15 Settembre, 2002
Più di 300mila euro per favorire la cultura della sicurezza sul lavoro
Progetto della Provincia rivolto principalmente ai lavoratori stranieri impiegati in agricoltura ed edilizia
Progetto della Provincia rivolto principalmente
ai lavoratori stranieri impiegati in agricoltura
ed edilizia
Più di 300mila euro per favorire la cultura
della sicurezza sul lavoro
Sul sito della Provincia (www.provincia.cremona.it),
nella pagina del Servizio Economia, istruzione,
formazione professionale e lavoro è pubblicato
il bando relativo al “Progetto E.n.E.A. –
Educazione alla sicurezza nell’Edilizia e
nell’Agricoltura”.
Le domande di finanziamento dovranno essere
presentate entro il 25 novembre da operatori
accreditati in regione Lombardia per i servizi
formativi.
Il progetto E.n.E.A. nasce dalla volontà
di strutturare un intervento formativo integrato
volto alla diffusione della cultura della
sicurezza nei luoghi di lavoro e si rivolge
ad un gruppo specifico di lavoratori con
diverse caratteristiche culturali.
E’ noto, infatti, che, al di là dell’indispensabile
rispetto formale delle disposizioni normative,
è la presenza di una positiva predisposizione
culturale nei confronti della sicurezza una
delle chiavi di volta per ottenere l’obiettivo
ultimo che tutti ci si propone: una diminuzione
degli incidenti nei luoghi di lavoro.
E’ evidente che tra i lavoratori maggiormente
esposti al rischio d’infortuni ci sono i
lavoratori di lingua straniera.
Il progetto intende quindi, da un lato, fornire
i necessari strumenti linguistici per facilitare
l’assimilazione dei contenuti e la comprensione
delle tematiche e, dall’altro, sviluppare
nuove metodiche, basate anche sulle tecniche
di comunicazione interculturale, capaci di
stimolare nei lavoratori una cultura alla
sicurezza che vada oltre la pura osservanza
delle norme.
Da qui la suddivisine del progetto E.n.E.A.
in due interventi:
- il primo finalizzato alla formazione di
mediatori culturali alla sicurezza nei luoghi
di lavoro ha come obiettivo quello di far
emergere il diverso concetto di sicurezza
a seconda del differente contesto culturale
di riferimento del lavoratore, evidenziando
la necessità che il lavoratore straniero
acquisisca una concezione del rischio adeguata
a quella sottesa alla normativa italiana.
I mediatori culturali così formati potranno
essere di supporto alle aziende nella gestione
dei problemi relativi alla sicurezza con
lavoratori stranieri. Lo stanziamento previsto
è di 25.600 euro, proveniente dai fondi residui
della formazione professionale;
- il secondo intervento, molto più ampio
e con una dotazione di 300mila euro provenienti
dai fondi della legge 236, cui si dovrà aggiungere
una quota di cofinanziamento da parte delle
aziende, si rivolge direttamente ai lavoratori.
I corsi si articoleranno in tre fasi: un
adeguamento linguistico di base, un adeguamento
linguistico intermedio, rivolto in particolare
al tema della sicurezza sul lavoro, ed una
formazione teorico-pratica per la diffusione
della “cultura” della sicurezza, in grado
di agire sul comportamento dei lavoratori
per prevenire ed evitare i rischi per la
loro incolumità.
 
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