15 Settembre, 2002
Luci Incontra ARPA di Cremona
Sono stati affrontati i seguneti temi:Inquinamento atmosferico,Amianto,Morbasco Sud,Inquinamento acustico,Tamoil
Luci Incontra ARPA di Cremona
Incontro del 5 novembreIn data 5 novembre
2010, il Dipartimento ARPA di Cremona, nella
persona del Direttore Dott. Beati, ha ricevuto
una delegazione di Associazioni e Gruppi
cittadini (LUCI, Comitato Quartiere Po, Ambiente
e Scienze, Unione Consumatori) per discutere
e confrontarsi circa alcune tematiche ambientali
di stretto interesse per Cremona. I principali
punti affrontati sono stati i seguenti.
Inquinamento atmosferico
Le Associazioni hanno chiesto informazioni
circa le quattro centraline di monitoraggio
dell'aria che, come ripetutamente promesso
da mesi, dovevano essere installate in città
ed i dati relativi alle misurazioni, resi
immediatamente pubblici attraverso sito del
Comune, Arpa e schermo SpazioComune. Beati
riferisce che attualmente ci sono tre capannine
(una nuova a Gerre e Borghi e due esistenti
in città attrezzate con nuove apparecchiature)
e sono in fase di collaudo e calibrazione;
la quarta da installare in comune di Spinadesco,
ha incontrato alcuni problemi autorizzativi.
Ad ogni modo è ottimista e ritiene che per
gennaio 2011 dovrebbero essere tutte operative.
In una centralina sono stati installati anche
strumenti per la misurazione del PM 2.5 (dato
non richiesto dalla legge) oltre ad altri
parametri. Una volta in funzione, si provvederà
anche alla "speciazione" del PM10
con cadenza annuale. La speciazione è l'operazione
di analisi delle sostanze presenti nel PM10
. Le Associazioni hanno chiesto se non siano
pericolosi i picchi di inquinamento in particolari
zone della città molto trafficate visto che
la situazione sembra estremamente grave e
i giorni previsti dalla normativa, per i
superamenti dei livelli d'inquinamento, già
ampiamente superati. Beati risponde che l'inquinamento
è praticamente simile in tutte le zone della
Pianura Padana dunque non si rilevano picchi
particolarmente significativi in tali condizioni;
la posizione delle centraline cremonesi,
è stata studiata per essere rappresentativa
globalmente della situazione cittadina. Beati
anticipa ai presenti anche un progetto che
vede impegnata ARPA e la fondazione Maugeri:
in città, durante tutto il 2011, saranno
installati dei "radielli" -circa
120- che campioneranno l'aria nelle quattro
stagioni (eccetto per il parametro PM 10),
al fine di creare un modello dell'inquinamento.
Intervengono le Associazioni esprimendo la
loro soddisfazione circa l'iniziativa: i
dati raccolti, però, non dovranno stare chiusi
in un armadio a riempirne i ripiani, ma dovranno
essere tramutati in azioni concrete per la
riduzione dell'inquinamento.
Con l'occasione, inoltre, le Associazioni
chiedono novità in merito alla pubblicazione
dei dati relativi alle indagini relativamente
all'inquinamento atmosferico, effettuate
lo scorso anno, in occasione della riapertura
al traffico del centro storico. ARPA consiglia
di chiedere, per correttezza, i dati al Comune,
che li ha commissionati, e/o ad AEM, che
ha collaborato con il Comune.
Amianto
Le Associazioni chiedono quale sia la competenza
di ARPA circa il problema dell'amianto. Il
gruppo LUCI ha chiesto ad ASL Comune e Provincia
di visionare la mappatura degli edifici contenenti
amianto e solo la Provincia, ad oggi, ha
messo a disposizione i dati. Ancora LUCI:
"siamo molto preoccupati circa alcuni
immobili cittadini, che a nostro parere,
sono in pessime condizioni di conservazione
e chiediamo un intervento di bonifica".
Beati spiega che ARPA può solamente fare
misurazioni se un Ente gli conferisce l'incarico,
ma non ha una competenza specifica in relazione
al problema. Le Associazioni solleciteranno
nuovamente Comune ed ASL per quanto di rispettiva
competenza, al fine di ottenere i dati richiesti
e dove necessario, un adeguato intervento
di messa in sicurezza.
