15 Settembre, 2002
Vogliamo un partito nuovo, giovane e sano
Roma. Prima Assemblea Nazionale dei Giovani Democratici - Sei i delegati della Provincia di Cremona
I Giovani Democratici hanno le idee chiare. “Walter, sbatti fuori i corrotti e i corruttori”. Così recita lo striscione esposto da alcuni partecipanti alla Prima Assemblea Nazionale dei GD, svoltasi sabato 20 dicembre nel centro storico di Roma, al Teatro Capranica.
I mille delegati nazionali, eletti attraverso le primarie del 21 novembre e giunti a Roma da tutta Italia, non temono di far sentire la propria voce in merito alle questioni che più hanno a cuore.
Come il neo-eletto Segretario Nazionale della giovanile, Fausto Raciti, e lo stesso Walter Veltroni, che ha partecipato alla prima parte dell'Assemblea, hanno messo in luce, il momento non è affatto semplice: una crisi che, oltre che paventata, inizia a farsi realmente sentire nel quotidiano, un’antipolitica dilagante e la questione morale che si fa sempre più urgente.
Non è affatto semplice riuscire a riunire mille ragazzi dai 16 ai 30 anni che provengono dalle realtà territoriali più diverse e riunirli proprio in nome della politica.
Tuttavia, questo è quello a cui si è assistito sabato.
Un teatro gremito di giovani entusiasti e convinti che un’alternativa a questa società sia possibile e che hanno voluto sottolineare che, benché i problemi ci siano, siano profondi e facciano paura, non manchino l’energia e la volontà per creare i presupposti per superarli.
La provincia di Cremona era presente attraverso i suoi delegati, Fabio Simeti e Alice Fanti (Cremona), Serena Gabanelli, Valeria Tommasi e Mauro Giroletti (Cremasco), Luigi Vezzosi (Casalasco).
I punti centrali del dibattito sono stati svariati ed hanno riguardato gli aspetti che maggiormente toccano questa generazione: scuola ed università, il difficile accesso al mondo del lavoro, la precarietà e l’impossibilità di progettare un futuro, la questione ambientale e la sussidiarietà.
Le regioni, la Lombardia per prima, hanno avuto modo di mettere sul tavolo problematiche specifiche e stringenti del proprio territorio.
Ciò che, tuttavia, i numerosi interventi dei rappresentanti territoriali hanno voluto sottolineare con maggiore forza è stata l’importanza della moralità e della legalità come basi per una progettazione politica efficiente e soprattutto condivisa.
I Giovani Democratici vogliono farsi portatori di valori sostanziali ed imprescindibili ed ai “senior” del PD chiedono di partire proprio dalla trasparenza, dall’onestà e dal senso di responsabilità civica, unici strumenti in grado di portare il tanto acclamato rinnovamento alla politica italiana.
 
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