15 Settembre, 2002 Via Aldo Protti: altre proteste. Scrivono Rifondazione Comunista e Maria Denti
Via Aldo Protti: altre proteste.
Scrivono Rifondazione Comunista e Maria Denti No alla via intitolata al GNR Protti
La Federazione di Cremona del Partito della
Rifondazione Comunista registra con grande
compiacimento
le note di deplorazione dei compagni del
Circolo PRC della Val Sangone e dell’ANPI
di Bolzano, a proposito della delibera della
giunta Perri-Malvezzi di dedicare una via
al GNR Protti.
Segno che l’insopportabile oltraggio alla
memoria della Resistenza, finora passato
a Cremona tra l’indifferenza del periodo
feriale e l’impacciata presa d’atto di qualche
esponente del centro-sinistra, non passa
liscio nel resto d’Italia e
invece suscita tutta la necessaria indignazione.
Il PRC cremonese, nel rinnovare tutta la
propria protesta per l’atto vergognoso, si
augura che quanto
rimane di opposizione nel Consiglio Comunale
faccia rapidamente sentire la propria decisa
disapprovazione.
Rifondazione comunista Federazione di Cremona
-------------------- I seguaci dovrebbero cospargersi il capo
di cenere
Aldo Protti fatto prigioniero dopo la Liberazione
il 29 aprile 1945 passò qualche settimana
in un campo di prigionia. Poi tornò libero
nella sua Cremona. Ed ebbe la possibilità
di intraprendere la carriera di baritono.
Grazie alla sua splendida voce divenne artista
di fama internazionale.
Mentre lui calcava con successo le scene
del melodramma, altri giovani cremonesi giacevano
sotto terra, i corpi seviziati e maciullati,
perché massacrati dai rastrellatori nazifascisti,
in Valle di Susa, (…….) squadristi fascisti
cremonesi proprio ad Avigliana, là sguinzagliati
dal ras Farinacci alla caccia dei 130 cremonesi
fuggiti da Cremona per andare a combattere
nella Resistenza in montagna, nella lontana
Valle di Susa.
Che ci facevano lassù quei fascisti cremonesi?
La settimana bianca? Passavano le acque?
Della serie: chi muore giace, e chi vive
si da pace.
E' questo lo scandalo del "sangue dei
vinti" di cui parla ormai da anni Gianpaolo
Pansa?!
Protti (pace all'anima sua) ed i suoi seguaci
dovrebbero cospargersi il capo di cenere
e ringraziare quei ragazzi che andarono a
combattere ed a morire in montagna per la
libertà.
Per la libertà di tutti.
Anche per la libertà di chi li aveva combattuti
e magari anche trucidati.
Nessuna dedica di nessuna via potrà mai cancellare
questa innegabile e semplice verità.
Se nel 1945 avessero prevalso nazisti e fascisti,
il destino degli antifascisti sarebbero stati
lo sterminio e le camere a gas.
Ed invece il 25 aprile del 1945 vinse la
libertà e la democrazia.
E qualcuno dei fascisti più sfegatati, in
piena libertà, ebbe con ciò l'opportunità
di diventare baritono famoso nel mondo.
Senza mai nemmeno chiedere scusa per le violenze
commesse quando era giovane fascista fanatico.
Vergogna!
Maria Denti