15 Settembre, 2002
Ospedale Oglio Po, esito positivo della visita dei consiglieri regionali Alloni e Pavesi (PD)
"Struttura in salute, abbiamo avuto rassicurazioni importanti sul suo futuro"
Ospedale Oglio Po, esito positivo della visita
dei consiglieri regionali Alloni e Pavesi
(PD)
"Struttura in salute, abbiamo avuto
rassicurazioni importanti sul suo futuro"
"Esito positivo e confortante".
È questo il giudizio dato dai consiglieri
regionali del PD Agostino Alloni e Giovanni
Pavesi che questa mattina, venerdì 9 luglio,
hanno incontrato a Casalmaggiore, all'ospedale
Oglio Po, il direttore generale dell'Azienda
ospedaliera di Cremona Piergiorgio Spaggiari
e i vertici della sanità locale. All'incontro,
fortemente voluto dai consiglieri PD, hanno
partecipato anche il sindaco di Casalmaggiore
Claudio Silla, l'assessore di Viadana Livia
Culpo e l'on. Giuseppe Torchio. Spaggiari
era affiancato dalla dottoressa Ida Beretta,
direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera
di Cremona, da cui l'ospedale di Oglio Po
dipende, dal dirigente medico e dal direttore
amministrativo di Oglio Po, Daniela Ferrari
e Giuseppina Sartori.
La visita istituzionale ha avuto il senso
di verificare direttamente lo stato di salute
di un presidio ospedaliero fortemente radicato
sul territorio, unico riferimento per un
territorio molto esteso, su cui ultimamente
erano circolate voci che ne prefiguravano
il ridimensionamento e addirittura la cessione
del fabbricato.
"L'incontro con il dottor Spaggiari
e con i dirigenti ospedalieri - spiegano
Alloni e Pavesi - ha sgombrato il campo da
supposizioni e voci. Il nostro intento era
ed è quello di approfondire la conoscenza
di questa struttura e di metterci a disposizione,
con il resto del Consiglio regionale, per
contribuire a migliorare le condizioni del
servizio. Abbiamo trovato un ospedale in
piena salute, sia dal punto di vista delle
strutture che dei servizi, e abbiamo avuto
rassicurazioni sul suo consolidamento e rilancio.
L'ipotesi della vendita, adombrata da alcuni,
è stata decisamente smentita. Tutto ciò è
importante, perché Oglio Po serve un territorio
vasto e fragile, al confine tra due province,
e di due comuni molto estesi come Casalmaggiore
e Viadana".
L'ospedale di Oglio Po, 252 posti letto di
cui mediamente 180 occupati, è nato una ventina
di anni fa raccogliendo l'eredità di tre
presidi: Casalmaggiore, Viadana e Bozzolo.
Prima struttura in Lombardia e seconda in
Italia a ricevere la certificazione internazionale
di eccellenza sanitaria Joint Commission
International, oggi attrae il 20% della propria
utenza da fuori regione, in particolare dal
parmense, assumendo così anche un rilievo
economico non indifferente.
"Abbiamo saputo oggi - aggiungono -
che alcune delle questioni aperte stanno
per trovare soluzione. Entro l'inizio dell'autunno
saranno coperti i posti di primario di ortopedia
e cardiologia, oggi vacanti, e si avvierà
l'espletamento del concorso pubblico per
l'assunzione in ruolo di personale infermieristico
(circa 900 domande pervenute). Entro l'estate
sarà inoltre aperta la selezione per la copertura
degli operatori socio sanitari (OSS)".
La positiva sinergia con i comuni ha anche
creato le condizioni per risolvere il problema
abitativo degli operatori dell'ospedale,
che fino ad ora era un ostacolo per il personale
proveniente da fuori. Molto positiva anche
la soluzione trovata per sfruttare la presenza
della nuova centrale elettrica a biomasse
che sorge poco distante, la quale fornirà
il riscaldamento d'inverno e il condizionamento
d'estate, con un risparmio in termini economici
per la struttura ospedaliera di oltre 100mila
euro l'anno.
"Una prospettiva utile al territorio,
che noi come consiglieri regionali sosterremo
in Regione - continuano Alloni e Pavesi -
sia durante la discussione del nuovo piano
socio sanitario sia durante la discussione
del bilancio, è la creazione, in accordo e sinergia con i comuni, di venti posti letto
per le cure intermedie, ovvero quelle cure
più assistenziali che sanitarie rivolte ai
pazienti che hanno superato la fase acuta
della malattia, quella per la quale è necessario
il ricovero, ma che ancora non sono in grado
di tornare a casa propria. Con una popolazione
in alta percentuale anziana questo è un servizio
strategico, che deve essere implementato".
Milano, 7 luglio 2010
Stefano Tessera
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
Via Fabio Filzi, 29 - 20124 Milano
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