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 Comune di Cremona

15 Settembre, 2002
Il Consiglio Comunale vota una mozione unitaria sulla Tamoil.
Comunicazione del Sindaco Perri e di Marco Pedretti in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali Cgil-Cisl-Uil

Il Consiglio Comunale vota una mozione unitaria sulla Tamoil.
Comunicazione del Sindaco Perri e di Marco Pedretti in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali Cgil-Cisl-Uil
Comunicazione del presidente del Consiglio, ai sensi dell’art. 15, comma 3°, del regolamento del Consiglio comunale, dell’avvenuta costituzione del gruppo misto (si veda allegato).
Comunicazione del Sindaco sulla situazione Tamoil
Dopo gli adempimenti formali ha preso la parola il sindaco Oreste Perri: in apertura del Consiglio Comunale è doveroso esprimere una nota informativa in merito alla situazione della Tamoil.
La situazione è esplosa venerdì scorso allorquando l’Azienda ha convocato a Milano le rappresentanze sindacali per comunicare la decisione di chiudere gli impianti di raffineria di Cremona entro la fine del 2011. La situazione, spiace dirlo, è stata definita con un comunicato stampa di 10 righe. Devo innanzitutto esprimere rammarico per l’atteggiamento assunto dalla Tamoil; un atteggiamento poco trasparente, al punto che, ad oggi, il Comune di Cremona, le istituzioni locali, non sono ancora state ufficialmente informate delle decisioni dell’Azienda.
Devo rendere conto in premessa dell’impegno costante di questa Amministrazione, attraverso incontri da me personalmente avuti, anche in forma riservata, con dirigenti della Tamoil, a Milano e a Cremona, preoccupato della salvaguardia e difesa dei posti di lavoro; attraverso appunti riservati periodicamente resi al Presidente della Regione per il tramite dell’assessore Rossoni.
Al rammarico delle ore scorse è subentrato subito l’impegno per affrontare la nuova situazione creatasi. Venerdì pomeriggio, alle 14,30, mentre si stava concludendo l’incontro di Milano tra i rappresentanti sindacali e l’azienda, le istituzioni locali, le forze politiche, i parlamentari locali, si davano appuntamento in una conferenza stampa, promossa dal presidente della Provincia, per una prima valutazione della situazione e per definire la costituzione di una unità di crisi in grado di seguire la vicenda. Stamattina il tavolo istituzionale ha trovato già un importante momento di confronto alla presenza di tutte le istituzioni locali – Comune, Provincia e Regione – , della Camera di Commercio, di tutti i parlamentari, delle Organizzazioni Sindacali, dell’Associazione Industriali, alla presenza anche di alcuni assessori provinciali e comunali, nella convinzione che la soluzione va cercata insieme, su una strada comune. L’incontro ha costituito innanzitutto un grande, visibile, segno di sensibilità e coesione di tutte le forze in campo per affrontare il nuovo scenario che si presenta, specificatamente per la Tamoil, ma con uno sguardo all’intera situazione occupazionale della provincia che presenta un quadro complessivo non rassicurante. Nello specifico, la decisione dell’azienda va fermamente respinta, compresa l’ipotesi di trasformare l’area in deposito, con l’impiego residuale di 30 addetti. Il problema più urgente da affrontare, sul quale tutte le istituzioni sono impegnate, è la salvaguardia dei livelli occupazionali oggi impegnati nella lavorazione dell’azienda e nell’indotto, in un contesto più complessivo economico locale. Allo scopo, va sollecitata e promossa la costituzione di un tavolo nazionale a livello governativo presso la Presidenza del Consiglio, pur nelle difficoltà politiche del momento, in quanto la situazione va inquadrata a tale altezza. E’ stata avanzata formale richiesta in data odierna.
La riunione stamattina si è conclusa con un documento che costituirà la base per affrontare gli sviluppi della situazione. La prossima riunione del “tavolo” si terrà lunedì 22 novembre.
Credo che sia importante procedere uniti, in unità d’intenti, senza lasciare spazio a strumentalizzazioni o sterili polemiche. Consentitemi di chiudere con un “appello”. E’ questa la stagione delle responsabilità; è il momento del dialogo e della collaborazione che la drammaticità della situazione richiede, al fianco dei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, e delle loro famiglie. La responsabilità è delle istituzioni, certamente, della politica, delle organizzazione sindacali, delle componenti economiche, ciascuno per la parte che gli compete; ma la responsabilità investe anche la società intera, in tutte le sue articolazioni; quella società che vive e opera sul nostro territorio che si sta avviando verso un momento delicato e difficile e che può e deve essere affrontato e risolto con unità d’intenti e progettualità condivise.

