15 Settembre, 2002
A Gussola dibattito sul nucleare organizzato da Sinistra Ecologia Libertà
Venerdì 19 febbraio ore 21, Mario Agostinelli e Marco Pezzoni
A Gussola dibattito sul nucleare organizzato
da Sinistra Ecologia Libertà
Venerdì 19 febbraio ore 21, Mario Agostinelli
e Marco Pezzoni
Arriva anche da Gussola il no al nucleare.
“Sinistra, ecologia e libertà”, venerdì 19
febbraio alle ore 21 presso la Casa del Popolo
terrà un incontro “Contro il ritorno al nucleare,
obsoleto, costoso e pericoloso”. Al tavolo
due relatori di grande esperienza: Mario
Agostinelli, capogruppo di Sel in Regione
Lombardia e Marco Pezzoni, coordinatore del
Comitato CreaFuturo. Con loro i candidati
alle elezioni regionali Franco Bordo e Filippo
Bonali. Mario Agostinelli, chimico-fisico,
è stato ricercatore all’Enea l’Ente per le
nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente
del Centro di Ispra, dove era responsabile
del progetto volto a introdurre sul nostro
territorio tecnologie per la mobilità a basso
impatto ambientale (come l’auto a idrogeno),
e a reindustrializzare l’area ex Alfa Romeo
di Arese.Oltre ad aver contribuito alla nascita
del sindacato CGIL Ricerca e all’esperienza
delle 150 ore, Agostinelli è stato per sette
anni segretario generale della Cgil in Lombardia.
Contrapponendosi alle politiche della Giunta
Formigoni, ha partecipato allo sviluppo di
una coscienza diffusa in difesa di un benessere
e di un tempo di vita fondati sulla giustizia
sociale: dalla sanità , all’ambiente, ai
trasporti, alla solidarietà Nord-Sud. È portavoce
per il Contratto mondiale per l’energia e
il clima. Marco Pezzoni, ex parlamentare,
ha una lunga esperienza alle spalle nel settore
ambientale e conosce bene la realtà cremonese.
Una serata importante per conoscere con profondità
la questione nucleare in un momento in cui
nel nostro Paese torna ad essere nell’agenda
politica e sulle prime pagine dei quotidiani.
“Sinistra, ecologia e libertà – spiegano
Bordo e Bonali – con questa serata vuole
offrire un’occasione di riflessione ma anche
alzare la voce per dire no ad una politica
che ci riporta indietro nel tempo, ad uno
sviluppo energetico che va contro i processi
ormai necessari di decrescita”.
 
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