su proposta dei Socialisti cremonesi ebbi l’onore di guidare la delegazione dell’Ulivo dall’allora presidente della Provincia prof. Corada e ricevere l’attesa sua disponibilità quale candidato della coalizione di centrosinistra alla guida del Comune. Il responso delle urne fu favorevole, anche se ai socialisti mancarono pochi voti per entrare a far parte del Consiglio. Ora, spero vivamente che il prossimo 9 settembre l'attuale sindaco nonché amico prof. Giancarlo Corada sciolga la riserva e annunci la sua ricandidatura. (...)
Personalmente, se mi fosse possibile metterei in campo e sosterrei con vigore una lista «per Corada sindaco».
Angiolino Tolomei (già segretario socialista - Cremona)

***

Permettete una breve considerazione, il rinnovamento non può essere oggetto di percorsi partecipativi, il rinnovamento fa parte del DNA del Partito Democratico e il compito di una classe dirigente responsabile è quello di perseguirlo nel miglior modo possibile.
E' stato indicato un candidato alle primarie?
Non vedo dove sia lo scandalo!
C'è tutto lo spazio per garantire partecipazione, dibattito, confronto.
C'è tutta la potenzialità per valorizzare la libertà di opinione, di pensiero, il pluralismo di idee e di proposte.
C'è tutto il tempo per verificare i programmi, la loro coerenza a un partito che non vuole essere semplicemente la proiezione dell'esistente ma vuole aprirsi anche a nuovi profili e a nuove competenze.
Siamo di fronte alla modalità più trasparente per affermare o contrastare le indicazioni di una classe dirigente, trovo perciò curioso collocare il ruolo di un segretario come semplice garante della complessità di un partito, funzionale ad assegnare cariche e ad assicurare equilibri incomprensibili all'esterno.
Questo stile fa parte del vecchio, di una politica inconsistente che rinnega la vocazione della scelta e della decisione.
Sono quindi d'accordo sullo strumento delle primarie e ho apprezzato anche il dibattito e l'enfasi su questo tema; vorrei però lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione quando un cittadino esterno alla politica decide di mettersi in gioco per fornire il suo contributo alla vita democratica di questa città.
Questo è un bel segnale per il PD, è l'indicatore chiaro delle sue potenzialità, non dimentichiamolo, non arrocchiamoci nella logica delle procedure, altrimenti ci dimentichiamo a che cosa servono, altrimenti ci si trasforma in burocrati, rispettiamo invece il senso e il primato della politica.
Il nostro congresso provinciale ha chiuso con gli interventi brillanti e provocatori di tre giovani, il Congresso nazionale del Partito Democratico ha dato molto risalto alla valorizzazione della società civile, al ricambio generazionale ...
Tutto questo non può essere semplice "vetrina", il Partito Democratico non deve rinunciare in partenza al tentativo di generare un rapporto aperto con la città e con il paese.
Andrea Virgilio

***

Sto leggendo delle cose pazzesche da quelli del rinnovamento.
Adesso sono arrivati a dire che Corada e' attaccato alla poltrona. Dovrebbero vergognarsi!
Fanno finta di dimenticarsi che il nostro Sindaco, nelle precedenti elezioni, aveva gia' deciso di dedicarsi ai suoi studi ed ai suoi libri. Senza pretendere nulla.
E che loro, dopo aver fatto una cappella grossa come una casa, si sono messi in ginocchio a pregarlo di candidarsi perche' il candidato che loro avevano voluto imporre, onestamente si era reso conto che non era il suo mestiere e si era chiamato fuori.
E Corada, che ha un altissimo senso della responsabilita', a malincuore ha accettato di candidarsi. E ha vinto al primo turno. Salvando le carriere politiche di quelli che prima avevano cappellato e che poi lo avevano pregato di salvare la patria in pericolo!
Ed adesso proprio costoro dicono che lui e' attaccato alle poltrone?!
Non c'e' proprio limite alla decenza! Questa cosa qui l'ho telefonata anche al PD sia a Cremona che a Roma.

Maura Gaffrini

***

Viva le primarie Beluzzi si candida per le Primarie del PD? E' una bella notizia. Non tanto per lui, che non so chi sia. Ma per la democrazia.
La grande speranza e' che si candidi anche Corada. Che non la dia vinta ai poteri forti (e ingrati) ancora presenti nel suo partito. Perche' le Primarie - qui come in America - servono a questo: a selezionare democraticamente, attraverso la scelta dei cittadini, il candidato che ha piu' possibilita' di vincita contro la destra.
L'importante e' che le Primarie, oltre che vere, siano anche una cosa seria.
Regole precise, pari opportunita' per i candidati, confronti in presenza dei cittadini, poca plastica, molto dialogo.
I candidati facciano un bagno di folla, mostrino faccia e sentimenti, mettano in piazza le proprie idee, le proprie capacita', i propri progetti, i propri valori.
I cittadini liberamente valuteranno e sceglieranno.
A proposito delle regole e delle garanzie, ha ragione chi dice che siamo gia' partiti con il piede sbagliato.
Segretario cittadino e segretario provinciale, in questa fase iniziale non dovevano schierarsi. Se lo lasciavano fare ad altri era meglio.
Loro avrebbero dovuto e dovrebbero garantire che le condizioni di partenza e le condizioni della gara siano alla pari.
Ma ormai la cosa e' fatta e, come si dice, cosa fatta capo ha.
Nell'attesa, il Partito Democratico faccia il suo dovere: chiami dirigenti, aderenti e cittadini, insieme agli amministratori, a valutare questi 4 anni di amministrazione.
E da questa analisi seria e veritiera, tragga le idee per nuovi progetti politico-amministrativi per i prossimi anni.
La democrazia non si risolve nelle pur decisive Primarie (che, finalmente, speriamo vengano fatte davvero!) ma impone che il dibattito, il confronto, le scelte dei progetti, dei programmi e delle alleanze siano trasparenti, fatti alla luce del sole.
A differenza di quanto fatto fino ad ora, siano decisioni assunte nella maniera piu' partecipata e condivisa possibile.
Primarie organizzate, serie e partecipate. Dibattito politico aperto, partecipato e condiviso. Ecco il vero rinnovamento, ecco la vera innovazione. Ha lavorato bene per questi anni, non si capisce perche' non dovrebbe continuare a lavorare bene, come e' capace, nell'interesse della citta'. Annamaria Somenzi(dal Blog di Gian Carlo Corada) ***

