15 Settembre, 2002
Pd in merito politiche giovanili a Cremona
Il Pd vuole chiarezza sulle risorse, sugli obiettivi e accordi stipulati
Corradi e Bonali (PD): Progetto Giovani@Cremona
. Il Pd vuole
chiarezza sulle risorse, sugli obiettivi
e accordi stipulati.
Solo in data 19 novembre la Giunta ha approvato
il progetto "Giovani @ Cremona";
l'assessore alla partita ha attribuito a
tale progetto il carattere sperimentale.
Il Partito Democratico, interroga la Giunta
per avere chiarezza in merito alle risorse
economiche destinate, agli obiettivi, agli
accordi stipulati con i soggetti coinvolti,
alle attenzioni che si vogliono avere ovvero
a quali bisogni specifici si intende rispondere
e attraverso quale metodo. Il Partito Democratico,
pone poi l'attenzione su alcuni punti precisi:
- la valutazione del progetto sperimentale,
determinante per la fase successiva
- la necessità di sviluppare una rete, con
un solido coordinamento
- l'attenzione specifica alle situazioni
di disagio che non possono essere incontrate
attraverso una "domanda individuale"
da parte del ragazzo di accesso al servizio,
ma necessitano di un sistema educativo capace
di costruire relazioni anche sui territori
più difficili dove non è l"utente"
che si propone al servizio.
I consiglieri del Pd Alessandro Corradi e
Daniele Bonali
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Testo interrogazione depositata
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
PREMESSO CHE:
Lo scorso 30 giugno è scaduto l'appalto in
essere riguardante il servizio di educativa
territoriale (SET), servizio in capo all'assessorato
alle politiche giovanili.
L'appalto non è stato rinnovato, ma è stato
prorogato fino al 30 settembre 2010.
L'assessorato alle politiche giovanili ha,
contemporaneamente al mancato rinnovo, dichiarato
la volontà di ripensare e riorganizzare l'intero
servizio (SET).
Il Partito Democratico, in data 26 maggio
2010, ha presentato un ordine del giorno
-respinto dalla maggioranza- attraverso il
quale chiedeva a Sindaco e all'assessore
alla partita l'impegno:
* a mantenere importanti forme di presidio
sociale e comunitario come quelle dei CAG
con la precisa intenzionalità di creare sinergie
e collaborazioni tra varie agenzie educative
ed attivare la partecipazione degli adolescenti
e dei giovani alla vita della città.
* a non ridurre un sistema complesso di interventi
ad un semplice meccanismo di domanda-offerta
tramite voucher e accreditamenti
* ad attivarsi urgentemente affinché si faccia
un'accurata analisi dei bisogni incontrando
operatori , terzo settore e tutti i soggetti
attivi nell'ambito delle politiche giovanili
poiché il ripensamento di un modello radicato
nel territorio non può essere avviato senza
gli opportuni processi partecipativi
* a prorogare, a tale scopo, fino al 31 dicembre
2010 la "fornitura di servizio"
attualmente in corso
CONSIDERATO CHE
martedì 19 ottobre 2010 in occasione di un'assemblea
di quartiere presso l'oratorio S. Giuseppe
del Cambonino, presenziata da diversi assessori,
è stato presentato il nuovo progetto "Insieme
per il Cambonino" come nuova alternativa
alla chiusura del CAG e alle azioni educative
ad esso collegate.
Venerdì 29 ottobre 2010 presso il saloncino
del Centro Anziani del quartiere Zaist è
stato presentato dall'assessore Alquati il
progetto "Giovani @ Cremona", successivamente
approvato dalla Giunta il 19 novembre.
Ad entrambe le progettualità presentate è
stato attribuito il generale carattere di
sperimentale, senza però declinare tale innovazione
in un progetto concreto e specifico.
VISTO CHE
Nonostante la richiesta formale e la buona
volontà verso un ripensamento del SET, la
commissione competente non è stata coinvolta
nel percorso se non attraverso brevi e sporadici
aggiornamenti che assumevano spesso i contorni
di un comunicato stampa; senza per altro
portare all'attenzione della commissione
alcun atto o documento scritto relativo ad
un probabile nuovo progetto.
In entrambi gli appuntamenti del 19 e del
29 ottobre da parte dei cittadini e delle
organizzazioni presenti è stata data rilevanza
ad alcune priorità: lavoro in rete, attenzione
ai soggetti più deboli - al di là degli aspetti
meramente economici -, necessità di presenze
educative
IL CONSIGLIO COMUNALE INTERROGA LA GIUNTA
per sapere:
- qual è la progettualità più ampia che unisce
l'azione sui due quartieri, identificando
così il Servizio e il Sistema di Educativa
del Territorio;
- quali sono gli obiettivi specifici e misurabili
che il progetto si è posto, quali criteri
metodologici vengono utilizzati, quali azioni
concrete sono programmate;
- se e quali sono le azioni sul Territorio,
nella strada, ovvero quelle azioni di mero
stampo educativo -portate avanti anche attraverso
una fattiva collaborazione con le forze dell'ordine-
per intervenire sul disagio giovanile;
- alcuni dati in riferimento al carattere
sperimentale attribuito alle progettualità
sopra citate:
o dato amministrativo: attraverso quali atti
e quali normative è regolato il rapporto
tra soggetti terzi coinvolti nei progetti
e amministrazione?
o dato economico: quali sono le risorse destinate
a ciascuna progettualità e come sono state
ripartite tra i soggetti coinvolti e le azioni
previste?
o dato temporale: qual è la durata della
fase sperimentale e come si intende passare
ad una fase più ordinaria del Servizio?
o dato tecnico: la valutazione del progetto
è la fase cruciale della sperimentazione,
quali strumenti l'amministrazione ha messo
in campo per svolgere questa azione?
Alessandro Corradi e Daniele Bonali
 
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