15 Settembre, 2002 L’ARROGANZA ED IL POTERE di Mario Superti L’avvicinarsi delle celebrazioni per l’unità d’Italia potrebbe avere delle varianti di programma e di atteggiamenti.
L’ARROGANZA ED IL POTERE di Mario Superti
L’avvicinarsi delle celebrazioni per l’unità
d’Italia potrebbe avere delle varianti di
programma e di atteggiamenti.
Mi spiego meglio.
I cittadini dell’ex “Regno di Piemonte” e
dell’ex “Lombardo Veneto” ( già di pertinenza
austro-ungarica) anziché essere chiamati
a celebrare “i Padri della Patria” potrebbero
essere invitati a celebrare “il padre della
trota” , le sue imprese verbali (S.P.Q.R.
in salsa celtica) e significanti gesti tramite
l’uso improprio del dito medio.
Non c’è proprio da meravigliarsi : staremo
a vedere.
C’è già stato qualcuno che ha già avuto un
sussulto di dignità politica ,civile e personale
: vedremo il seguito in Parlamento
Ma anche a livello locale le cose non sembrano
andare molto meglio.
Durante un recente e affollato consiglio
comunale abbiamo tutti sentito l’intervento-
risposta ad una interrogazione puntuale di
un rappresentante della opposizione ( eletto
dal popolo sovrano).
Durante l’intervento il sig.Zagni non ha
trovato di meglio che invitare l’interrogante
ad occuparsi d’altro e a smettere di occuparsi
di Sicurezza, perché :
- da 15 mesi è costretto a rispondere tramite
la stampa ed in Consiglio Comunale ad interventi
giudicati (da Lui ) inopportuni e non puntuali;
- l’interrogante non avrebbe titolo di interferire
nelle vicende urbane perché , in passato
, non ha dimostrato le necessarie capacità
nella conduzione dell’assessorato alla Sicurezza;
- gli stessi apparati del Pd del tempo avevano
chiesto la sostituzione dell’interrogante
e questa sarebbe la prova della Sua incapacità
(dice Lui ma non si chiede da dove è venuta
la richiesta e per quali motivi più o meno
politici e personali);
- la sicurezza non è né di destra né di sinistra
: quindi va lasciata fare a chi la sa fare
, dice sempre l’assessore ;
- ma lo stesso non si rende conto che l’interrogante
è stata eletta in consiglio comunale con
159 voti di preferenza, mentre Lui è stato
solo co-optato dagli apparati politici e
quindi nominato ( forse non riesce da solo
a capire che cosa comporti l’essere eletti
e che cosa significa la rappresentanza);
- quindi il sig. Zagni non si può permettere
di togliere spazio alcuno a chi ha compiti
e doveri verso il popolo.
A memoria mia e penso di altri non si era
mai sentito un intervento tanto arrogante
e pieno di livore e privo di valore politico.
Vediamo di elencare i motivi:
- i dati visibili a tutti non sembrano dimostrare
che la vita a Cremona si sia mostrata di
molto migliorata per l’esclusivo intervento
della Polizia Locale;
- la martellante comunicazione tramite stampa
amica per servizi autoreferenziali non ha
scalfito il reale e silenzioso impegno della
Polizia di Stato, dei Carabinieri, e della
Guardia di Finanza : soprattutto a Loro si
deve il costante e fattivo impegno del mantenimento
dell’ordine pubblico ( e di ciò ci mostriamo
grati e riconoscenti);
- le sparate di dubbio effetto sulla società
cremonese, come le multe ai frequentatori
di prostitute, servono solo a fare della
pubblicità gratuita senza tranquillizzare
il cittadino sulle reali istanze di sicurezza
;
- l’incremento della “raccolta” di denaro
tramite l’impiego massiccio dei mezzi di
repressione ha recato vantaggio solo alle
case comunali : questo va anche bene, ma
se non ricordo male il sig. Demicheli ( compagno
di fede del sig.Zagni) ha sempre denunciato
l’evento tragico della eccessiva severità
della Polizia Locale nel propinare multe
a raffica.
Il popolo sovrano che assiste anche allo
svolgimento dei consigli comunali ha anche
il diritto di esprimersi e lo fa con l’aiuto
di questo meritevole foglio . Grazie dell’ospitalità.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
CREMONA