Ha preso poi la parola Marco Pedretti in rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali che ha ringraziato per l’opportunità avuta di poter dar voce ai lavoratori. Ha illustrato i fatti di questi giorni e chiesto il supporto delle istituzioni.
Ha aperto il dibattito il consigliere Daniele Soregaroli (Partito Democratico) nella sua particolare veste di Consigliere e dipendente della raffineria Tamoil. Sono poi intervenuti i capigruppo Angelo Zanibelli (UDC), Giancarlo Schifano (Italia dei Valori), Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà), Riccardo Mancini (Obiettivo Cremona con Perri), Italico Maffini (Lega Nord Bossi), Maura Ruggeri (Partito Democratico), Domenico Maschi (Popolo della Libertà). Ha chiuso la serie di interventi il sindaco Oreste Perri che si è detto contento che tutte le forze in campo siano unite verso una unica soluzione e di essersi emozionato per alcuni interventi. Conosce bene i dipendenti e sa che sono persone perbene, “siamo stati tutti traditi dall’azienda, alla quale aveva chiesto massima trasparenza”. L’Amministrazione vuole correre, non lasciare soli i dipendenti in quanto questo è un problema di tutta la città. Terrà informato il Consiglio su tutti gli sviluppi. Domani andrà all’assemblea della Tamoil perché si sente un dipendente della Tamoil e vuole affrontare la questione in prima linea a fianco dei lavoratori. Ha garantito che la partita sarà fatta insieme, avere a Cremona il solo deposito è una presa in giro. La notizia della chiusura è stato un fulmine a ciel sereno avendo avuto in passato rassicurazioni dalla dirigenza, che forse è stata illusa a sua volta dalla proprietà. Ha assicurato il massimo impegno per una soluzione positiva.

Il Presidente del Consiglio ha poi letto la seguente mozione proposta unanimemente da tutti i capigruppo: Il Consiglio Comunale riunitosi nella seduta del 15 /11/10, sentita la comunicazione del sindaco Oreste Perri relativa alla grave situazione determinatasi a seguito della decisione di Tamoil S.p.A. di dismettere l'attività di raffinazione e di convertire in deposito la raffineria riducendo da 300 a 30 i lavoratori occupati entro la fine del 2011, tenuto conto di quanto emerso nel dibattito che ha visto l'intervento della rappresentanza dei lavoratori Tamoil, intende garantire ai lavoratori ed alle loro famiglie il massimo impegno per trovare soluzioni alla difficile situazione che stano attraversando; considera inaccettabile per i lavoratori e per la città intera una prospettiva come quella che viene prefigurata che, allo stato attuale, non individua processi concreti di riconversione supportati da piani industriali, sbocchi in termini di occupazione, di risanamento ambientale e che può solo costituire l'anticamera della dismissione totale con relativo disimpegno da parte dell'azienda; ritiene che le forze sociali e le istituzioni debbano fare fronte comune perchè tale scenario, che produrrebbe un bilancio negativo su tutti i fronti: quello dell'occupazione, dell'economia e dell'ambiente sia scongiurato ed affinchè si riapra il confronto con l'azienda su ipotesi che tengano insieme sbocchi occupazionali possibili, bonifica del sito ed un progetto credibile di rilancio produttivo sostenibile. Impegna il Sindaco: ad intervenire presso il Governo per la convocazione del tavolo di crisi a livello nazionale per garantire un impegno diretto ai massimi livelli di interlocuzione con la proprietà della Società; a trovare le modalità idonee per garantire una informazione tempestiva ed il massimo coinvolgimento del Consiglio riguardo a tutte le fasi del difficile percorso che si è aperto; a promuovere al più presto la seduta congiunta del Consiglio comunale e provinciale in forma aperta per testimoniare la vicinanza delle istituzioni ai lavoratori e l'avvio di una fase di mobilitazione permanente che deve vedere le istituzioni locali direttamente impegnate a fianco delle forze sociali ed economiche della città, per giungere a risultati soddisfacenti sul piano dell'occupazione, del risanamento ambientale e del rilancio produttivo dell'area.
Posta in votazione la mozione è stata approvata all’unanimità del Consiglio Comunale

 


       



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