15 Settembre, 2002
A PASSI AFFRETTATI… CONTRO LA VIOLENZA
La Regione Lombardia cofinanzia l’iniziativa dei club femminili cremonesi in collaborazione con il Comune,
A PASSI AFFRETTATI… CONTRO LA VIOLENZA
La Regione Lombardia cofinanzia l’iniziativa
dei club femminili cremonesi in collaborazione
con il Comune,
la Provincia di Cremona e con la Consigliera
di parità
La Regione Lombardia ha concesso 15.000,00
Euro al progetto A PASSI AFFRETTATI…CONTRO
LA VIOLENZA, presentato dal Soroptimist International
d’Italia – Club di Cremona, in collaborazione
con l’Assessorato alle Pari Opportunità del
Comune di Cremona e altri partner pubblici
(Provincia di Cremona e Consigliera provinciale
di parità), privati (Zonta Club, Inner Wheel
Club, Lions Club Cremona Duomo, Lyceum Club)
e le scuole (Istituto Tecnico Industriale
Statale e Liceo Scientifico Tecnologico J.
Torriani, Liceo Artistico Statale B. Munari
di Crema, Liceo Ginnasio Statale D. Manin,
Istituto Tecnico Commerciale E. Beltrami,
IIS Ghisleri, Vacchelli, Ponzini). Altri
15.600,00 Euro sono a carico dei partner,
per un totale di 30.600,00 Euro di attività.
La Regione Lombardia ha voluto premiare la
qualità del progetto cremonese e la rete
pubblica e privata che, per la prima volta,
vede la quasi totalità dei club femminili
cremonesi e le istituzioni collaborare su
un tema prioritario delle Pari Opportunità:
la violenza alle donne.
La violenza contro le donne è un’emergenza
mondiale con 140 milioni di vittime: una
violenza che nell’evoluta Europa è la prima
causa di morte e di invalidità tra i 16 e
i 44 anni: più del cancro e degli incidenti
stradali. In Italia, secondo l’indagine ISTAT
del 2006, sono state stimate in 6.700.000
le donne vittime di violenza fisica o sessuale,
psicologica od economica nel corso della
loro vita. E’ circa il 32% delle donne tra
i 16 e i 70 anni. Una su tre.
Sul territorio cremonese i numeri parlano
chiaro: nel 2008 sono state 105 le donne
che hanno chiesto aiuto ai Centri antiviolenza
di Cremona e Crema. Per modificare i comportamenti
ed agire sulle abitudini deviate è necessaria
una significativa campagna di promozione,
formazione ed educazione a partire dai giovani,
adulti di domani. La lotta contro le violenze
di genere non può prescindere da azioni volte
a promuovere cambiamenti culturali con interventi
finalizzati a trasmettere un modello di relazione
tra uomo e donna fondato sull’uguaglianza,
il rispetto e la pari dignità. Per questi
motivi diventa fondamentale coinvolgere la
scuola e l’opinione pubblica.
L’ambito territoriale è quello provinciale
a partire da una forte partnership con le
scuole e gli istituti superiori. L’area tematica
è il contrasto alla violenza nei confronti
delle donne e la tipologia è quella dei percorsi
formativi. La durata delle azioni progettuali
è di 8 mesi. La rete dei club e delle istituzioni
ha deciso di avviare un percorso formativo
come strumento di lavoro per gli insegnanti,
in modo da disseminare in classi e tra studenti
le cognizioni acquisite. Il progetto coniuga
informazione, formazione ed educazione come
leve fondamentali per approcciare in modo
corretto e completo il tema della violenza
sulle donne.
Si partirà da un momento formativo in cui
verranno analizzate le diverse cause della
violenza, con un’attenzione particolare verso
gli insegnamenti utili a condurre una discussione
su queste tematiche. Il percorso costituirà
una fase preparatoria alla rappresentazione
al Teatro A. Ponchielli del testo di Dacia
Maraini “Passi affrettati” con racconti e
descrizioni di violenze subite in diversi
contesti. Successivamente un lavoro di gruppo
che coinvolgerà docenti e studenti farà una
riflessione sull’identità e sul linguaggio
di genere, sulla comunicazione e i pregiudizi,
sulle relazioni equilibrate e la prevenzione
della violenza. I destinatari del progetto
sono insegnanti e studenti delle classi quinte
degli istituti superiori partecipanti al
progetto, nonché la cittadinanza.
Il progetto vuole far crescere nell’opinione
pubblica la consapevolezza generale della
problematica della violenza sulle donne,
educare a riconoscerne le manifestazioni
e portare a conoscenza gli interventi volti
a contrastarli. Il risultato finale che ci
si propone di perseguire è intervenire sulle
coscienze dei futuri cittadini educandoli
al rispetto, all’uguaglianza di genere a
alla pari dignità in un clima di cultura
dei diritti.
Cremona, 4 ottobre 2010
Ufficio Stampa Comune di Cremona
 
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