15 Settembre, 2002
Gian Carlo Corada . L'acqua è un bene pubblico e pubblico deve rimanere.
E' un obiettivo sul quale non ho alcun dubbio: non ho mai pensato che l'acqua dovesse essere privatizzata, nè ho mai sostenuto che l'organizzazione del sistema idrico debba essere svenduta ai privati.
Gian Carlo Corada . L'acqua è un bene pubblico
e pubblico deve rimanere.
L'acqua è un bene pubblico e pubblico deve
rimanere. Il concetto per me é chiaro e lampante.
E' un obiettivo sul quale non ho alcun dubbio:
non ho mai pensato che l'acqua dovesse essere
privatizzata, nè ho mai sostenuto che l'organizzazione
del sistema idrico debba essere svenduta
ai privati.
Una volta fissato questo "paletto",
non ci si può nascondere che il tema é complesso.
Perché l'acqua rischia di diventare un bene
costosissimo e dunque occorre trovare la
strada migliore e rispettosa delle leggi
vigenti (piacciano o meno) per raggiungere
l'obiettivo indicato.
L'Assemblea dei Sindaci, a stragrande maggioranza,
ha indicato un modo per raggiungere l'obiettivo
del carattere pubblico dell'acqua, attraverso
la formazione di una Società, unica rispetto
alle 13-14 oggi
attive sull'intero territorio provinciale,
che faccia gli investimenti necessari, razionalizzi
e contenga al massimo i costi.
Vi sono altre strade per raggiungere l'obiettivo?
Se ce n'é, sono assolutamente pronto ad esaminarle
e percorrerle.
Devono essere ovviamente praticabili: non
devono portare ad un costo esorbitante dell'acqua
(come sarebbe se gli ammortamenti sugli investimenti
dovessero essere fatti in dieci invece che
in trent'anni),
non devono far collassare i Bilanci dei Comuni
che hanno affidato le reti della loro Azienda
(con quali danari il Comune di Cremona potrebbe
comprare reti ed impianti?), devono rispettare
le normative ed il buon
senso (quali sono le motivazioni particolari,
da sottoporre all'Authority, che giustificherebbero
in Provincia di Cremona scelte diverse da
quella indicata dall'ATO?).
Ragioniamo sulle questioni poste. Senza anatemi
reciproci ma con serietà
e pacatezza.
Gian Carlo Corada, Sindaco di Cremona
 
|