15 Settembre, 2002
Nucleare, Alloni (PD): Qual è il Formigoni a cui credere?
Le centrali saranno costruite lungo il Po, gli enti locali non hanno nulla da dire?
Nucleare, Alloni (PD): Qual è il Formigoni
a cui credere?
Le centrali saranno costruite lungo il Po,
gli enti locali non hanno nulla da dire?
È ancora polemica in Regione il giorno dopo
la bocciatura della mozione del PD che chiedeva
di dichiarare la Lombardia territorio inidoneo
all'insediamento di centrali nucleari. A
tornare sull'argomento è il presidente Formigoni
che, a margine di una conferenza stampa su
altri argomenti, questa mattina al Pirellone,
ha definito "saggia" la decisione
di ieri del Consiglio, della sua maggioranza,
di bocciare la mozione del PD, lasciando
la porta aperta a "poter valutare di
fronte a potenziali richieste."
Gli risponde il consigliere regionale del
PD Agostino Alloni, cofirmatario della mozione:
"Solo poche settimane fa, di fronte
alle polemiche che stavano montando dopo
le parole del ministro Romani, Formigoni
se la cavò dicendo che la Lombardia è autosufficiente
dal punto di vista energetico e dunque di
nuove centrali non aveva bisogno. La sua
maggioranza, invece, ieri in Aula non solo
ha bocciato la nostra mozione ma ha anche
sostenuto, nelle dichiarazioni dei suoi esponenti,
la necessità di dare corso al progetto nucleare
del Governo. PDL e Lega hanno detto un sì
convinto al nucleare e Formigoni, dimenticando
ciò che aveva detto, ha aperto la porta a
proposte di realizzazione di centrali nucleari,
che nei fatti sono molto probabili. Qual
è il Formigoni a cui credere?" si chiede
Alloni.
"Per le province del Sud Lombardia è
una doccia fredda - conclude Alloni - perché
le centrali, se mai si faranno, saranno sicuramente
localizzate lungo il Po, tra Pavia e Mantova,
passando da Cremona. PDL e Lega sanno che
a Milano e nelle loro roccaforti del Nord
non dovranno scontrarsi con l'opposizione
dei cittadini e dei sindaci. Forse le amministrazioni
locali guidate dal centrodestra potrebbero
finalmente dire se sono d'accordo. Tra un
anno potrebbe essere troppo tardi".
Milano, 24 novembre 2010
Stefano Tessera
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
 
|