15 Settembre, 2002
Qui comincia l'avventura..... della nuova Giunta Perri. (di G. Guindani)
Scippati i voti UDC con l*unico scopo di vincere - Cultura: il contrario di quanto promesso (dice Carlino, che sbatte la porta e se ne va) - De Bona araba fenice - De Micheli dimezzato - Maschi *costretto* a presentare la candidatura del suo antagonista

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota. Sul tema i nostri lettori possono inviare le loro opinioni scrivendo a redazione@welfarecremona.it

***

La partitocrazia regna sovrana. Cremona é stata normalizzata. Il Manuale Cencelli - che segnala il peso di partiti, correnti, sottocorrenti e venticelli e lo lega al "tot" di poltrone, poltrocine e strapuntini - é tornato ad essere il timone e la bussola della "Magna Phaselus".

Il Nocchiero presentatosi ai cremonesi con il sorriso del bravo ragazzo, trasportato dal vento dei luoghi comuni e degli slogan più vuoti, già al primo appuntamento mostra la sua inadeguatezza e deve piegarsi ai voleri dei capicorrente.

L'esordio é pesante. Rende evidente come gli accordi fatti con questa destra siano praticamente scritti sulla sabbia. Prendiamo il caso dell'apparentamento con l'UDC nel periodo del ballottaggio. Già in quella fase si sapeva che Angelo Zanibelli sarebbe entrato in Consiglio Comunale con le sue posizioni di equidistanza dalla destra e dalla sinistra.

Tutti lo sapevano. Lo sapeva Perri e lo sapevano i capipartito della sua coalizione. E lo sapevano i dirigenti dell'UDC. Eppure l'accordo di apparentamento veniva concluso ugualmente senza rendere esplicita la minaccia di "tagliare" l'UDC dalla Giunta in caso di vittoria.

Certo, servivano i voti UDC per vincere. E poi, un calcio dove non batte il sole e pedalare.....

Sì, anche perché il decimo assessorato cadeva come il cacio sui maccheroni per equilibrare i giochi tra ex AN ed ex Forza Italia (ma, a proposito, non avevano formato il famoso partito unico, grazie al predellino del loro capo?!).

Ha ragione Ferdinando Quinzani, quando, nel suo intervento, dice che "Fin dal suo esordio questa Giunta denuncia di non rapresentare la maggioranza dei cremonesi".

Dunque una Giunta legalmente legittimata a governare, ma politicamente delegittimata e che é in sella grazie ad un migliaio di voti praticamente "scippati" con false promesse agli elettori di un partito, l'UDC, pur importante e che però ha fatto naufragio, un po' per ingordigia, un po' per ingenuità.

Con la vicenda Carlino, invece, emerge la strettissima vicinanza del Sindaco con la più nostalgica tra le posizioni della destra cremonese. Quella che fa capo alla nuova assessora alla cultura - Nicoletta De Bona - novella araba fenice, messa in minoranza ed in castigo nel recente passato dal gruppo dirigente aennino pro-finiano, per le sue posizioni nostalgiche. Ed oggi, invece, riesumata da Perri, anche a costo dell'amputazione di un pezzo da novanta come Laura Carlino.

Stucchevole la vicenda che vede protagonista il "buon" Maschi, entrato in gara con Zanardi (Carneade, chi era costui?) per la Presidenza del Consiglio Comunale. L'ha spuntata Zanardi e, proprio come si faceva un tempo nei vecchi partiti stalinisti, a Maschi, il perdente, é stato affidato l'alto incarico di ..... candidare il suo avversario, ricamando la proposta con belle parole, piene di significato,,,, e di fiele.

Non ultima la vicenda che vede uscire dimezzato il più leghista dei leghisti, quel Claudio Demicheli che ha ricevuto una buona messe di preferenze e che, ciò nonostante, si deve accontentare di un panniccello caldo invece che di un assessorato come si deve ( o dovrebbe).

Ora la navicella é partita. Dove arriverà? Questo non si sa! Ma già dal primo atto iniziano raccontando panzane.

Parlano di un buco perché tantissimi fornitori del Comune non sono ancora stati pagati. Loro non sanno far altro: quando subentrano, si richiamano al buco. Una volta in Cina c'era la Banda dei 4, oggi qui abbiamo la banda del .....!

Ma si guardano bene dal dire che é il governo nazionale della destra che ha obbligato i Comuni a non pagare i fornitori. Sono Berlusconi e Tremonti ad essersi inventati una maniera assurda e "strozzina" di applicare il Patto di Stabilità.

Se il buongiorno di vede dal mattino..... tutto lascia pensare che i cremonesi avranno di che mordersi le dita. Ma, come si sa, chi é causa del suo mal, pianga se stesso.

Germano Guindani