15 Settembre, 2002
Il Sindaco Corada interviene sul *Federalismo fiscale*
ANCI Lombardia e il Comune di Milano hanno organizzato lunedì 1° settembre a Palazzo Marino un incontro tra i sindaci per stabilire insieme possibili iniziative.....
ANCI Lombardia e il Comune di Milano hanno organizzato lunedì 1° settembre a Palazzo Marino un incontro tra i sindaci per stabilire insieme possibili iniziative e per condividere le posizioni nell'imminente confronto con il Governo sul federalismo fiscale.
Con il varo da parte del Governo della manovra economica e finanziaria 2009 -11 si è infatti conclusa una prima fase importante per la definizione del quadro nel quale gli Enti locali dovranno operare nei prossimi anni. La manovra del Governo presenta diversi aspetti di forte criticità per i Comuni rispetto a quanto affermato nel documento dei sindaci lombardi nel giugno scorso. Comincia ora la seconda fase, altrettanto significativa, che porterà entro la fine dell'anno a stabilire criteri e modalità del nuovo federalismo fiscale e del Codice delle Autonomie.
"L'incontro di lunedì - dichiara al riguardo il Sindaco Gian Carlo Corada che vi ha partecipato - è stato utile per fare il punto della situazione con gli altri colleghi lombardi ed arrivare a discutere delle tematiche che terranno banco alla ripresa autunnale con una posizione coesa e propositiva che, come ha dichiarato il Presidente ANCI Lombardia, la nostra Regione saprà portare ai tavoli dei più alti livelli istituzionali.
Dopo l'apprezzamento espresso giorni addietro per le intenzioni del Ministro Calderoli sulla possibilità e sulla opportunità di arrivare ad una tassazione unica sugli immobili, si tratta ora di giungere a definire il quadro complessivo in cui si andrà ad operare, facendo il punto sulla Finanziaria e sul progetto di federalismo fiscale. Con i colleghi lombardi abbiamo così sviluppato un ragionamento complessivo ed approfondito."
"Nell'ambito della discussione - prosegue il Sindaco Corada - è stato riconosciuto che l'impianto federalista del Titolo V della Costituzione deve trovare ancora piena attuazione, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento della pari dignità tra i diversi livelli istituzionali di cui si compone la Repubblica e la loro autonomia finanziaria ed impositiva attraverso il federalismo fiscale. E' infatti necessario definire in modo chiaro le competenze e le funzioni dei vari livelli istituzionali per superare la duplicazione dei centri di decisione con le conseguenti sovrapposizioni che provocano confusione e rallentano ogni processo decisionale ed ogni realizzazione necessaria alla comunità ed aumentano i costi a carico dei cittadini e delle imprese."
"Di fronte a questa situazione - precisa Corada - durante l'incontro è stato ribadito che l'attuale organizzazione della finanza territoriale è inadeguata al nuovo assetto costituzionale, inefficiente nell'uso delle risorse, incapace di premiare i Comuni virtuosi, indebolita dalle scelte centraliste dei governi nazionali come è accaduto anche la manovra estiva che scarica sui Comuni obiettivi economici che pregiudicano la reale organizzazione di servizi alla persona e di investimenti necessari alle comunità. Indubbia poi la necessità di arrivare alla definizione di un federalismo fiscale per modernizzare il Paese."
"Il federalismo fiscale a cui i Comuni lombardi aspirano - sottolinea il Sindaco Corada - deve essere capace di rispondere alle richieste di differenziazione avanzate dalle Regioni, rispondere al principio di parità istituzionale tra Stato, Regioni e Comuni, contribuire alla razionalizzazione ed alla qualificazione della finanza pubblica rafforzando la responsabilizzazione degli amministratori locali, favorire la semplificazione del sistema tributario a favore dei cittadini, rafforzare l'autonomia tributaria e l'autonomia di spesa degli enti territoriali garantendo ai Comuni autonomia finanziaria di entrata e di spese, assicurare meccanismi che premino i Comuni virtuosi."
Che cosa allora viene chiesto per l'attuazione del progetto di federalismo fiscale? "Il progetto di federalismo fiscale - dichiara Corada rifacendosi al dibattito avvenuto lunedì 1° settembre - deve definire con chiarezza sia le compartecipazione dei Comuni al gettito dei tributi attraverso una compartecipazione all'IRPEF e all'IVA prodotta nel proprio territorio , potenziare i tributi propri derivati estendendo i margini di manovrabilità riconosciuti agli enti territoriali, definire un livello di tassazione proprio dei Comuni: ben venga dunque la proposta di destinare ai Comuni una tassa che unifichi e razionalizzi le diverse imposizioni sugli immobili. Il progetto dovrebbe inoltre prevedere che il patto di stabilità abbia regole stabili e durature, definisca obiettivi legandoli alla logica dei saldi e contenga i meccanismi finalizzati a premiare i Comuni virtuosi attraverso strumenti che permettano di utilizzare proprie risorse e sviluppare investimenti."
"In sostanza - conclude il Sindaco Corada - si è ribadito che è necessario, per dare valore allo stesso federalismo fiscale, definire un quadro preciso delle responsabilità e delle funzioni proprie di ogni livello sulla base del principio di sussidiarietà verticale ed orizzontale, tenendo conto che è indispensabile definire di pari passo rispetto al progetto di federalismo fiscale il Codice delle Autonomie in cui sia resa esplicita e chiara la ripartizione delle competenze dei diversi livelli istituzionali, così da evitare confusione e sovrapposizione."
 
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