15 Settembre, 2002
Inaugurata Giovedì 8 luglio 2010 la personale di Mario Donadoni
"Pianura d'erba", dedicata al paesaggio della "bassa"
Inaugurata Giovedì 8 luglio 2010 la personale
di Mario Donadoni dal titolo "Pianura
d'erba", dedicata al paesaggio della
"bassa" dove Mario è
nato e cresciuto. Un paesaggio che rivela
inaspettate complessità e geometrie attraverso
diversi punti di vista: dall'alto di una
mongolfiera o dal basso di un filo d'erba.
A cura dell' Associazione “Music on Stage”
Via Cadolini 20 – Cremona
Mario Donadoni si presenta:
“Sono nato e cresciuto nella bassa pianura
bergamasca, nel bel mezzo della Pianura Padana.
Attorno a me distese
d’erba, fossi, campi di granoturco, tralicci
dell’elettricità, filari di platani, pioppi
e robinia. Le montagne si vedono in
lontananza, nelle giornate terse.
Altri ambienti, scogliere, picchi innevati
oppure dolci colline, hanno catturato lo
sguardo di artisti e viaggiatori.
La pianura molto meno. Noi stessi la percorriamo
spesso distrattamente, senza farci catturare
lo sguardo. Non è il tipo
di scenario per il quale si vendono poster
o si scaricano sfondi per il desktop.
Però è la pianura il luogo che sento veramente
di amare incondizionatamente. Questo paesaggio
all’apparenza
monocorde, rivela inaspettate complessità
e geometrie spostando il punto di vista:
dall’alto di una mongolfiera per
esempio, o dal basso di un filo d’erba. In
fondo, tra i compiti dell’arte, non c’è quello
di andare a scovare la bellezza
dove normalmente non viene percepita?
A questa verde “pianura d’erba” dedico i
miei ultimi lavori, stampe fotografiche realizzate
su carte speciali in puro
cotone, dipinte a mano con acquerelli e inchiostri
di china, allo scopo di dare il calore dell’unicità
a ogni singola
stampa.
Quando ero bambino nell’erba mi perdevo,
mi piaceva trovarvi rifugio, immaginare di
rimpicciolirmi e di nascondermi
dentro. Un giorno, nell’erba ci abbiamo perso
mio fratello. Era ancora piccolo e non camminava.
A quattro zampe però era velocissimo. Ci
siamo distratti un istante, ma è bastato
a perderlo di vista. Lo abbiamo
chiamato a lungo, ma lui non rispondeva.
L’erba era alta e se ne stavo zitto zitto.
Per trovarlo abbiamo dovuto
percorrere la scia che aveva lasciato, gattonando,
nell’erba.
Quando torno da un lungo viaggio, magari
da qualche paese remoto, arido e polveroso,
ritrovare il verde della pianura
padana e il suo inebriante profumo fatto
di erba, fieno, terra e cascine, mi fa sentire
a casa.
In questo aroma e in questi prati d’erba
non mi stanco mai di perdermi, e così facendo,
di ritrovarmi.”
fonte:
Giorgia Cipeletti
Associazione "Music on Stage"
Palazzo Martini
via Cadolini n. 20 - 26100 Cremona
 
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