15 Settembre, 2002
Scuola privata a Crema: interrogazioen del consigliere Tamagni
In merito al finanziamento regionale ottenuto dalla Fondazione Charis di Monte Cremasco, attraverso il Comune di Crema, per la realizzazione di un polo scolastico privato in località Cascina Valcarenga di Crema
Il consigliere provinciale Pierluigi Tamagni (PD) ha presentato la seguente interrogazione in merito al finanziamento regionale ottenuto dalla Fondazione Charis di Monte Cremasco, attraverso il Comune di Crema, per la realizzazione di un polo scolastico privato in località Cascina Valcarenga di Crema.
Il consigliere non critica tanto il sostegno economico all’iniziativa, quanto il fatto che, per un milione di euro dato alla Fondazione, alla Provincia di Cremona sono stati dati solo 400mila euro a fronte di una richiesta, riguardante 20 edifici scolastici, di 17 milioni. Inoltre il consigliere avanza perplessità riguardo all’iter, estremamente sollecito, della pratica, che è stata istruita, decisa e comunicata in pochissimi giorni, nonché sul metodo adottato della “negoziazione” diretta.
Su questi punti il consigliere chiede informazioni più precise all’assessore all’Istruzione della Provincia.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione.
OGGETTO: Edilizia scolastica – Piano Triennale Regionale 2007/2009 contributo di 1.000.000 di euro per una scuola privata di Crema.
Il sottoscritto Pier Luigi Tamagni, Consigliere Provinciale, presenta la seguente interrogazione affinché l’Assessore competente possa rispondere nella prima seduta utile dello stesso Consiglio Provinciale di Cremona.
Premesso:
che con delibera di Giunta Regionale n.7030 del 09/04/2008 è stato assegnato un contributo di 1.000.000 di euro (un milione) per la realizzazione di un “centro comprensivo Cascina Valcarenga” in Viale Europa a Crema a valere sul bilancio 2008;
che il sostegno risulta elargito a favore del Comune di Crema (“Ente beneficiario”) nonostante la realizzazione dell’intero plesso scolastico sia in capo ad un soggetto privato (Fondazione Charis – Via Dante 26 – Monte Cremasco);
che con la stessa delibera la Giunta Regionale ha deciso di sostenere i progetti della Provincia di Cremona per una cifra totale di 400.135 euro, a fronte di una richiesta complessiva di 17 milioni di euro, relativa a 20 edifici scolastici secondari dislocati nei diversi territori;
che la Regione Lombardia ha elargito complessivamente per il triennio 2007/2009 circa 43.000.000 di euro (quarantatre) di cui ben 28.000.000 di euro (ventotto) provenienti dalla finanziaria dello Stato ai sensi delle Leggi n.23 del 1996 e n.296 del 2006;
che una quota del 25% circa è stata assegnata, come da delibera, a soggetti privati attraverso “una programmazione negoziata tra Regione e gli Enti direttamente coinvolti”;
che il Comune di Crema ha deliberato già in data 28/03/2008 (ore 11.15) l’approvazione dell’iter procedurale per accedere al finanziamento che poi verrà devoluto al soggetto privato;
che il Sindaco di Crema aveva segnalato alla Regione Lombardia solamente in data 26 marzo, cioè due giorni prima, la presenza del Progetto relativo alla nuova scuola “Cascina Valcarenga”;
che il “Protocollo d’Intesa” approvato dalla Giunta di Crema alle ore 11.15, è stato sottoscritto alle ore 15.00 dello stesso giorno dal Sindaco, dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Beneficiaria del contributo;
che la Giunta Lombarda ha deciso il contributo solo dopo 11 giorni, il 9 di aprile, e che la comunicazione formale è arrivata dal solerte dirigente regionale 14 giorni dopo.
Tutto ciò premesso Interpella l’assessore per sapere:
1)come mai alla Provincia di Cremona sono arrivati contributi per 400 mila euro a fronte di 17 milioni richiesti e ben 20 edifici interessati, mentre un unico soggetto privato abbia ottenuto da solo più del doppio della cifra;
2)se ciò sia da far risalire al fatto che la Fondazione Charis è notoriamente un soggetto strettamente legato alla Compagnia delle opere e quindi al Presidente Formigoni;
3)perché il contributo viene erogato al Comune di Crema e non direttamente al soggetto privato, visto e considerato che l’intervento non coinvolge assolutamente alcun soggetto pubblico (si veda in proposito la convenzione urbanistica approvata dal Consiglio Comunale di Crema);
4)se è vero che l’operazione è avvenuta attraverso una “negoziazione” diretta e non, come invece si dovrebbe fare (cosi recitano tutte le norme sulla trasparenza degli atti pubblici) con l’ausilio di una gara di evidenza pubblica col solo scopo di mettere tutti i potenziali soggetti interessati nelle stesse condizioni, senza favorire questo o quel portatore di interesse;
5)se i tempi impiegati per chiedere-istruire-definire-convalidare-assegnare-comunicare il contributo non sembrano eccessivamente repentini o se, in subordine, non si debbano usare gli stessi tempi e criteri per tutti i casi che si dovessero d’ora in poi presentare.
In attesa della risposta dell’assessore, voglio precisare, a scanso d’equivoci, che il sottoscritto non è contrario in via di principio, che l’ente pubblico sostenga l’istruzione scolastica privata.
Purchè ciò avvenga nel rispetto di una programmazione territoriale, di una scelta di priorità e di disciplina scolastica; non solo: penso anche che tutti debbano poter accedere ai finanziamenti in modo chiaro e trasparente, che non si debbano usare percorsi diversi, troppo veloci per gli amici e che si perdono nei meandri della burocrazia per gli altri.
Grazie.
Un cordiale saluto.
Pier Luigi Tamagni
Consigliere Provinciale
 
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