15 Settembre, 2002
Percorsi “dal segno… alla materia” di ANNA MARIA FERRARI scultrice
L'Esposizione sarà inaugurata sabato 20 novembre 2010 alle ore 17,30 con presentazione della prof.ssa Donatella Migliore
L’A.D.A.F.A. (Associazione culturale Amici
dell’arte-Famiglia artistica) ospita, dal
20 NOVEMBRE AL 5 DICEMBRE 2010, presso la
propria sede di Casa Sperlari, Via Palestro
32, CREMONA, la mostra dal titolo
Percorsi “dal segno… alla materia” di ANNA
MARIA FERRARI scultrice
L'Esposizione sarà inaugurata sabato 20 novembre
2010 alle ore 17,30 con presentazione della
prof.ssa Donatella Migliore (critico d'arte)
Ingresso libero – Orari: feriali e festivi
17-19 – lunedì chiuso
- La Mostra presenta disegni e schizzi preparatori
per la realizzazione di sculture ed alcuni
dipinti dal tema figurativo, eseguiti sia
con tecnica ad olio che ad acquarello (alcuni
rimasti inediti per anni nello studio dell’artista.),
insieme a una selezione di sculture in terracotta
anche recenti e alcune fusioni in bronzo
realizzate presso la fonderia Boccacci di
Cremona
Breve nota biografica
Nata a Vigolzone (PC) il 26 maggio 1945 e
poi trasferitasi a Piacenza, si avvicina
alla pittura come allieva di A.Marenghi (con
il quale esordisce nel 1971). Si diploma
all’Istituto d’arte Gazzola di Piacenza con
i maestri Carlo Scrocchi, Luciana Donà e
Paolo Perotti.
Nel 1983 la prima personale alla galleria
Meridiana con qualche scultura lignea ed
una serie di dipinti ad olio. Nello stesso
anno assieme ad altre pittrici fonda il Gruppo
'83, facendosi conoscere ed apprezzare anche
nelle molte collettive.
La prima mostra personale a Cremona è nel
1986 alla galleria Il Poliedro dove presenterà
una serie di dipinti ad olio, con recensione
di Pierangelo Negri su 'La Cronaca'. Seguiranno
poi altre mostre.
Qualche mese dopo perde il marito tragicamente
in un incidente sul lavoro
A qualche anno di distanza si stacca dal
gruppo '83 per proseguire da sola ed è proprio
in quel momento che scopre la terracotta,
materia di cui si appassiona e che per lei,
risulta quasi terapeutica
Nel 1991 la prima personale di sole sculture
alla Gall. Meridiana di Piacenza.
“La sottoveste stropicciata evidenzia per
contrasto la carnagione fresca, rosea, non
usurata dagli anni e dalla fatica.sobria
elegante anche in evoluzioni da acrobata.Il
colore non turba il modellato…” scriveva
il critico Ferdinando Arisi presentando al
pubblico i primi lavori della scultrice,
mentre, sulla rivista 'Arte', Beba Marsano
testimonia “Anna Maria Ferrari ha chiesto
alla scultura di dire quello che con le parole
è più difficile esprimere. La nuda realtà
di un interno di donna. In terracotta prima
e in bronzo poi, ha fissato schegge di quotidianità
disarmante: ragazze che si vestono, si svestono,
si pettinano, mangiano, leggono, danzano.
Brani di una storia comune. Protagonista
è la donna, sempre la stessa: una volta bambina,
un'altra adolescente, dopo ragazza e quindi
alle soglie della maturità. L'uomo compare
solo se in coppia con lei. Questa donna si
mostra poetica e malinconica, mai nostalgica.
La nostalgia è il rimpianto per ciò che non
abbiamo più; la malinconia, la tensione verso
qualcosa che ci manca e che non conosciamo
ancora. Ognuna di tali figure, fissata nella
stasi del movimento, vibra di una tensione
segreta, inconfessata ma non certo inconfessabile.
Vibra di una malattia dell'anima tenuta nascosta
per pudore o per scaramanzia.”
Prosegue il cammino artistico con collettive
e personali anche a Cremona. Sue opere si
trovano in collezioni in italia e all’estero.
E' socia artista dell'ADAFA.
Sito web dell'artista: www.ferrari-am.it
 
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