15 Settembre, 2002
Riflessioni sulla vicenda Fodri-Fondazione ( di G.C.Storti)
Non vedo molti eserciti disposti a battersi per “ Palazzo Fodri” facendolo diventare un simbolo della sinistra o del centro-sinistra come dir si voglia.
Riflessioni sulla vicenda Fodri-Fondazione ( di G.C.Storti)
Non vedo molti eserciti disposti a battersi
per “ Palazzo Fodri” facendolo diventare
un simbolo della sinistra o del centro-sinistra
come dir si voglia.
Come spesso accade, purtroppo, le vicende
politiche-amministrative vengo valutate sulle
questioni di metodo e non di merito. Se è
vero che spesso il metodo diventa merito
sulla vicenda Fodri-Fondazione mi sarei aspettato , prima di tutto, una valutazione
di merito.
Due sono le questioni che ho colto e che
dovrebbero essere approfondite
La prima è la volontà della Fondazione di
costituire una srl per la gestione patrimoniale
utilizzando il solito argomento della semplificazione
delle procedure ecc.
In pratica l’attività della Fondazione si espanderebbe
su un versante di pura attività immobiliare
con confini difficili da arginare.
La vicenda acquisto Fodri è stata rappresentata come
la necessità di mettere a reddito una parte
del patrimonio liberato da altre dismissioni.
Le rendite ricavate, si dice, permetteranno
alla Fondazione di finanziare le attività
di welfare statutariamente individuate.
Ma se la Fondazione fosse stata “ vicina”
alla realtà sociale si sarebbe accorta che
in città esiste una emergenza casa che tocca
i giovani, le giovani coppie , i cittadini
in genere che sono emarginati anche se lavorano
ecc.
Le nuove povertà che avanzano e di cui pochi
se ne occupano.
Che cosa impediva alla Fondazione di fare
i conti necessari e di investire nell’acquisto
di abitazioni, già presenti sul mercato cremonese,
e di ritornarli , ai ceti sopra indicati,
o a “ riscatto” o in semplice affitto?
Una valutazione attenta dei bisogni sociali
avrebbe sicuramente evitato di imbarcarsi
in un’operazione, quella del Fodri, che come
dicono gli esperti mette a repentaglio la sua immagine e forse per
il futuro la stessa solidità economica della
Fondazione.
La Fondazione ha subito e sta subendo “colpi”
alla sua immagine non secondari che dovrebbero
far riflettere.
Sulla battaglia politica e legale circa la
legittimità o meno del decreto del Sindaco non entro nel merito, non ne ho le competenze
e la cosa non mi appassiona per nulla.
Sicuramente andrà modificato lo statuto della
Fondazione rendendo chiaro il rapporto fra
chi nomina ed i nominati a svolgere gli indirizzi
ricevuti.
Se ne avessi facoltà eviterei di portare
all’estreme conseguenze il problema. Non
serve a nessuno né alla maggioranza né all’opposizione.
E’ necessario mettere uno stop a questa deriva.
!!!
Utile sarebbe che i consiglieri della Fondazione
prendessero atto che il loro operato, anche
se pur legittimo, non è condiviso da chi
amministra e forse anche da molti altri cittadini.
Insomma non vedo molti eserciti disposti a battersi
per “ Palazzo Fodri” facendolo diventare
un simbolo della sinistra o del centro-sinistra
come dir si voglia. Altri sono i problemi
della città e che i cittadini attendono vengano risolti.
Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it
cr 27 settembre 2010
 
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