15 Settembre, 2002
Palazzo Fodri. Intervento del capogruppo del Pd Maura Ruggeri
Perchè insistiamo con questa mozione per aprire subito il confronto in Consiglio comunale?
Palazzo Fodri. Intervento del capogruppo
del Pd Maura Ruggeri
Perchè insistiamo con questa mozione per
aprire subito il confronto in Consiglio comunale?
Perchè il percorso imboccato per risolvere
quello che sembrava solo un problema di comunicazione,
non lo ha risolto, prima ha messo in campo
un teatrino da prima repubblica mostrando
tutte le divisioni e la debolezza di questa
maggioranza poi , con il suo sorprendente
epilogo ,che ha tutti i crismi dell'illegittimità,
ha aperto nuovi ed inquietanti interrogativi
che chiedono precise risposte.
perchè a fronte della disponibilità dichiarata
di 4 membri del CDA, presidente compreso,
a rimettere il mandato, a condizione che
ci fosse un chiaro pronunciamento sulla legittimità
e sulla correttezza del loro operato, il
sindaco ha scelto un atto di forza?
Perchè ricorrere ad un gesto decisamente
sproporzionato rispetto alla natura del problema?
Perchè fare pressioni sulle persone per indurle
alle dimissioni senza un fondato motivo?
Si vuole mettere la parola fine all'operazione
Fodri? e perchè mai, considerato che nelle
commissioni congiunte sia l'assessore al
bilancio che ne era informato e l'aveva pienamente
condivisa , che il vicesindaco, ne hanno
confermato la positività
Ci sono delle valutazioni o degli aspetti
oscuri che ci sfuggono ? Abbiamo il diritto
di saperlo, la città ha il diritto di saperlo
!Non potete pensare che la vicenda che avete
trascinato per giorni e che ha tenuto banco
oltre ogni previsione possa essere ora frettolosamente
archiviata, vogliamo delle risposte e queste
risposte devono scaturire dal confronto in
Consiglio Comunale: il luogo deputato a dare
gli indirizzi, il luogo del confronto politico.
A chi non capisce o finge di non capire la
nostra posizione perchè trova comodo far
di ogni erba un fascio dico chiaramente che
non si tratta di assimilare la Fondazione
ad una azienda comunale, non è assolutamente
questa la nostra intenzione, qui si tratta
di portare la discussione nell'unico luogo
istituzionale deputato al confronto ed alla
emanazione di quegli indirizzi nel cui ambito
si colloca anche la Fondazione.
La verità è che la maggioranza non è stata
capace di esplicitare questi indirizzi, di
tenerne la regia, di tradurli in momenti
di scambio e di confronto puntuale con la
Fondazione.
Qui sta il nodo della mancata comunicazione!
In questo come in altri casi, quando non
è la politica a dare gli indirizzi , decidono
altri, altri poteri si sostituiscono e fanno
supplenza; e' questo il rischio che si corre
!
La Fondazione, d'altra parte, non può avere
una gestione personalistica, svicolata dagli
indirizzi comunali, perchè trattasi di certamente
di un soggetto che ha personalità giuridica
di diritto privato e dotato di piena autonomia
statutaria e gestionale, ma nasce dalla fusione
di quelle particolarissime istituzioni che
furono le ipab e quindi ha nel proprio DNA
un valore ed una mission pubbliche che richiedono
trasparenza e capacità di rendicontazione
pubblica del proprio operato
Quello che proponiamo non comporta il venir
meno dell'autonomia della Fondazione, la
questione non si pone sul piano giuridico
, ma su quello politico/progettuale
La Fondazione nasce dalla fusione e dalla
trasformazione delle ipab cittadine, le Ipab
ex ECA forse qualcuno non lo sa , o non se
lo ricorda , gestivano direttamente una gran
parte dei servizi destinati agli anziani,
ai minori, alle famiglie , poi trasferiti
all'azienda comunale Cremona Solidale,
La fondazione ha il compito di valorizzare
il proprio patrimonio non per qualche fantasioso
disegno, ma per garantire la continuità del
sistema della solidarietà cittadina ( visto
che il Comune avrà le casse sempre più vuote
per il sociale , ricordo che il Governo non
ha finanziato il fondo sulla non autosufficienza
per il 2011e che la qualità dei servizi costa)
Questo è il vero vincolo che la Fondazione
deve rispettare !
Dire che è il Sindaco deve di farsene garante
, significa chiedere qualcosa di ben diverso
dal sostituirsi in modo arrogante alle competenze
della Fondazione.
Allora visto che questa Giunta ha palesi
problemi di comunicazione interna, perchè
il sindaco con un atto squisitamente politico,
non assume su di se l'intera delega dei rapporti
con la Fondazione? così non accadrà più che
i propri collaboratori non gli passino comunicazioni
che riguardano scelte importanti !
Noi riteniamo che la trasparenza e la rendicontazione
pubblica delle scelte e delle strategie siano
innanzitutto un dovere verso la città e siano
un preciso compito della politica.
Per questo chiediamo che il Consiglio comunale
venga periodicamente aggiornato sulle scelte
e sulle strategie finanziarie della fondazione,
che siano evitate articolazioni gestionali,
come la costituzione di una nuova società,
che renderebbero più difficile l'azione di
governance e di controllo. Proponiamo atti
politici che richiedono solo confronto e
condivisione, non modifiche statutarie!
La politica deve fare il suo vero mestiere,
garantendo informazione, trasparenza, scambio
, perchè la condivisione è un percorso che
si costruisce attraverso la fatica del dialogo
e della mediazione e se questa viene meno
, come in questo caso, non illudetevi !non
è con gesti di arroganza che possono solo
condurvi in un vicolo cieco che metterete
la parola fine a questa incresciosa vicenda
.
Maura Ruggeri, capogruppo PD Consiglio Comunale
Cremona.
In allegato il volantino del PD sulla giunta
Perri
 
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