15 Settembre, 2002
Annamaria Abbate relaziona all'assemblea cittadina del PD
La situazione è diventata ormai insostenibile. Il discredito della politica ha superato i livelli di guardia e i cittadini perdono sempre più fiducia nelle istituzioni.
Annamaria Abbate relaziona all'assemblea
cittadina del PD
La situazione è diventata ormai insostenibile.
Il discredito della politica ha superato
i livelli di guardia e i cittadini perdono
sempre più fiducia nelle istituzioni.
Relazione introduttiva assemblea cittadina
3 novembre 2010
Carissime democratiche, carissimi democratici
lasciatemi esprimere un sentimento che credo
mi accomuni a tutte le donne qui presenti.
Non si tratta di risentimento né di senso
di umiliazione. Si tratta di collera. Una
collera fredda che ci fa ancora più determinate
nell’azione politica. Sono diventate ormai
intollerabili i comportamenti e le esternazioni
sessiste del Presidente del Consiglio, che
mortificano la dignità delle donne, soprattutto
se mascherate da una patetica galanteria.
Non voglio scomodare Freud per interpretare
le carinerie del premier rivolte all’universo
femminile: si sa che la misoginia e l’omofobia
possono essere molto più che un tratto culturale
e spesso rivelano la mancata accettazione
della propria omosessualità. Berlusconi è
un priapo dalle ingenti disponibilità economiche,
che si illude di scongiurare il suo declino
a botta di farmaci e di ragazzine. Ma è anche,
purtroppo, il Capo del Governo, e usa e abusa
del ruolo istituzionale e del potere che
da questo gli deriva, per assecondare questa
sua tendenza maniacale e ossessiva.
L’abuso di potere e le menzogne sono la parte
più grave e intollerabile di tutta la faccenda.
Una volta smascherato, Berlusconi non indietreggia,
ma rilancia e rivendica spavaldamente i suoi
comportamenti politicamente scorretti. Affronta
lo scandalo e dice orgogliosamente di “amare
le donne”, così come in passato ha elogiato
sfrontatamente il mafioso Mangano, ha giustificato
impudentemente gli evasori, e ha portato
nei consessi internazionali le corna e i
cucù.
Berlusconi ende per modernità le sue trasgressioni,
ma il contenuto dei suoi messaggi è inquietantemente
primitivo, discriminatorio, anacronistico.
Quando definisce un “atto di solidarietà”
regalare migliaia di euro ad una escort minorenne,
clandestina e accusata di furto, ferisce
milioni di donne che faticano a trovare un
lavoro onesto. In un Paese provato dalle
difficoltà economiche, dalla disoccupazione
giovanile, da una paralisi pressoché totale
del Governo, il suo stile di vita offende
quasi quanto tutte le sue menzogne politiche:
la spazzatura a Napoli, le macerie dell’Aquila,
l’affare Alitalia, tornato proprio ieri come
un boomerang : l’amministratore delegato
dell’Alitalia, Rocco Sabelli ha dichiarato
inevitabilità una fusione con Air France.
La situazione è diventata ormai insostenibile.
Il discredito della politica ha superato
i livelli di guardia e i cittadini perdono
sempre più fiducia nelle istituzioni. Non
sappiamo quanto durerà l’agonia di questo
Governo, né possiamo dire con certezza quale
scenario si aprirà, se si andrà subito al
voto oppure no. Sappiamo però che ci aspetta
un duro lavoro di ricostruzione. Dovremo
partire dalle macerie etiche, dai pozzi avvelenati,
dalla desertificazione della fiducia. Dovremo
riconquistare palmo a palmo il terreno, dissodarlo,
seminarlo, curarlo, amarlo. Dobbiamo saper
spiegare le nostre proposte punto per punto,
semplicemente. E dobbiamo farlo portando
le nostre facce, le nostre storie, la nostra
credibilità porta a porta . I prossimi fine
settimana del 13, 20 e 27 novembre ci mobiliteremo,
c’è bisogno di tutti. L’organizzatore provinciale
Claudio Rebessi vi illustrerà nei dettagli
tutte le iniziative.
La mobilitazione sarà incentrata sui temi
nazionali, ma accanto a temi come Fisco,
Famiglie, Scuola, Precarietà, Immigrazione,
porteremo anche le questioni locali più sensibili,
i temi che attengono al benessere dei cremonesi
e al futuro della città.
Non ho timore a pronunciare questa parola
così impegnativa, perché quello che c’è in
gioco è esattamente questo: il futuro della
città.
E’ sconfortante l’immagine che si sta profilando
giorno dopo giorno sotto i nostri occhi.
La città sta arretrando, si sta rinchiudendo
nei suoi limiti oggettivi e non è mai sembrata
così piccola e isolata. Quello slancio vissuto
fino ad appena qualche anno fa, le prospettive
di fare delle nostre eccellenze il volano
per lo sviluppo città intera si stanno inesorabilmente
chiudendo. Non c’è un connettivo tra processi
di innovazione, formazione, sviluppo economico
e crescita culturale. Occorrerebbe uno spazio
unificante entro il quale le singole eccellenze
all’altezza di competizioni globali possano
esercitare il loro ruolo. Servirebbero visione
e capacità che quest’amministrazione assolutamente
non possiede. Giorno per giorno tocchiamo
con mano quanto gravi siano le carenze di
Perri e la sua giunta, e cominciamo ad intuire
quanto grande sarà il prezzo della loro inadeguatezza.
E non parlo solo dei rincari delle tariffe,
delle multe selvagge per far cassa e della
moltiplicazione delle strisce blu.
