15 Settembre, 2002
Iraq, It's Over
Niente 'mission accomplished', ma un sospiro di sollievo per Obama
Iraq, It's Over
Niente 'mission accomplished', ma un sospiro
di sollievo per Obama. L'intervento del generale
Mini
Missione tutt'altro che compiuta. Le truppe
americane lasciano l'Iraq, ma nel suo discorso
alla nazione il presidente Obama si guarda
bene dall'usare la terminologia del suo predecessore.
Nel 2003 George W. Bush lanciò il propagandistico
slogan dalla portaerei 'Lincoln': "Mission
accomplished". Oggi Obama parla con
sobrietà e cautela da uno Studio Ovale completamente
rinnovato (solo la scrivania è rimasta la
stessa), e usa toni che non hanno nulla di
trionfalistico. "Un sacrificio enorme",
pagato a caro prezzo con oltre quattromila
morti.
La chiave di lettura del ritiro, secondo
il generale Fabio Mini, è proprio nel fattore
umano. Il teatro di guerra internazionale
coinvolge troppi fronti, le truppe sono stanche
e stressate. Sarebbe irresponsabile stiracchiare
ulteriormente una coperta già abbastanza
corta.
"Obama ha accuratamente evitato di dire
che la missione è compiuta. La missione è
conclusa, e per dirlo il presidente Usa ha
utilizzato le parole 'it's over'. E' finita,
quasi con un sospiro di sollievo. Era una
promessa che Obama aveva fatto al momento
del suo insediamento: riportare a casa le
truppe dall'Iraq lasciando nel Paese mediorientale
una situazione ragionevolmente sicura. Quello
che aveva promesso è stato, diciamo così,
mantenuto".
A che prezzo?
Il punto è questo. In una lettera invita
ai cittadini che lo sostengono, all'interno
di una mailing list selezionata, Obama parla
della missione per il dieci percento. Per
il novanta percento, invece, spiega come
la nazione si debba occupare dei soldati
che sono tornati in patria. Ovvero come fare
ad assistere le vittime da stress post-traumatico.
Già il mese scorso Obama aveva parlato di
un 'dovere solenne', quello di aiutare i
veterani colpiti da stress post-traumatico.
Proprio nella lettera in questione, Obama
parla della necessità imprescindibile di
prendersi cura dei soldati. Non dice che
i soldati rientrati o che rientranno dovranno
poi andare in Afghanistan. La cosa verrà
comunque fatta, ma di ricambio Obama non
ha parlato affatto. Ha invece parlato di
problemi di reinserimento dei soldati nella
società, degli aiuti e del sostegno sociale
e sanitario da offire sia a loro che alle
loro famiglie.
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