15 Settembre, 2002
Per il futuro dell’Università
Ricerca e Formazione come basi per il rilancio scientifico, tecnologico e culturale del Paese.
Ricerca e Formazione come basi per il rilancio
scientifico, tecnologico e culturale del
Paese.
Per il futuro dell’Università
Oltre i luoghi comuni, un’ università di
qualità.
I NUMERI DELL’UNIVERSITA’ ITALIANA. INVESTIMENTI,
PRODUTTIVITA’ E QUALITA’
L’analisi sull’impatto scientifico delle
nazioni condotta nel 2004 dal Presidente
della Royal
Society mostrava che, tra i paesi del G7,
l’Italia è ultima come percentuale del PIL
dedicata a
ricerca e sviluppo, ma è terza per produttività
scientifica in termini di numero di articoli
scientifici internazionali e di citazioni
ricevute da ogni ricercatore. Recenti analisi
basate su
dati dell’OCSE, della World Bank e della
base di dati SCOPUS (*) confermano questo
dato di
fatto.
(............)
PER UNA RIFORMA GIUSTA
UNA RIFORMA QUALUNQUE SIA?
Tutti coloro che lavorano con passione nelle
università italiane sono convinti sostenitori
della
necessità di una riforma condivisa che conferisca
vera autonomia e responsabilità, che
richieda trasparenza ad ogni singolo ateneo,
che valorizzi il merito, che premi la qualità
della
didattica e sostenga la ricerca.
In un progetto di sviluppo economico, culturale
e sociale del Paese il riordino delle strutture
e
del funzionamento delle università non può
essere perseguito con l’unica priorità del
taglioalla spesa.
Uno stato che voglia aprire nuove prospettive
di progresso e sviluppo ha il dovere di puntaremaggiormente sulla formazione e la ricerca,
assi fondanti della nuova economia dellaconoscenza.
Infatti, il benessere e le potenzialità di
sviluppo di un Paese non sono riconducibili
unicamente a fattori economici e finanziari
ma sono strettamente legate alla formazione
dei
giovani e all'evoluzione delle conoscenze
e delle tecnologie e quindi alla capacità
di
sviluppare idee nuove e produrre e diffondere
conoscenza.
Il Disegno di Legge Gelmini sottopone i giovani
che aspirano alla carriera accademica ad
una
serie di contratti a tempo determinato aumentando
il loro senso di precarietà.
Per investire sul futuro è essenziale investire
sulle nuove generazioni e non permettere
che
proprio i più giovani trovino più attraente
la carriera all’estero per la scarsità dei
finanziamenti alla ricerca e per l’incertezza
di essere inseriti nei ruoli previsti dal
disegno di
legge.
Riteniamo indispensabili ed indifferibili
il rifinanziamento delle università, lo sblocco
del
turnover e dei concorsi pubblici, il ripristino
dei fondi per il diritto allo studio, per
assicurare
un servizio di qualità e un futuro ai nostri
giovani che contribuiscono tutti i giorni
con il lorolavoro allo sviluppo del Paese.
(*) http://www.scimagojr.com
(**) http://ec.europa.eu/eracareers/pdf/final_report.pdf
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