15 Settembre, 2002 "Maledetto Sanmartino" e i documenti relativi alla vicenda Protti Ho appena finito di leggere il bel libro di Enrico Fogliazza "Maledetto Sanmartino".
"Maledetto Sanmartino" e i documenti
relativi alla vicenda Protti
Ho appena finito di leggere il bel libro
di Enrico Fogliazza "Maledetto Sanmartino".
Ci sono molte cose interessanti relative
alla storia recente del nostro territorio.
Tra le altre cose, nel libro viene documentata
ed argomentata - oltre ogni ragionevole dubbio
- la presenza di Aldo Protti nella zona di
guerra della Valle di Susa, inquadrato nella
Compagnia Ordine Pubblico al fianco dell'esercito
nazista ed alla caccia delle forze partigiane.
I documenti pubblicati e le argomentazioni
presentate dimostrano e certificano che Protti
fu lì operativo sicuramente dai primi di
luglio 1944 fino al 29 aprile 1945. Nella
zona, in quel periodo, si verificarono (solo
in Val Susa) più di 40 rastrellamenti. Nelle
4 valli contigue (Susa, Sangone, Chisone,
Lanzo) si contarono al termine della Guerra
di Liberazione oltre 100 rastrellamenti che
fecero 2.024 morti tra i partigiani e la
popolazione, 15 dei quali cremonesi.
Sarei curiosa di sapere se il Sindaco Perri
ha letto la documentazione e le argomentazioni
proposte dal libro, se ne è stato colpito
e se ritiene ancora di intitolare una via
cittadina a Protti.
E mi domando anche se i due consiglieri comunali
del PD, che hanno a suo tempo ingenuamente
approvato quella decisione, hanno trovato
la maniera di leggere quella documentazione.
Se allora queste cose non le sapevano, ora
non possono dire di non sapere e mi piacerebbe
che ammettessero tranquillamente di aver
sbagliato e ritornassero sui propri passi.
Sarebbe segno di onestà intellettuale.
Gli argomenti ed i documenti pubblicati mi
portano a condividere quanto scritto a proposito
dall'autore: "la dedica di una via a
Protti è una pagina nera e vergognosa per
la nostra città".
Maria Denti, Cremona