15 Settembre, 2002
FRA BOSSI E BERLUSCONI. AHIME', SCELGO NESSUNO DEI DUE di A.De Porti
HANNO DATO ENTRAMBI DEI PUNTI A ROBERTO BENIGNI QUANTO A COMICITA'
FRA BOSSI E BERLUSCONI. AHIME', SCELGO NESSUNO
DEI DUE ! A MIO AVVISO HANNO DATO ENTRAMBI
DEI PUNTI A ROBERTO BENIGNI QUANTO A COMICITA'
ED A SHAKESPEARE PER LE TRAGEDIE , DILANIANDO
IL CUORE DELLE PERSONE ONESTE
Ci sono voluti tre lustri (e forse ce ne
vorranno ancora, ma non per dimenticare Berlusconi
ma per disintossicarci dal berlusconismo)
perché gli Italiani avessero a capire, taluni
ancora soltanto in parte e fortunatamente
altri in toto, le barzellette politiche che
ci sono state raccontate dalla dicotomia
politica B. & B. Ora, mi pare che siano
in tanti a ribellarsi, in aggiunta a Gianfranco
Fini, il quale, mi pare ingenuo affermarlo,
è stato costretto, al pari dei predetti altri
due B. and B., a fare di necessità virtù
per stare a galla nella realtà politica attuale:
: "un matrimonio di interesse"
- hanno detto gli osservatori - , con la
sola ed importante differenza che Fini, furbescamente,
una volta raggiunta una certa credibilità
politica dopo la.metamorfosi di Fiuggi, ha
scaricato in quel di Mirabello quel fiele
non metabolizzato che aveva ingoiato in circa
due anni e mezzo di berlusconismo.
Prima di lui si era defilato Casini, il quale,
un anno fa, azzeccando quasi in pieno la
previsione, aveva dato circa un anno e mezzo
di vita alla politica a Berlusconi. Prima
ancora l'aveva fatto Bossi rientrando poi
nei ranghi per interesse; singolare personaggio
il Bossi attuale, che ora vivacchia fra un
tira e molla tipico del colpo alla botte
e l'altro al cerchio. in nome di un federalismo
che, così com'è anche con i tanto proclamati
patti attuativi, rimane e rimarrà una scatola
vuota
Ora, il predetto duo B & B sta in piedi
perché l'uno ha bisogno dell'altro, come
i comici che si fanno da spalla per condurre
gli "sketch" , altrimenti cadono
entrambi immediatamente, perché, - c'è da
aspettarselo - la spada di Damocle rappresentata
dai finiani (non la spada di.Giussano di
Bossi) a seguito delle tante pedate ricevute
in bocca dal loro leader, Gianfranco Fini,
non lesinerà una qualche reazione tirando
un colpo ben assestato alla controparte interna
alla Pdl, in nome della giustizia, presupposto
dialettico che fa sempre effetto in momenti
di vacche magre (di giustizia) come quelli
che stiamo vivendo.
Ieri anche la Mercegaglia, Presidente di
Confidustria, ha detto chiaro e tondo che
questo governo ha fatto ben poco e che i
suoi associati hanno già perso la pazienza,
non essendoci più niente da raschiare sul
fondo. Alla Mercegaglia, guarda caso, ha
fatto oggi da contraltare dialettico Luca
Cordero di Montezemolo (che qualche tempo
fa era certo che si sarebbe arrivati a fine
legislatura) , che si è scagliato contro
la classe politica italiana, della quale,
essendo screditata al massimo, gli Italiani
ne hanno ormai piene le tasche.
Montezemolo non esita ad accusare il leader
della Lega Nord che continua a lanciare ''proclami''
e ''provocazioni'', senza peraltro non aver
fatto niente di concreto per il Paese.
Se vogliamo davvero essere seri e fare una
considerazione, alla luce di quanto è avvenuto
in questi ultimi tempo sotto il berlusconismo,
c'è poco da stare allegri.
Infatti, in aggiunta alle parole recenti
della Mercegaglia e di Luca Cordero di Montezemolo,
non dobbiamo dimenticare che ci sono stati
Ministri costretti alle dimissioni (e non
già perché hanno messo le mani sulla marmellata
!), esponenti che se ne stanno andando uno
ad uno: prima Casini, poi o prima Follini
(ex V.Presidente del Consiglio del II governo
Berlusconi), ora Fini (che è fuori dal governo
Berlusconi ma che sta dentro come terza gamba),
Bossi che forse ripeterà le gesta di quando
si trovava nel primo governo Berlusconi,
dicendo che con "il mafioso Berlusconi
non sarebbe andato più neanche a prendere
un caffè."
Ed allora chi ci rimane al governo ? Solo
Berlusconi, con i suoi La Russa, Gasparri,
Cicchito, Carfagna e Gelmini che sembrano
più "infatuati" dalla carica loro
concessa da Berlusconi che motivati da etica
istituzionale ? Personaggi tutti che, quando
li vedo e li sento, mi fanno male al cuore.
Esattamente come succede alla maggior parte
degli Italiani che capiscono davvero come
stanno le cose !
Concludo questo pezzo scritto in fretta,
più che altro per la continua e prepotente
necessità interiore di svuotare i quotidiani
dissapori ed amarezze che questo governo
ormai da troppi anni mi sta propinando (parlare
dei fatti noti, triti e ritriti trovo infatti
superfluo) per aprire gli occhi agli Italiani.
Voglio dire loro che, quand'anche Berlusconi
dovesse cadere, come peraltro me lo auguro,
non potremmo certamente esimerci - e per
tempo molto lungo - dall'intraprendere una
terapia da cavallo per debellare il virus
del berlusconismo. Specie in quest'era drammatica
in cui anche gli antibiotici sono diventati
impotenti verso virus-resistenti.
ARNALDO DE PORTI
 
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