Gentile direttore,
Mi sento in dovere dopo queste giornate nelle quali ho letto di tutto e di più, di dire anche la mia sulla disponibilità del Dr. Belluzzi di scendere in campo alle prossime primarie del Partito Democratico.
Quando con entusiasmo ho aderito a questo Partito nuovo, pensavo che volesse anche dire cambiare, uscire dai soliti schemi convenzionali che portavano a scegliere le persone che meglio impersonificano il nuovo corso di questo partito. Evidentemente non ho capito nulla, o meglio forse è ancora prematura in molti questa svolta che si è tentato già di introdurre, e a Cremona è stato fatto, nella scelta delle candidature alle scorse elezioni politiche, proponendo giovani, facce nuove, che si presentavano per la prima volta nella scena politica del nostro territorio, e che al contrario, non avrebbero mai avuto l’opportunità e la possibilità di farlo. Abbiamo tutti, tutto il partito, tessuto lodi al Segretario Fanti, per la scelta coraggiosa, innovativa, che è stata adottata nella scelta delle candidature, pensando che si percorresse la strada giusta (io ne sono ancora convinto), ed ora che si vuole applicare lo stesso criterio per le candidature locali, rinneghiamo quel percorso faticosamente ma convitamente intrapreso.
Francamente non capisco. Troviamo la disponibilità di un autorevole candidato per le primarie, che si mette in discussione e mette in discussione, a 43 anni, parte della sua carriera professionale perché crede in un progetto innovativo per la città e nel progetto del Partito Democratico. Penso io: una cosa eccezionale che incarna quanto ci siamo sempre detti, quanto Fanti ha sempre sostenuto in vari consessi, e se volete in tempi non sospetti. Risultato? Una levata di scudi contro questa proposta che mi fa sinceramente perdere la bussola o svegliare da un sogno che forse ho frettolosamente cullato con la nascita del PD, di Cambiare!
Non voglio e non posso pensare che figure che si mettono a disposizione per un impegno amministrativo, dopo anni e anni di impegno, che ha fatto crescere il territorio con importanti risultati, non possano pensare che vi sia una necessità di un ricambio, ma non per un giudizio negativo su di loro, ma semplicemente perché sono convinto che idee nuove hanno gambe anche e soprattutto con le persone nuove.
Piuttosto si pensi che queste persone debbano avere la forza “politica” di potere essere protagonisti di questo cambiamento, evitando di sembrare attaccate ai luoghi di potere. Penso e sono convinto pure io che il gruppo dirigente del Partito Democratico abbia fatto una proposta di cui andare orgogliosi, per un semplice motivo: ha interpretato lo spirito e gli obiettivi per i quali questo partito è nato e sta cercando di cambiare il modo di fare politica in questo paese.

Roberto Mariani Presidente del consiglio provinciale di Cremona

***

Caro Gian Carlo,
mi viene dal cuore, la necessita' di esprimerti il mio personale sostegno e ringraziamento in questo momento di querelle prodotta dai vertici del locale PD.
Sai, prima di essere un democratico, ritengo di essere un uomo libero: dico con franchezza cio' che penso e non ho bisogno di compiacere nessuno ne' di fare carriera alcuna.
Il rinnovamento non lo fanno le cose ma gli uomini che si spendono, dando il meglio di loro stessi per migliorare la qualita' della vita dei propri concittadini.
Il nostro partito, e' da piu' di un anno che lo sostengo, deve tornare ad essere di proprieta' nostra, e non di (.....) chi si e' autoconvinto di essere un leader politico imprescindibile. (...................). Il PD doveva essere la massima espressione di esperienza democratica e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, il nostro partito locale e' in realta' una riedizione neostalinista del PC.
Caro Gian Carlo,
decidi pure liberamente quello che ritieni sia giusto fare, pero' con le tue scelte aiutaci a riappropriarci del nostro Partito.
Rinnovandoti la mia disponibilita' con stima, molto cordialmente ti saluto.

Carlo Bertolini, Malagnino, Rappresentante Coordinamento dei Circoli PD del circondario cremonese

(dal Blog di Gian Carlo Corada)

 


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