15 Settembre, 2002
...ottobre 1989 | ottobre 2009: a 20 anni dalla prima mobilitazione antirazzista in Italia...
Venti anni fa, il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo
...ottobre 1989 | ottobre 2009:
a 20 anni dalla prima mobilitazione antirazzista
in Italia...
SABATO 17 OTTOBRE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE
"CONTRO OGNI RAZZISMO"
Venti anni fa, il 7 ottobre del 1989 centinaia
di migliaia di persone scendevano in piazza
a Roma per la prima grande manifestazione
contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso
anno a Villa Literno, in provincia di Caserta,
era stato ucciso un rifugiato sudafricano,
Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è
stato sconfitto, continua a provocare vittime
e viene alimentato dalle politiche del governo
Berlusconi.
Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza
di centro destra risponde ad un intento persecutorio,
introducendo il reato di "immigrazione
clandestina" e un complesso di norme
che peggiorano le condizioni di vita dei
migranti, ne ledono la dignità umana e i
diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente
incoraggiando e legittimando nella società
la paura e la violenza nei confronti di ogni
diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato
un vero e proprio cimitero marino, continuano
a morire centinaia di esseri umani che cercano
di raggiungere le nostre coste.
E' il momento di reagire e costruire insieme
una grande risposta di lotta e solidarietà
per difendere i diritti di tutte e tutti
rifiutando ogni forma di discriminazione
e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni
laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali,
sociali e politiche, a tutti i movimenti
a ogni persona a scendere in piazza il 17
ottobre per dare vita ad una grande manifestazione
popolare in grado di dare voce e visibilità
ai migranti e all'Italia che non accetta
il razzismo sulla base di queste parole d'ordine:
. No al razzismo
. Regolarizzazione generalizzata per tutti
. Abrogazione del pacchetto sicurezza
. Accoglienza e diritti per tutti
. No ai respingimenti e agli accordi bilaterali
che li prevedono
. Rottura netta del legame tra il permesso
di soggiorno e il contratto di lavoro
. Diritto di asilo per rifugiati e profughi
. Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione
ed Espulsione (CIE)
. No alla contrapposizione fra italiani e
stranieri nell'accesso ai diritti
. Diritto al lavoro, alla salute, alla casa
e all'istruzione per tutte e tutti
. Mantenimento del permesso di soggiorno
per chi ha perso il lavoro
. Contro ogni forma di discriminazione nei
confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
. A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici
in lotta per la difesa del posto di lavoro
www.17ottobreantirazzista.org
PULLMAN DA CREMONA
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INSIEME, UNITI E DIVERSI TUTTE E TUTTI A
ROMA!
anche da cremona,
con l'arci, vent'anni dopo.
Noi c'eravamo, in quell'ottobre di 20 anni
fa che segnò l'atto di nascita del nuovo
movimento antirazzista nel nostro Paese.
Sabato 17 ottobre, in risposta agli attacchi
contro i migranti ormai quotidiani nel nostro
Paese, manifesteremo ancora una volta per
le strade della capitale.
Lo faremo oggi, ancora e sempre, come lo
facemmo allora.
Da allora a oggi l'immigrazione in Italia
ha subito un'evoluzione rapida e tumultuosa,
senza che le maggioranze che si sono succedute
in questi vent'anni abbiano mai delineato
una strategia complessiva per il governo
della presenza degli stranieri.
Così il 'modello italiano' è stato determinato
dai fatti, dalle scelte concrete, legislative
e non solo, così come dalla rappresentazione
e dal discorso pubblico sull'immigrazione.
Il senso comune si è progressivamente indirizzato
verso una crescente criminalizzazione dei
migranti e con essa sono cresciute le discriminazioni,
socialmente accettate e condivise.
Alcuni soggetti politici ne hanno fatto il
cavallo di battaglia per raccogliere consensi
elettorali, alimentando la guerra tra poveri
e indicando nei migranti il capro espiatorio
dei problemi della nostra società.
Una descrizione negativa che ha trovato sostenitori
anche nello schieramento di centrosinistra,
fino ad arrivare ai pacchetti sicurezza,
alla stagione della paura e alle ordinanze
dei sindaci a caccia di consenso.
Al diffondersi del razzismo è corrisposta
una progressiva divisione e debolezza del
movimento antirazzista e del protagonismo
dei migranti.
Oggi con più di 4 milioni di stranieri presenti
in Italia, non c'è una sola voce autonoma
del mondo dell'immigrazione che riesca a
pesare nel discorso pubblico.
Così sono potute accadere le barbarie dei
respingimenti, il pacchetto sicurezza, le
impronte digitali, le condanne internazionali
e le manifestazioni concrete di razzismo
istituzionale e popolare, anche violento,
senza una reazione adeguata.
Per questo è necessario, scendere in piazza
per ridare un volto e una speranza a tutte
quelle persone che non si vogliono arrendere
alla normalità del razzismo e della discriminazione.
L'Arci - la più grande associazione di promozione
sociale - intende essere protagonista di
questa nuova stagione di mobilitazione perché
oggi è in gioco la cultura di questo Paese,
le relazioni sociali, la convivenza, la democrazia
alla base del nostro agire quotidiano.
Dovremo fare in modo che la manifestazione
sia popolare, plurale, unitaria, nonviolenta
e che riporti la discussione sull'immigrazione
sui giusti binari e ponga le basi per un
ribaltamento del senso comune su questo tema.
C'è bisogno di segnali forti, di far sapere
ai migranti che non sono soli davanti al
razzismo dilagante e che c'è un'altra Italia,
dell'uguaglianza, della giustizia e della
solidarietà.
Fonte: Arci Cremona
 
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