Morbasco Sud
Le Associazione esprimono disappunto rispetto
alle dichiarazioni rilasciate alla stampa
da Beati rispetto l'ipotesi di inquinamento
sotto l'area interessata dal P.I.I. Morbasco
Sud: si ritiene che l'intervento del Direttore,
sia stato quanto meno sconveniente, di sapore
più politico che tecnico; il suo intervento
è stato estremamente tempestivo, quasi come
se volesse sostenere l'iniziativa del P.I.I.,
mentre per le richieste dei cittadini talvolta,
le risposte tardano ad arrivare. Beati ha
spiegato che il suo parere è stato richiesto
dal Vicesindaco e la celerità nella risposta
è dovuta al fatto che esistono già dei campionamenti
dei terreni, esterni al perimetro del P.I.I.,
dai quali ha potuto dedurre l'assenza di
un pericolo da inquinamento. Le Associazioni
ribadiscono, che si sentirebbero più tranquille
se venissero fatti dei prelievi di terreno
all'interno dell'area del PII, ma secondo
Beati, non essendoci i presupposti per ipotizzare
un inquinamento in quell'area, tale decisione
deve venire dall'Amministrazione Comunale.
Inquinamento acustico
Le Associazione chiedono informazioni circa
la tutela dall'inquinamento acustico. L'anno
scorso, infatti il Comitato Quartiere Po
ha raccolto numerose firme per chiedere un
monitoraggio e rassicurazioni circa il rumore
prodotto dalla fiera di San Pietro e dall'
Arena Giardino. Anche in questo caso, ARPA
non può intervenire di propria iniziativa,
ma solo su richiesta del Comune; Beati specifica
inoltre che anche in materia di deroghe è
competente l'Amministrazione Comunale. Le
Associazioni pur comprendendo il discorso
delle competenze, ribattono "uno spettacolo
in deroga dura una serata, e tra segnalazione
ed intervento di ARPA, passano settimane...
Cosa potrà mai rilevare Comune ed ARPA a
spettacolo finito?! Sarebbe quindi opportuno,
al fine della tutela della salute pubblica,
organizzare dei rilevamenti a campione e
non programmati, per verificare il rispetto
delle norme".
Tamoil
Viene ripercorsa l'intera vicenda e si fa
il punto sulla situazione attuale. E' stato
consegnato da TAMOIL il "Documento per
la valutazione dei rischi" alle istituzioni
competenti, tra cui anche ARPA, ed una volta
approvato si dovrebbe passare alla fase operativa
di bonifica. Le associazioni chiedono come
mai dal 2001 -anno di autodenuncia di TAMOIL-
al 2007 -anno della pubblicazione del caso
sulla stampa locale- non sia stato fatto
nulla, anche in termini di comunicazione
alla cittadinanza. Beati riferisce che le
indagini e misurazioni si sono svolte con
continuità già dal 2002 (momento in cui ARPA
è stata coinvolta per la prima volta) e tali
accertamenti richiedono tempi molto lunghi.
Rispetto alla comunicazione, invece, la competenza
era degli Amministratori locali. Il motivo
della scelta di tener taciuta la vicenda,
deve quindi essere chiesta a loro.
Concludendo, il dott. Beati ha dichiarato
che avverte un'ipersensibilità verso le tematiche
ambientali in Cremona ed in tutta la Lombardia:
forse questo è dovuto al fatto che la stampa,
talvolta, non tratta in maniera completa
e scientificamente rigorosa taluni argomenti
e potrebbe suscitare preoccupazioni, non
sempre fondate, tra la gente. Le Associazioni
ribadiscono ad ARPA la richiesta di trasparenza
pubblica e prontezza nel comunicare con i
cittadini che chiedono informazione ambientale
e tutela della loro salute. La situazione
ambientale della Regione Lombardia impone
ad ARPA una cura estrema nel soddisfare le
pressanti e legittime richieste di tutela
ambientale dei cittadini.
I gruppi intervenuti, infine, nell'apprezzare
la disponibilità dimostrata da Beati per
incontrare nuovamente in futuro le Associazioni,
dichiarano che vigileranno con la massima
attenzione sul lavoro di ARPA alla quale
chiedono la massima imparzialità d'operato
ed offrono, comunque, la propria collaborazione
in caso di necessità.
LUCI Cremona
www.lucicremona.it
 
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