15 Settembre, 2002 Interrogazione sulla legge Galli di Attilio Galmozzi (Prc). Gli effetti sulle tariffe per la depurazione delle acque.
Interrogazione sulla legge Galli di Attilio
Galmozzi (Prc).
Gli effetti sulle tariffe per la depurazione
delle acque.
In merito alla sentenza della Corte Costituzionale
che ha dichiarato illegittima la parte della
“legge Galli” che imponeva il pagamento della
tariffa per la depurazione delle acque anche
laddove il servizio non viene erogato, e
sulle conseguenze di tale sentenza, il consigliere
provinciale Attilio Galmozzi (Prc) ha presentato
la seguente interrogazione urgente.
Il sottoscritto ATTILIO GALMOZZI, Consigliere
Provinciale per Rifondazione Comunista –
Sinistra Europea presenta la seguente interrogazione
urgente affinché venga iscritta nell'ordine
dei lavori del prossimo Consiglio utile.
“Sentenza della Corte Costituzionale rende
illegittima parte della legge Galli”
Con la sentenza n. 335/2008 depositata lo
scorso 10 ottobre, la Corte Costituzionale
ha stabilito che è incostituzionale, perché
irragionevole, la legge dello Stato n. 36
del 5 gennaio 1994 (meglio conosciuta come
legge “Galli”) e le successive modifiche
nella parte in cui stabiliscono che la tariffa
per la depurazione delle acque reflue deve
essere pagata dai cittadini anche laddove
il depuratore pubblico non esiste oppure
non funziona. Si tratta di una pronuncia
tanto attesa di una norma che, di fatto,
in diverse zone del Paese, impone (ma ora
è meglio dire “imponeva”) ai cittadini di
pagare un corrispettivo per un servizio che
in realtà non veniva erogato.
Da questa breve cronistoria scaturisce immediatamente
una domanda: se i cittadini colpiti da questa
ingiustizia e che oggi si vedono riconoscere
un loro diritto chiederanno il rimborso della
spesa ingiustamente tolta dalle loro tasche,
chi pagherà?
Essendo la “voce” depurazione parte integrante
della tariffa pagata dai cittadini è ragionevole
pensare che dopo opportuni accertamenti “qualcuno”
dovrà restituire la somma ingiustamente incamerata
dalle società che gestiscono il servizio
idrico.
Premesso ciò chiedo:
? quante solo le utenze in Provincia di Cremona
(almeno una stima approssimativa) che non
sono servite dal servizio di depurazione
e che quindi in questi anni hanno pagato
ingiustamente una tariffa più alta?
? Chi pagherà l'importo da restituire a quei
cittadini che ne chiederanno il rimborso?
? L'ATO ha comunicato che potrebbe aumentare
le tariffe per far fronte a questo rimborso?
? La Provincia è disponibile a fornire un
supporto tecnico-burocratico a quei cittadini
che chiederanno delucidazioni e quindi chiederanno
il rimborso dei soldi ?