Non c’è partita sulla quale non si possa
aprire un capitolo doloroso.
Non voglio tornare sulla vicenda Fodri: pensavamo
di aver visto tutto, ma dopo un’estate surreale
la telenovela continua tuttora. Lotte intestine
e veti incrociati impediscono la chiusura
dignitosa di una vicenda che è diventata
l’emblema della debolezza politica del Sindaco
e dell’arroganza delle forze che lo sostengono.
Non voglio nemmeno toccare la questione via
Dante/Trento e Trieste: su quel fronte, assenza
totale di una sia pur minima proposta, tutta
la spavalderia che ostentavano in campagna
elettorale si è tramutata nella paralisi
completa di qualsiasi decisione.
Un anno e mezzo di cura Perri ha trasformato
la città: la pensilina in piazza Stradivari
ha lasciato il posto ad un orribile megaschermo
che manda pubblicità a tutte le ore deturpando
uno dei più bei scorci non dico della Lombardia,
ma dell’Italia. Il centro storico, poche
centinaia di metri quadrati, da quando è
aperto al traffico è preso incessantemente
d’assalto da auto in transito e in sosta,
dando una parvenza di vitalità ad una città
in declino. Basta spingersi pochi metri più
su, e oltre Sant’agata è la desolazione:
commercio in agonia, interi isolati senza
il più piccolo segno di vitalità. E dire
che proprio su questa parte della città si
erano appuntati i progetti di rilancio di
Cremona. Il progetto di riqualificazione
del Parco dei Monasteri che quest’amministrazione
ha di fatto accantonato, non era il semplicemente
un restauro di contenitori di pregio, ma
un impegnativo intervento amministrativo
e finanziario per salvaguardare una parte
importantissima, e troppo spesso sconosciuta,
della Cremona medievale di grande rilevanza
storica, artistica e ambientale. L’obiettivo
era costruire spazi per la musica, per la
liuteria, per il restauro, alloggi per studenti,
strutture espositive. Tutto collegato col
Museo stradivari ano, il Centro di restauro
degli strumenti musicali, il Teatro Ponchielli
, le botteghe liutarie e il tessuto del centro
storico. Un progetto di ampio respiro che
non solo avrebbe dato linfa vitale a una
parte della città ora in declino, ma avrebbe
rilanciato la città sul piano culturale,
turistico, commerciale, mettendola in competizione
con le vere città europee della musica. Vienna,
Salisburgo, Praga. A proposito, chiedete
al sindaco Perri o all’Assessore De Bona,
se quando hanno visitato quelle città hanno
visto auto transitare e parcheggiare in centro,
o se hanno visto megaschermi pubblicitari
contro palazzi storici.
Ma sarebbe una domanda inutile. La conoscete
la storiella del saggio che indica la luna
… Purtroppo per Cremona a quest’amministrazione
presuntuosa e imbelle, manca la capacità
di visione ma manca anche la volontà di ascolto.
Con la commissione Vigilanza, presieduta
da Daniele Burgazzi, abbiamo fatto un sopralluogo
al cantiere del museo del Violino. Grazie
al mecenatismo del Cavaliere Arvedi si sta
realizzando, e con molta celerità, il recupero
di Palazzo dell’Arte. Tirammo un sospiro
di sollievo quando fu scongiurata l’ipotesi
di esporre in allegra promiscuità preziosissimi
violini, con provoloni e salami. Un anno
fa presentammo una mozione con cui chiedevamo
di costituire un comitato scientifico, di
definire gli aspetti finanziarti, di esplicitare
un giusto piano strategico nell’ambito del
progetto “Cremona città della musica”e di
tenere in considerazione il mondo della liuteria
e dell’università. La mozione fu bocciata.
Oggi, a un anno di distanza, il comitato
scientifico è stato realizzato, tutto il
resto rimane avvolto nella nebbia. Non hanno
la minima cognizione di come gestirlo, non
hanno un progetto politico culturale, non
hanno la minima idea di come valorizzarlo,
non si pongono minimamente il problema delle
relazioni e delle sinergie da intessere con
il sistema città. Quanti turisti sarà capace
di richiamare il museo del violino in sé
se rimarrà una cattedrale nel deserto? Si
rischia di fare un’opera bellissima che resterà
chiusa perché la città non si potrà permettere
le spese di gestione. E’ come avere in regalo(da
Arvedi) una Ferrari e lasciarla in garage,
perché intorno non ci sono strade asfaltate
da percorre né carburante per farla andare.
E forse Perri & c non hanno neanche la
patente.
Noi vigileremo, li incalzeremo, non li lasceremo
agire indisturbati.
Hanno manifestato l'intenzione di presentare
una variante generale al PGT come espressione
della loro “idea” di città. Giudicano buono
il documento attuale, ma rivendicano il diritto
di rivedere quanto non corrisponde alla loro
“visione”. Bene, siamo pronti a confrontaci.
Vedremo se hanno davvero delle idee, verificheremo
se realmente daranno seguito all’ intenzione
annunciata di avviare percorsi partecipativi.
Da parte nostra nessuna chiusura preconcetta.
Ma La vicenda della cittadella dello Sport
e quella del parco del Morbasco ci hanno
insegnato che dietro le fumisterie di idee
poche e confuse si può nascondere una precisa
volontà già ben delineata dettata da interessi
che niente hanno a che vedere con l’altisonante
“ide di città”.
Annamaria Abbate
Coordinatrice Cittadina PD Cremona
 
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