15 Settembre, 2002
La scuola del fascismo. Come venivano educati i nostri nonni. a cura di Franco Guindani.
In questa straordinaria ricerca svolta sui registri scolastici di una piccola città di campagna del cremonese Franco Guindani escono le modalità ed i contenuti dell’educazione fascista imposta dal regime
La scuola del fascismo. Come venivano educati
i nostri nonni. a cura di Franco Guindani.
In questa straordinaria ricerca svolta sui
registri scolastici di una piccola città
di campagna del cremonese Franco Guindani
escono le modalità ed i contenuti dell’educazione
fascista imposta dal regime.
Ringraziamo il maestro F. Guindani per aver
messo a disposizione del nostro sito questo
importante materiale storico.
Gian Carlo Storti, direttore sito welfare
cremona.
Cremona 2 gennaio 2008
La scuola del fascismo. Come venivano educati
i nostri nonni.
a cura di Franco Guindani.
Mi sembra opportuno far precedere a questo
lavoro una breve introduzione sulle modalità
della ricerca e sulla sua stesura ed organizzazione.
La ricerca ha preso il via dal rinvenimento
dei vecchi registri di classe della scuola
elementare di un piccolo paese. Mi ha incuriosito
inizialmente la “Cronaca” che ogni insegnante
stendeva per raccontare gli avvenimenti significativi
della vita scolastica.
Così è nata l’idea di raggruppare per argomento
queste annotazioni che rappresentano un quadro
reale della vita scolastica di un dato periodo.
Ho scelto gli anni della seconda guerra mondiale.
Riportare tutte le annotazioni classe per
classe sarebbe stato troppo lungo e ripetitivo.
Ho preferito quindi raggruppare questi commenti
in un unico filo logico, senza specificare
la classe alla quale si riferisce, per dare
più incisività al racconto.
Ho eliminato naturalmente tutti i nomi per
evitare qualsiasi riferimento diretto e personale.
Devo far presente anche che non tutti gli
insegnanti hanno fatto annotazioni regolari,
e che alcune pagine erano state tagliate.
Ho riportato anche tutte le parti dei programmi
individuali, annuali e mensili, che possono
far riferimento al tema e che servono a rappresentare
lo spirito e il clima di quel periodo in
cui la scuola era influenzata da un quadro
politico molto particolare.
Non ho riportato naturalmente tutte le annotazioni,
sia di programma che di cronaca, che riguardavano
le materie scolastiche, non inerenti al tema,
limitandomi, per esse alle parti che potevano
farvi riferimento.
Per venire allo specifico di questo anno
scolastico, gli altri seguiranno, appare
evidente che la scuola, come tutta la nazione,
vivesse in quel periodo un momento di eccezionale
esaltazione che si andrà affievolendo nel
corso degli anni di guerra fino a lasciar
posto a considerazioni di altro tipo.
Ma questo lo vedremo in seguito.
Franco Guindani
La Carta(1) vuole una scuola non astratta
e generica, ma tutta compenetrata dallo spirito
nazionale, formatrice prima delle nuove legioni
del Regime…(Toma)
Il piccolo fascista è soldato di un grande
esercito di bambini, che amano Dio, il Re,
il Duce (2), la Patria.
I fanciulli servono la Patria educandosi.
Partecipare giornalmente alla vita nazionale
che si preannuncia densa di eventi.
I bambini di oggi saranno i soldati di domani.
Promettiamo di ubbidire al Duce, anche se
l’ubbidire costa sacrificio.
1940 - 1941
…quest’anno, riaprendo i nostri libri, teniamo
d’occhio le nostre armi.
Tutti, maestri e scolari, avvertiranno nell’atmosfera
della loro scuola, che quest’atto, sempre
così serio, di rimettersi allo studio, è
quest’anno più serio che mai. Quasi un partecipare
a un più vasto travaglio lontano, travaglio
di uomini e di popoli, cui la Scuola non
può a meno di prender parte a suo modo, poiché
nulla di ciò che è umano le è estraneo. (Bottai)(3)
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