15 Settembre, 2002
Il quartetto di Cremona
Dal 25 settembre all’11 ottobre nell’ambito di ‘Liuteria in Festival’lo speciale calendario musicale firmato dall’ensemble per la Fondazione Stradivari
‘IL QUARTETTO DI CREMONA INVITA’
Dal 25 settembre all’11 ottobre nell’ambito
di ‘Liuteria in Festival’
lo speciale calendario musicale firmato dall’ensemble
per la Fondazione Stradivari
Il Quartetto di Cremona ha, con la città-simbolo
dell’arte liutaria nel mondo, un legame profondo
che va oltre la scelta della propria denominazione
e il Primo Premio al VII Concorso Internazionale
per Quartetto della città. E’ a Cremona,
infatti, che l’ensemble – nato artisticamente
sotto la guida di Salvatore Accardo e Bruno
Giuranna all’Accademia Stauffer - ha messo
a fuoco, attraverso la precisa volontà di
dedicarsi alla musica da camera, la propria
inclinazione interpretativa.
E’ sulla base di queste premesse che nell’ambito
dell’edizione 2009 di ‘Liuteria in Festival’
e del Concorso Internazionale per Strumenti
ad Arco, il Quartetto di Cremona si è messo
volentieri a disposizione della Fondazione
Stradivari, con l’obiettivo condiviso di
sostenerne la promozione attraverso lo sviluppo
di un progetto musicale che, articolandosi
in tre concerti (il 25 settembre, il 3 e
l’11 ottobre) potenzia, espandendola, la
formula della ‘residenza’. ‘Il Quartetto
di Cremona Invita’ – così si individueranno,
nel ricco calendario di appuntamenti, quelli
a firma QdC - integrerà alla propria presenza
quella di interpreti con cui la formazione
ha, nel tempo, consolidato rapporti di collaborazione
favoriti. Una vicinanza speciale da condividere
con il pubblico e i promotori dell’iniziativa
a complemento di momenti più strettamente
tecnici previsti dalle due manifestazioni
complementari.
Il Quartetto di Cremona rinnova con questo
progetto la collaborazione avviata nel 2008
con la Fondazione Stradivari che aveva portato
alla ralizzazione del cd registrato in ottobre
nel corso della mostra di strumenti “Cremona
1730 – 1750. Nell’Olimpo della Liuteria”.
Protagonisti dell’incisione, realizzata grazie
al prezioso contributo di AXA Art, sono stati,
oltre al quartetto, tre degli straordinari
strumenti giunti a Cremona per l’esposizione:
due violini – lo Stradivari Scotland University
(ca. 1734) e il Giuseppe Guarneri del Gesù
Hoffmann, Harrington già conosciuto come
il Prince of Orange (ca. 1744) – e il Pawle
(ca. 1739), tra i rari violoncelli realizzati
da Stradivari. A completare strumentalmente
l’ensemble la viola Stauffer proveniente
dalla Collezione del Comune di Cremona.
Al primo dei concerti in programma il 25
settembre (ore 21, Teatro Ponchielli) è affidato
il taglio del nastro del XII Concorso Internazionale
per Strumenti ad Arco. Ad affiancare il Quartetto
di Cremona alcuni membri della giuria internazionale:
Natalia Lomeiko, violino; Bin Huang, violino;
Vladimir Mendelssohn, viola; Giovanni Gnocchi,
violoncello; Nabil Shehata, contrabbasso,
che, in formazioni via via differenti, esploreranno
il territorio sonoro degli strumenti ad arco
delimitato dalla Langsamer Satz di Webern
(eseguita con strumenti della Fondazione),
dall’Ottetto di Mendelssohn, passando per
il Terzetto per due violini e viola di Dvorák
e dal Duetto in Re maggiore per violoncello
e contrabbasso di Rossini. L’apertura del
concerto vedrà protagonista un masterpiece
del repertorio quartetettistico, il Quartetto
n. 2 in Re Maggiore di Borodin.
Il 3 ottobre (ore 21, Centro Culturale Città
di Cremona, Santa Maria della Pietà – Sala
Rodi) sarà ospite del Quartetto di Cremona,
per una delle rare date in Italia, il flautista
Andrea Griminelli che, tratti dal Cd di prossima
uscita per Decca, eseguirà con l’ensemble
tre dei Quintetti di Boccherini incisi, per
poi riprendere la formazione a cinque prevista
dal Quintetto per flauto e archi in Re Op.
7/Vb. 184 di Kraus che chiuderà il concerto.
A completare il programma una selezione di
brani tratti dalle colonne sonore di Ennio
Morricone trascritti ad hoc per quartetto
e flauto dal figlio Andrea, ospite della
serata. "L'adesione a questo progetto
è stata istantanea”, commenta Andrea Griminelli.
“Fornisce ancora una volta, dopo l'esperienza
in studio e in alcune occasioni già testate
anche dal vivo insieme al Quartetto di Cremona,
l'occasione per condividere con un pubblico
cosmopolita e curioso come quello che converge
a Cremona durante 'Liuteria in Festival',
la sintonia artistica creatasi tra tutti
noi. Il programma scelto per questo appuntamento
sintetizza invece la poliedricità dell'approfondimento
musicale sviluppato da ciascuno e integra
un coté più contemporaneo a un altro più
classico con elementi musicali lievi come
i tre Quintetti per flauto e archi di Boccherini
scelti dal Cd in uscita per Decca in questi
giorni. Questa registrazione è stata un'operazione
molto curata sia dal punto di vista interpretativo
che esecutivo, che ha segnato il debutto
della mia collaborazione con il Quartetto
di Cremona. A questi elementi già interessanti
si aggiunge una novità assoluta: l'interpretazione
di brani trascritti ad hoc per questa formazione
da Andrea Morricone, che ha rieleborato per
noi alcuni brani delle colonne sonore firmate
dal padre e da lui stesso, un autore straordinario,
capolavori di oggi amati in tutto il mondo".
Il violoncellista Enrico Dindo è il protagonista
dell’appuntamento conclusivo de ‘Il Quartetto
di Cremona Invita’. Quest’esperienza di ‘residenza’
ampliata si concluderà domenica 11 ottobre
(ore 11, Centro Culturale Città di Cremona,
Santa Maria della Pietà – Sala Rodi) con
il Quintetto con due violoncelli in Do Maggiore
D. 956 di Schubert, un'autentica sinfonia
mascherata che si nasconde dietro un organico
da camera.
La scelta netta e precisa che, grazie anche
al continuo approfondimento musicale, integrato
da una comunicativa spontanea di grande impatto
sul pubblico, ha permesso in breve al Quartetto
di Cremona di affermarsi come una delle giovani
realtà internazionali più interessanti e
dinamiche costituisce il fondamento progettuale
di questa breve rassegna. “Dar voce a una
potenzialità, vale a dire trasformare una
città e il suo patrimonio storico-musicale
tra tradizione e contemporaneità in luogo
di identità e di scambio attivo, riscoprendo
l’immediatezza del fare musica a beneficio
di un pubblico che sia il più ampio e curioso
possibile” dice Simone Gramaglia, portavoce
del Quartetto di Cremona, “è l’idea da cui
prende le mosse questo progetto. La musica
è strumento. Di comunicazione, di espressione,
è patrimonio condivisibile, è energia, incontro,
scoperta. A Cremona, città-simbolo internazionale
di eccellenza musicale, il desiderio è di
far convergere talenti straordinari in grado
di raccontare, in musica, storie altrettanto
straordinarie”.
 
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