15 Settembre, 2002
Catch Me When I Fall - Parade
A cura del CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea associazione non profit
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea associazione
non profit
del Liceo Artistico Statale Bruno Munari
- Cremona
press release – ottobre 2010
TITOLO DELLA PERFORMANCE E DELLA MOSTRA:
Catch Me When I Fall - Parade
ARTISTI: INVERNOMUTO
CURATORE: Ettore Favini
COORDINAMENTO: Dino Ferruzzi e Gianna Paola
Machiavelli
Programma:
INCONTRO CON GLI ARTISTI
venerdì 8 ore 11.00 aula magna del Liceo
Artistico Bruno Munari
PERFORMANCE:
venerdì 8 ottobre ore 21.00 presso Teatro
Monteverdi - Fabbrica delle Arti, via Dante,
149 - Cremona
INAUGURAZIONE: sabato 9 ottobre 2010, h.
18 presso lo spazio CRAC
APERTURA AL PUBBLICO: dal 9 ottobre al 9
novembre 2010
ORARI DI APERTURA:
da lun. a ven. ore 10.00 – 16.00 sab. ore
10.00 – 13.00 e su app., festivi chiuso
PATROCINI: Comune e Provincia di Cremona,
Ufficio Scolastico Provinciale di Cremona
Evento organizzato in occasione della Giornata
del Contemporaneo promossa da Amaci
SEDE e INFORMAZIONI:
CRAC Centro Ricerca Arte Contemporanea
Liceo Artistico Statale "Bruno Munari"
Via XI Febbraio 80 – Cremona
tel/fax 0372 34190 – cell. 347 7798839
crac.cremona@artisticomunari.it
www.crac-cremona.org
Il CRAC per la stagione 2010/11 ha affidato
un ciclo di mostre alla cura di Ettore Favini,
FACE OFF è il titolo della rassegna, con
cui si intende aprire un momento di confronto
pubblico tra il CRAC ed il territorio, ma
anche una sfida ad una città che non è abituata
a confrontarsi con la cultura contemporanea.
Per questo ogni esposizione avrà una duplice
valenza, i progetti proposti dagli artisti
saranno presentati in luoghi particolari
della città, e si manterrà un momento privato
e didattico negli spazi del CRAC fatto ad
uso e consumo degli studenti del Liceo.
Si inizia con Invernomuto, venerdì 8 Ottobre,
durante la mattinata gli artisti incontreranno
gli studenti raccontando il loro lavoro e
la performance che verrà poi presentata alle
21:00. E’ stato scelto come primo luogo di
confronto con la città un Teatro Comunale
posto all’interno di quel contenitore che
si chiama “La Fabbrica delle Arti”, il Teatro
Monteverdi, ristrutturato da qualche anno
e restituito alla cittadinanza.
Il programma si conclude poi il 9 ottobre
con l’inaugurazione alle 18.00 negli spazi
del CRAC dove si potranno rivedere i materiali
video presentati la sera precedente.
Gi artisti di Invernomuto ci raccontano così
il loro progetto.
“Catch Me When I Fall” era una rubrica dedicata
alle cadute presente su XXX Skate, magazine
italiano dedicato allo skateboarding attivo
dal
1988 al 1994. Catch Me When I Fall uno dei
primi lavori video di Invernomuto, un dialogo
in diretta attraverso il lancio di una vecchia
camera analogica VHSC tra i due autori, sino
alla sua distruzione.
Catch Me When I Fall - Parade va a sezionare
vecchi skate videos degli anni 90’ e li archivia
secondo alcune regole e direzioni di sguardo.
Lo stimolo: provare a leggere in quelle micro
performance urbane alcune tracce di rito,
di processioni, di moduli visuali relazionabili
alle parate, in tutte le sue forme, o, più
in generale, provare a definire altre possibili
modalità di attraversamento del paesaggio
urbano e suburbano. Il lavoro è strutturato
in capitoli e utilizza sia metodi di campionamento
e montaggio non lineare classico, sia esperimenti
di sfondamento e dissolvenze stratificate.
Le fonti in gioco sono frammenti marginali
di skate video storici (il video magazine
periodico 411 ad esempio), passando per session
complete di skaters cruciali per la nostra
generazione (Rodney Mullen, Jamie Thomas
ecc…) sino ad arrivare ad uno sguardo meno
insider, attingendo ad un film che ha funzionato
da sottotesto grottesco per un’intera scena,
ovvero Trashin’ - Corsa al massacro, vero
battesimo con la tavola per molti skater
italiani. Quasi un virus che inspiegabilmente
si insinuò nelle tv locali del nord Italia,
passando nel palinsesto sporadicamente ma
lasciando strascichi improbabili e rilevanti.
La dimensione sonora è quasi un’evocazione
melodiosa, con una selezione live di repertori
di musica sperimentale contemporanea, intersecata
a brevi loop costruiti con i suoni delle
fonti originali, field recordings e voci
fuori campo disturbate.
Invernomuto nasce nel 2003 dall’unione di
Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, che si
avvalgono della collaborazione di Davide
Barbieri per gli aspetti musicali. Ponendo
l’accento sul collasso e la commistione di
linguaggi l’operato del gruppo si concretizza
in produzioni fuori formato come il progetto
editoriale ffwd_mag, ricerca che si espande
nella produzione di video, nella progettazione
di live- media performance e nella curatela
di eventi e progetti speciali.
Invernomuto ha partecipato a mostre collettive
e festival internazionali, tra cui Domus
Circular (Milano, 2005), Netmage 07 (Bologna,
2007, per cui ha curato l’art direction e
il progetto Bissera), Invisible Miracles
(Viafarini, Milano, 2007), Fair_Play (Lugano,
2008), Biennale Architettura 11 (Venezia,
2008, con Perspectives on Archive: Check-In
Architecture), Hors Pistes 2009 (Centre Pompidou,
Parigi, 2009), No Fun Fest (New York, 2009),
Kubla Khan (Arte Contempo, Lisbona, 2009),
Nothing But a Show (Castello Sforzesco, Milano,
2009), Ars artists residence show (Fondazione
Pomodoro, Milano, 2010) e Terre Vulnerabili
(Hangar Bicocca, Milano, 2010/2011). Nel
2007 ha preso parte alla residenza promossa
dalla Dena Foundation for Contemporary Art,
Parigi. Nel 2008 e 2009 ha presentato il
progetto Village Oblivia a Raum (Bologna),
Crisalide (Forlì), Netmage 09 (Bologna) e
LAP Lambretto Art Project (Milano); nel 2009
la performance Holedigger (Giardino dei Lauri,
Perugia). Mostre
personali: Whalesland (C/O careof, Milano,
2006), Teastas Mor (Galerie Patricia Dorfmann,
Parigi, 2008), B.O.B. (Galleria Patricia
Armocida, Milano, 2010) e Dungeons and Dregs
(Grimmuseum, Berlino, 2010).
 
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