15 Settembre, 2002
La crisi, il PD e il Think Tank di LIBERTÀeguale (di Enrico Morando)
La Direzione nazionale del Partito Democratico del 19 Dicembre ha segnato un cambio di passo importante nell'evoluzione dell'identità e della linea politica del PD.
La Direzione nazionale del Partito Democratico del 19 Dicembre ha
segnato un cambio di passo importante nell'evoluzione dell'identità e
della linea politica del PD. Spiace che pochi (pochissimi)
commentatori se ne siano accorti, ma è la prima volta che in Italia
il segretario di un partito progressista propone in una sede
ufficiale quanto Veltroni ha presentato. Per affrontare, con
immediata efficacia e progettuale lungimiranza, la crisi globale, il
segretario democratico ha definito un'offerta politica riformista
costituita da: (1) contratto di lavoro unico a tempo indeterminato e
a tutele crescenti, (2) sistema universale di ammortizzatori sociali,
(3) sostegno alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese con misure
pari a un punto di PIL, pari a 16 miliardi di euro, attraverso (4)
riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro e sulle
pensioni, (5) riduzione del prelievo IRPEF sulle lavoratrici,
dipendenti e autonome e (6) sulla quota di salario da contrattazione
di secondo livello; infine, (7) riforma della scuola e
dell'università ispirata a principi e modulata da criteri di
selezione e valutazione.
Come ha scritto su Repubblica Eugenio Scalfari (21/12/08): "L'elenco
degli obiettivi concreti, dei mezzi necessari a realizzarli, è lungo
ed occupa almeno un terzo di quel documento, ma il punto centrale è
questo: bisogna usare la leva del bilancio, la politica monetaria non
basta più". Per quanto tutto ciò sia passato sotto silenzio e si
preferisca continuare a sostare su altro, mi pare importante che
LIBERTÀeguale prenda sul serio quanto detto da Veltroni, anche perché
l'impianto della sua proposta per il Paese rappresenta anche il
frutto del lavoro della nostra associazione, buono ultimo il lavoro
della decima assemblea annuale di Orvieto. Ed è evidente che per
tenere la barra a dritta sul riformismo dal basso che la proposta del
PD prescrive, è necessario che LIBERTÀeguale intensifichi il suo
impegno nella produzione di contenuti politici innovativi, coerenti
con i profondi mutamenti in corso nel mondo globalizzato. Non
mancando di segnalare i limiti politici del PD, su un tema ad esempio
come la riforma del servizio giustizia, sulla quale anche la
relazione di Veltroni non è ancora all'altezza della criticità della
situazione italiana.
Il Think Tank messo su dopo il restyling del nostro sito risponde
all'esigenza che poc'anzi indicavo. Dalla riflessione sul liberalismo
e i diritti individuali all'auspicato, consapevole rientro
dell'Italia nel nucleare, passando per gli interventi sui temi
istituzionali, vorrei ringraziare gli autori dei primi
approfondimenti presentati, studiosi di prestigio e giovani
ricercatori affermati, quali Ceccarelli, Curreri, Galeotti, Melidoro,
Morrone, Pulitanò, Timiani, i coordinatori delle aree Fusaro, Mancina
e Testa, ed infine Ceccanti e Rubechi che hanno coordinato il tutto.
È solo l'inizio. La tanto ritardata traversata nel deserto dei
riformisti è appena cominciata. Compito di LIBERTÀeguale scongiurare
che non sia percorsa fino in fondo, cedendo all'illusione che piccole
oasi o miraggi delle stesse siano scambiati per il punto di arrivo.
L'unico nutrimento che può sostenerci nel cammino sono le nostre idee
e dal Think Tank di LIBERTÀeguale ne verranno - vi assicuro - molte.
Un caro saluto a tutti e i miei più cari auguri di buone feste.
Enrico Morando
 
Fonte libertaeguale.com
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