15 Settembre, 2002
Pd, incontro sul Piano Sociosanitario Regionale. Inadeguato e debole
Incontro di lavoro ieri, presso la sede del Partito Democratico, fra il consigliere regionale Agostino Alloni e il gruppo Welfare del Pd in cui sono state raccolte le prime valutazioni e indicazioni del territorio in merito al nuovo PSSR
Pd, incontro sul Piano Sociosanitario Regionale.
Inadeguato e debole
Incontro di lavoro ieri, presso la sede del
Partito Democratico, fra il consigliere regionale
Agostino Alloni e il gruppo Welfare del Pd
in cui sono state raccolte le prime valutazioni
e indicazioni del territorio in merito al
nuovo Piano Sociosanitario regionale 2010-2014,
in corso di approvazione in Regione Lombardia.
Un incontro di lavoro con presenze diverse
del mondo delle professioni sanitarie, sociosanitarie,
sociali, delle Fondazioni “ex-ipab”, di sindaci,
medici di famiglia e del territorio, associazioni,
utenza e terzo settore.
Sono prevalsi giudizi di debolezza e inadeguatezza
del Piano, proprio sui punti più caldi dell’agenda
attuale: ospedale-territorio nel passaggio
dall’acuto alle cronicità, area delle “cure
intermedie”, riorganizzazione della rete
ospedaliera, nuova medicina del territorio.
Soprattutto è emersa una forte critica alla
cattiva abitudine di non partire mai dalle
valutazioni dei precedenti piani e dai loro
risultati. Mancano molti temi in questo piano,
a partire dalle nuove povertà legate ai passaggi
della crisi di questi anni e al loro impatto
sulle famiglie; esiste poi un vuoto sui temi
delle “disabilità” (termine che addirittura
non compare nel testo) come sulle “nuove
e crescenti emergenze” nelle aree della neuropsichiatria
infantile e dell’adolescenza, delle dipendenze
(vecchie e nuove).
E infine sono state segnalate le incognite
su tutta l’area del benessere e della salute
mentale: fenomeni che poi finiscono per pesare
sui sindaci, vero e proprio presidio del
territorio.
”Questa bozza di PSSR è un atto dovuto, più
che voluto”: questa la sensazione prevalente
in tutti gli interventi. La mancanza di “progetti-obiettivo”,
di azioni programmate chiare si traduce in
una descrizione vaga e superficiale dei problemi
aperti in una grande regione.
Particolare interesse ha suscitato fra i
presenti la presentazione, ad opera di una
dei firmatari, del progetto organizzativo
“Medici di Medicina Generale zone nord-est
del cremonese”, presentato nei giorni scorsi
all’ASL di Cremona, sul quale Alloni ha garantito
il suo impegno in sede regionale. “Di questi
tempi progetti concreti di sviluppo della
medicina del territorio, soprattutto se partono
dal basso, dal territorio, meritano attenzione
e risposte chiare e concrete”. I presenti
hanno infine convenuto sulla necessità di
dare continuità a questo lavoro di consultazione
e ascolto del territorio, anche in vista
dei prossimi passaggi regionali. Ma soprattutto
con l’obiettivo di allargare il confronto
nella società cremonese, coinvolgendo direttamente
i suoi attori, intorno a progetti di sviluppo
di qualità del welfare territoriale.
 
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