15 Settembre, 2002
Tremonti toglie le pensioni di invalidità ai Down e trapiantati. ( di Gian Carlo Storti)
E’ questa la parte più iniqua ed odiosa dei provvedimenti anticrisi.
Tremonti toglie le pensioni di invalidità
ai Down e trapiantati. ( di Gian Carlo Storti)
E’ questa la parte più iniqua ed odiosa dei
provvedimenti anticrisi.
La parte più iniqua , anzi direi odiosa,
della manovra Tremonti è quella che , in
nome della lotta ai falsi invalidi, eleva
la percentuale da 74 a 85% l’indice di invalidità
per poter avanzare la richiesta di un assegno
di sostegno mensile.
Non solo gli esperti del settore, ma anche
i governatori delle regioni, evidenziano
che questo “ atto amministrativo” comporterà
l’esclusione dall’aiuto economico di un lungo
elenco di patologie.
Eccone un sommario elenco:
-psichiatriche ( sindromi depressive gravi,
schizofrenia, autismo );
-demenze (Alzheimer ecc.)
-sordomutismo;
-cecità mononucleare;
-sindrome di Down ;
-trapiantati.
Insomma, dal 1° di giugno, lo Stato ha compiuto
un miracolo facendo guarire d’incanto migliaia
di cittadini.
Ora, dopo le innumerevoli proteste, dei cittadini,
delle associazioni, dei sindacati, degli
stessi Governatori delle Regioni e delle
forze di opposizione il Governo sembra intenzionato
a ripristinare i vecchi parametri.
Rimane l’amaro in bocca verso chi ci governa
che non sa distinguere la lotta sacrosanta
alle “ false invalidità” ed il riconoscimento
di uno stato di disagio reale che pesa, al
di là delle poche centinaia di euro, comunque
sulla famiglia.
Questa mobilitazione però dimostra che la
società italiana non è amorfa o spenta e
che sa ancora distinguere e mobilitarsi per
il bene comune.
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
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Scheda su alcune patologie.
Sindrome di Down: due nascite al giorno
Il Italia nascono ogni anno circa 650-700
bambini con la Sindrome di Down. La sindrome
è dovuta ad un’anomalia cromosomica. Caratterizzata
da un insieme di lievi anomalie del cranio,
del volto e delle mani. Possono anche essere
presenti anche un ritardo motorio e del linguaggio.
Il grado del danno cognitivo è variabile.
Tuttavia non impedisce il conseguimento di
diplomi scolastici, l’acquisizione di autonomia
e lo svolgimento di attività lavorative.
In Italia vivono quasi 50 mila persone affette
da questa patologia:circa 11 mila hanno meno
di 14 anni, 13 mila tra i 14 e i 24 anni
e 25 mila sopra i 25 anni.
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Trapiantati: ogni anno oltre 3 mila interenti
Il nostro è uno dei paesi che conta più interventi
di trapianto al mondo ( per milione di popolazione).Nel
solo 2009 ne sono stati portati a termine
3.163, con un incremento pari al 10,7% rispetto
all’anno precedente.
I donatori di organi sono passati sono passati
da 1.094 del 2008 ai 1.167 del 2009.
La Lombardia è la regione che ha contato
più donatori seguita dalla Toscana, dall’Emilia
Romagna e dal Piemonte.Critica la situazione
al Sud. Presto sarà possibile ( non obbligatorio)
scrivere sulla carta d’identità che si vuole
essere donatori di organi.
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Demenze: gli anziani senza memoria
Tra gli ultrasessantacinquenni ( che sono
tra il 13 e il 15% della popolazione) circa
il 12% soffre di demenza più o meno grave.
L’Alzheimer è la malattia più diffusa. Questa
malattia rappresenta il 54% di tutte le patologie
che colpiscono il cervello nella terza età.
La persona perde la memoria, la capacità
di compiere un ragionamento e non ha più
autonomia. Le donne sono più vulnerabili
che gli uomini. Gli italiani colpiti da demenza
sono poco più di un milione
 
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