15 Settembre, 2002
*Leggere questi due semplici concetti mi darebbe una certa soddisfazione* (di M. Graffini)
Una nostra lettrice chiede due dichiarazioni alle associazioni del lavoro autonomo
Signor Direttore,
leggo analisi e controanalisi sulla crisi finanziaria (ed ora purtroppo, anche economica) che sta sconvolgendo il mondo ed anche l'Italia. Recentemente ho letto un bel documento unitario di tutte le Associazioni cremonesi che organizzano il lavoro autonomo, il commercio, l'artigianato e la piccola e media industria. Dicono cose sacrosante e rivendicano di rappresentare l'ossatura del Paese: la cosa può anche essere vera, almeno in parte. Per poter pretendere, però, di essere riconosciuti
anche come "classe dirigente" dovrebbero, a mio parere di lavoratrice dipendente,
dire forte e chiaro almeno due cose.
La prima rivolta ai tanti (dico io) o ai pochi (diranno loro) lavoratori autonomi, imprenditori, commercianti, artigiani, liberi professionisti e manager, che in questi anni hanno evaso il fisco o hanno lucrato in maniera esosa sul cambio lira/euro. Basterebbe una breve frase del tipo: "Vi condanniamo fermamente, non ci riconosciamo in voi e pretendiamo tutte le vostre scuse per aver potuto e voluto infangare l'intera categoria del lavoro autonomo e dell'impresa, che in maggioranza é composta da persone oneste. Vergognatevi e non dimenticate mai che la Costituzione italiana assegna all'impresa anche un determinante ruolo sociale. Rispettatelo!".
La seconda rivolta ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati. Basterebbe una frase
che dica "Ci scusiamo con voi per non avervi sostenuti, nel passato, nelle
vostre giuste battaglie per adeguati stipendi e salari e per pensioni di
livello civile. Perché siete voi che, se messi nelle giuste condizioni di vita
e di reddito, potete diventare il vero volano della ripresa economica ed é
grazie a voi, alla vostra spesa quotidiana ed alla vostra presenza sul mercato,
che le nostre aziende hanno potuto, possono e potranno continuare a vivere,
lavorare e dare utili".
Leggere questi due semplici concetti mi darebbe una certa soddisfazione e mi ripagherebbe della tanta rabbia che in tanti anni ho dovuto ingoiare.
Maura Gaffrini
 
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