15 Settembre, 2002
LA FONTE DELLA MEMORIA
Dieci parole in dialetto, alla ricerca delle proprie radici
LA FONTE DELLA MEMORIA
Dieci parole in dialetto, alla ricerca delle
proprie radici
Da un'idea e con la supervisione di
Agostino MELEGA
L'Assessorato alle Politiche Educative e
della Famiglia in collaborazione con l'Accademia
di Teatro – Musincanto ha proposto in via
sperimentale a tre classi di scuola primaria
il progetto “La Fonte della Memoria”. Con
questa iniziativa, attraverso il linguaggio
teatrale, i bambini sono stati invitati a
cogliere dal “pozzo della memoria” dei propri
genitori, 10 parole in dialetto o nella lingua
natale che rielaborate verranno portate in
scena l'8 e il 9 giugno. I protagonisti delle
rappresentazioni saranno gli alunni delle
classi 5B della scuola primaria Don Primo
Mazzolari e 4^A e 4^B della scuola primaria
Bissolati.
“Un progetto ludico teatrale” che – sostiene
l'Assessore alle Politiche Educative e della
Famiglia Jane Alquati – “si pone tra gli
obiettivi il recupero delle nostre tradizioni
e dei modi di vivere dei nostri genitori
e nonni, che vede nella riscoperta del dialetto
uno strumento di coesione sociale, di avvicinamento
intergenerazionale e di valorizzazione della
nostra identità. E ' un progetto sperimentale
che ha avuto plausi e apprezzamenti dalla
Regione Lombardia in particolare dall'Assessore
Zanello e che è nelle mie intenzioni proseguire
per il prossimo anno scolastico”.
Gh'éera na vòolta…
8 e 9 giugno ore 21
Teatro Monteverdi
Sta arrivando il “momento finale” di un percorso
gioioso che ha portato tre classi, delle
Scuole Primarie di Cremona, a misurarsi con
quello che era un modo di stare e relazionarsi
dei nostri nonni. Per alcuni mesi le aule
si sono trasformate in cortili dove gruppi
eterogenei di bambini si sono ritrovati a
giocare, a cantare, a scherzare, a litigare,
a immedesimarsi negli atteggiamenti degli
adulti che erano garanzia di sicurezza e
di crescita.
Unici strumenti dei bastoni, dei noccioli
di pesca, delle piccole pietre. Si è partiti
prima, delle festività natalizie del 2009,
con una ricerca attraverso testimonianze
dirette dei nonni e pure su internet. Ne
è scaturito un ricco materiale di filastrocche,
modi di dire e intendere la realtà, proverbi
che sono stati poi trasposti all’interno
delle rappresentazioni. Tutto in dialetto
cremonese, ma non solo! Per valorizzare la
presenza di bambini nati in altre regioni
e/o nazioni ecco che l’arabo, il siciliano,
il pugliese, il rumeno, il bosniaco si frammezzano
a tipiche espressioni cremonesi.
Il percorso tra le due scuole coinvolte è
stato analogo. Stessa successione degli eventi,
stesso ambiente (un cortile) ma diverso il
modo di intendersi, di rapportarsi con storie
che appartengono ad un proprio vissuto.
Due spettacoli simili (le due classi quarte
della Scuola Bissolati hanno voluto fare
una rappresentazione comune) ma diversi tra
di loro perché simili sono i bambini di ogni
razza e nazione, ma diverse la loro storia
e la loro cultura.Un percorso gioioso, perché
così sono loro.
Ed è bellissimo vedere come giocano veramente;
come il loro essere bambini prevale sul bisogno
di fingere di essere a teatro; come il cantare
li porti a gareggiare tra di loro; come il
loro essere maschi e femmine traspare in
modo evidente. Certamente c’è chi è più espressivo,
chi si muove meglio sul palco, chi ha più
voce, chi ha più memoria. Ma questo viene
dopo! Prima ci sono loro, i bambini.
Un successo quindi, sottolineato anche dalle
insegnanti, che se da un lato ha confermato
il giudizio già emerso attraverso le attività
didattiche proprie della scuola, da un altro
è stato ricco di sorprese positive.
Accademia di Teatro – Musincanto
Spettacolo – Comunicazione – Educazione alla
Teatralità
Il Mosaico
Studio per la Promozione di Spettacolo e
Cultura
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