15 Settembre, 2002
Ultimo regalo del Governo: liquidazione più leggera per il dipendenti pubblici
La manovra finanziaria varata con la legge 122/2010 che ha colpito duramente le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego
Ultimo regalo del Governo: liquidazione più
leggera per il dipendenti pubblici
La manovra finanziaria varata con la legge
122/2010 che ha colpito duramente le lavoratrici
e i lavoratori del pubblico impiego
La manovra economica penalizza ulteriormente
i dipendenti del pubblico impiego: cesseranno
il lavoro con una liquidazione più leggera
La manovra finanziaria varata con la legge
122/2010 che ha colpito duramente le lavoratrici
e i lavoratori del pubblico impiego, ha trovato,
sorprendentemente, una interpretazione ancora
più punitiva, in materia di liquidazioni,
da parte dell'INPDAP.
La circolare INPDAP n. 17 dell'8 ottobre,
detta le istruzioni per provvedere al saccheggio
dell'indennità di buona uscita dei lavoratori
pubblici.
Cosa succede applicando la circolare Inpdap
Ad oggi per i lavoratori della scuola, università,
ricerca e afam, vengono utilizzati due tipologie
di liquidazione: una chiamata TFS (trattamento
di fine servizio o anche indennità di buona
uscita) e una TFR (trattamento di fine rapporto).
Questi due regimi, che vengono applicati
a secondo dei periodi di assunzione del lavoratore,
hanno sistemi di calcolo diversi.
Il lavoratore assunto entro il 31 dicembre
2000 si trova in regime di TFS e vede la
sua liquidazione calcolata sull'80% dell'ultimo
stipendio che percepirà prima di andare in
pensione (generalmente l'ultimo si riferisce
al mese di agosto perché poi da settembre
riceve la pensione) e moltiplicato per il
numero di anni lavorati; per questa tipologia
di liquidazione il lavoratore paga mensilmente
il 2,50% (trattenuta che continuerà ad essere
presente anche dopo il dicembre 2010).
Il lavoratore assunto dal 1 gennaio 2001
si trova in regime di TFR e vede la sua liquidazione
calcolata prendendo il 6,91 sul 100% dello
stipendio (calcolato con una voce stipendiale
in più rispetto al TFS: RPD e CIA) e con
una rivalutazione che è annuale dell'1,5
più il 75% dell'inflazione. Il TFR è tutto
a carico del datore di lavoro.
Da gennaio 2011 i lavoratori che si trovano
in regime di TFS vedono congelata la precedente
buona uscita (che verrà calcolata al momento
del pensionamento) e matureranno una nuova
indennità di buona uscita calcolata prendendo
il peggio dei due sistemi al fine di abbassare
la liquidazione: 6,91 sull'80% dello stipendio
(ma senza accessorio fisso e ricorrente)
e con la rivalutazione annuale prevista per
il TFR.
Questo sistema di calcolo produce una perdita
della liquidazione superiore all'1% dello
stipendio (dal 13 al 15% della liquidazione).
Anche applicando una tassazione più favorevole
(quella del TFS), il recupero sarebbe impossibile.
Abbiamo chiesto un incontro urgente all'INPDAP
e in attesa il ritiro o la modifica della
circolare n. 17 la cui applicazione, tra
le altre cose, determinerebbe disparità di
trattamenti che impugneremmo legalmente.
fonte: Informa Email n 34 del 8-10-2010 FLC
CGIL Cremona
 
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