15 Settembre, 2002
Autotrasportatori troppo tartassati. E ora ci impediscono anche la difesa
Gli autotrasportatori insorgono contro le nuove norme del codice della strada che prevedono il pagamento immediato pena il fermo del veicolo
Autotrasportatori troppo tartassati. E ora
ci impediscono anche la difesa
Cremona, 15 settembre 2010 – Gli autotrasportatori
insorgono contro le nuove norme del codice
della strada che prevedono il pagamento immediato
pena il fermo del veicolo. Il nuovo articolo
202 del Codice della Strada sta creando forti
perplessità e malumori tra gli autotrasportatori.
E’ quella norma, in particolare, che prevede
il pagamento immediato della sanzione per
alcune gravi violazioni del codice, come
il superamento dei limiti di velocità oltre
i 40 km/h, il divieto di sorpasso, il sovraccarico
oltre il 10%, la violazione delle ore di
guida e di riposo e della norma sul cronotachigrafo.
In questi casi, il conducente ha due possibilità:
pagare subito la multa in misura ridotta,
oppure versare una cauzione pari al minimo
della sanzione (riservandosi così la possibilità
di presentare un ricorso). Ma se malauguratamente
il conducente non ha con sé contanti sufficienti
(in alcuni casi le sanzioni superano il migliaio
di euro) e il pagamento non è immediato,
l'agente accertatore procede al fermo amministrativo
del veicolo.
Oltre a proteste individuali la CNA Fita
ha sollevato vibrate proteste e ha portato
nelle sedi istituzionali i legittimi malcontenti
delle imprese.
“Già oggi come categoria - ha dichiarato
Adriano Bruneri dell’unione CNA Fita di Cremona
- siamo costantemente esposti a furti e rischi
di ogni genere, figuriamoci cosa accadrebbe
se ogni conducente fosse obbligato a portare
con sé una dotazione di contanti al fine
di pagare le eventuali sanzioni a cui può
incorrere”.
Per Bruneri però c'è un altro problema, ritenuto
ancora più grave. "Questa norma è palesemente
anticostituzionale, perché mette in gioco
il diritto alla difesa. Potrebbe infatti
avvenire che la scelta immediata se pagare
la sanzione ridotta (rinunciando alla possibilità
di un ricorso) o la cauzione (con riserve
di ricorso) debba essere presa dal conducente
senza poter interpellare la propria azienda,
perché magari la sanzione viene erogata di
notte oppure in giorni festivi. Ma è ovvio
che un conducente che non è il titolare o
il legale rappresentante di un'impresa, non
può assumersi la responsabilità di una scelta
così importante".
Il Presidente Provinciale di CNA Fita Cremona,
insieme ad altri colleghi di altre province,
ha avanzato una proposta: "Le nostre
imprese sono iscritte all'Albo trasportatori,
per legge hanno un preposto, sono iscritte
alla Camera di Commercio, non esiste quindi
il problema a pagare le sanzioni entro il
termine di 60 giorni come accadeva prima.
Se però l'obiettivo di questa nuova norma
è evitare che le imprese straniere possano
raggirare la legge italiana e non pagare
le contravvenzioni, basterebbe lasciare le
cose come stanno, visto che per i conducenti
stranieri questo è un obbligo a cui sono
già assoggettati dal 2007".
La CNA Fita si è già attivata in tutte le
sedi competenti per avere una modifica del
testo di legge, ed inoltre, ha attivato i
suoi legali attraverso una causa pilota,
che consenta in un secondo momento di portare
il caso dinanzi alla Corte Costituzionale.
 
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