15 Settembre, 2002
Autocertificazione. Il caldo e l'afa danno alla testa. ( di Luci Cremona)
Appena l'altro ieri un comunicato di Tamoil Raffinazione S.p.A. informava la cittadinanza che....
Autocertificazione. Il caldo e l'afa danno
alla testa.
Appena l'altro ieri un comunicato di Tamoil
Raffinazione S.p.A. informava la cittadinanza
che "Nell' ambito delle periodiche attività
di monitoraggio concordate con gli Enti,
Tamoil informa che da lunedì 12 luglio 2010
procederà ad una ulteriore serie di rilevazioni
della qualità dell'aria presso alcune aree
esterne alla Raffineria Tamoil, in concomitanza
degli altri campionamenti ambientali. L'operazione,
resa possibile grazie ad una stretta e continua
collaborazione con gli Enti competenti, quali
il Comune di Cremona, la Provincia di Cremona,
l'Arpa e l'ASL, vedrà il posizionamento di
dieci campionatori (in totale) all'interno
delle società canottieri Bissolati, Flora,
Cral Tamoil e presso un'area privata adiacente
al Cral Tamoil. Tamoil, da sempre attenta
e sensibile alle tematiche ambientali, mette
in campo ancora una volta la propria professionalità
ed esperienza per acquisire le informazioni
finalizzate a garantire la salute e la sicurezza
dei cittadini cremonesi." Prima di tutto
viene da chiedersi che cosa abbiano respirato
finora i residenti del quartiere Po e i soci
delle canottieri e se fino ad oggi i controlli
dell'aria messi in atto siano stati considerati
dagli stessi enti coinvolti inutili o insufficienti.
Arpa non era in grado di accertare da sola
la qualità dell'aria e di rendere pubblici
i dati? Per secondo viene da dubitare sul
regime di "autocertificazione"
che sembra vigere: Tamoil "procederà
ad una ulteriore serie di rilevazioni della
qualità dell'aria". E' chiaro che se
uno chiede al bottegaio "La merce (leggi
l'aria) è buona?" riceverà sempre una
risposta positiva soprattutto se questi largheggia
in sponsorizzazioni ed i controlli della
merce li esegue il bottegaio stesso "concertandoli"
con gli enti preposti al controllo. Visti
i pregressi sarebbe meglio che Tamoil pensasse
a fare il suo lavoro in modo corretto e trasparente
(magari mostrando la raffineria alla cittadinanza)
e chi deve controllare lo faccia in modo
rigoroso e senza ammiccamenti con la proprietà
di turno. Per terzo ci sembra francamente
paradossale che un'azienda che ha dieci persone
tra presidenti e componenti del consiglio
di amministrazione indagati per avvelenamento
delle acque ed altri reati ambientali, protagonista
di svariati "incidenti" ad alto
rischio, varie aree sotto sequestro e 315
lavoratori che presentano benzene nelle urine
ai valori di 300/350 microgrammi al metro
cubo (il valore normale medio nella popolazione
è 50 microgrammi al metro cubo) possa presentarsi
alla distratta popolazione cremonese come
ditta "da sempre attenta e sensibile
alle tematiche ambientali". A tal proposito
per approfondire e ricordare gli eventi passati
il Dossier curato dall'Associazione radicale
di Cremona scaricabile alla sezione "documenti
- altre associazioni" dal sito http://lucicremona.it
Sulla pericolosità della movimentazione degli
idrocarburi e loro derivati si riveda anche
la trasmissione Report del 1/11/2009 Trenitalia - versione integrale di Giovanna
Boursier dal sito http://www.report.rai.it
Ricordiamo che nella raffineria sono in lavorazione
sostanze pericolose, altamente infiammabili,
inquinanti per l'ambiente e cancerogene come
ci informa correttamente la "Guida ad
una corretta informazione riguardante la
raffineria di Cremona" edita dal Comune
di Cremona nel novembre 2006. Il Comitato
del quartiere Po che aveva chiesto, appena
costituito, la distribuzione personale di
una copia cartacea a ciascun residente e
ai soci delle canottieri si era visto rispondere
dal Sindaco in data 25 gennaio 2010 che bisognava
scaricarselo dal sito del Comune o recuperarlo
a SpazioComune fino ad esaurimento delle
limitate scorte. A noi, al di là della pubblicità
a buon mercato della raffineria, sembra una
richiesta sensata da riconsiderare da parte
del Sindaco per fornire ai cittadini le indispensabili
informazioni del Piano di Emergenza Esterna:
come viene dato l'allarme, cosa fare in caso
di allarme, come viene dato il cessato allarme.
Poche cose elementari ed utili che non molti
ricordano o conoscono. Pochi fogli da allegare
al prossimo numero di "Cremona in Comune"
senza tante spese e senza ulteriori sprechi.
Non ci sembra affatto probabile che gli anziani
del quartiere e delle canottieri si mettano
davanti al pc per scaricare il pdf sul loro
fiammante desktop. Aspettando che la magistratura
concluda il suo lavoro e chi ha inquinato
pulisca.
Fonte: Luci Cremona info@lucicremona.it
 
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