15 Settembre, 2002
Legge “finanziaria bis” e tagli nei servizi agli allevatori
Torchio presenta Ordine del giorno urgente aperto alla sottoscrizione di tutti i Gruppi Consiliari
Legge “finanziaria bis” e tagli nei servizi
agli allevatori
Torchio presenta Ordine del giorno urgente
aperto alla sottoscrizione di tutti i Gruppi
Consiliari
per l’iscrizione ai lavori del prossimo Consiglio
Provinciale
Oggetto: legge “finanziaria bis” e tagli
nei servizi agli allevatori
Cremona è tra le prime realtà agricole e
zootecniche nazionali con il 10% del totale
del latte prodotto nel nostro Paese; è ai
primi posti anche per l’importanza della
selezione genetica, della ricerca e sperimentazione,
ivi compresa l’attività di avanguardia del
“Laboratorio di tecnologie della riproduzione
animale”, con attenione sistematica alla
genealogia, alla profilassi, alla salute
ed al benessere animale a tutti i livelli
onde garantire prodotti sani e di qualità
combattendo zoonosi e situazioni ricorrenti
nei settori bovino, suinicolo ed avicolo
con ripercussioni deleterie sul piano economico.
Sono state realizzate sinergie con tutta
la filiera agricola ed allevatoriale, l’Università
Cattolica, l’Istituto “Spallanzani”, le presenze
dell’Istituto “Stanga”, le Fondazioni agrarie
e le aziende agricole collegate, il CRA di
Porcellasco frutto di donazione dei cremonesi
per la ricerca e sperimentazione agro-zootecnica.
Recenti interventi dell’Assessore all’Agricoltura
della Regione Lombardia, legati ad un quadro
di tagli selettivi indotti dalla legge nazionale
122 del 30 luglio scorso (c.d. “finanziaria
bis”), ipotizzano tagli complessivi di 60
milioni di euro al comparto agricolo, delineando
un quadro di forte incertezza per il “Sistema
Allevatori” della provincia di Cremona e
dell’intera Regione. E’ stato chiaramente
anticipato un forte ridimensionamento (15,5
milioni di euro) che determinerebbe la chiusura
dei servizi offerti agli allevatori da ARAL
e dal sistema delle Associazioni Provinciali
Allevatori.
Questa situazione determinerebbe un arretramento
della filiera di eccellenza, riflessi negativi
sull’occupazione e sull’indotto, immagine
di declino nel cuore della produzione delle
prime DOP a livello europeo (Grana Padano,
prosciutto di Parma e San Daniele, Provolone,
Salame Cremona, etc.)
Tutto ciò premesso, anche a seguito di allarmati
comunicati delle Confederazioni Sindacali
e delle Associazioni Professionali Agricole,
il Consiglio Provinciale chiede alla Giunta
di intervenire presso la Regione Lombardia
per scongiurare che ai “tagli” annunciati
corrisponda un ridimensionamento dei servizi
agli allevatori, che pregiudicherebbe l’efficienza,
la qualità, la salubrità e la competitività
del sistema agricolo cremonese e lombardo.
Cremona, 8 ottobre 2010
Giuseppe Torchio
 
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