15 Settembre, 2002
I GIOVANI E LO SPAZIO VITALE ( di Mario Superti)
La domanda è semplice : in questa Italia c’è spazio per i giovani ?
I GIOVANI E LO SPAZIO VITALE ( di Mario Superti)
La domanda è semplice : in questa Italia
c’è spazio per i giovani ?
La risposta forse è un poco complicata ,
ma doverosa.
Se sei figlio o figlia di un magnate, di
un possidente, di un professionista affermato
o di un politico di spicco hai molte possibilità
di cavartela a buon mercato e navigare in
coda al naviglio principale.
Se sei figlio di normali cittadini , magari
poco abbienti devi sudare le classiche sette
camice per guadagnarti un titolo o un merito,
ma poi devi fare i conti con il mercato del
lavoro che ora non assorbe: ma anche prima
chi non poteva godere di appoggi si trovava
in coda alla lista dei pretendenti( tipico
fenomeno tutto italiano).
Risultato : chi è bravo/a , se può ,se ne
va all’estero ove di solito la materia grigia
è molto apprezzata ed i loro possessori sono
messi nelle condizioni di vivere, ricercare
e prosperare .
Altri tentano la strada dei portaborse della
politica : gli esempi sono sotto gli occhi
di tutti.
Qui si rileva che chi , in passato, a qualsiasi
titolo, è riuscito a sfondare nel mondo della
politica, ora si trova a gestire una coda
di pretendenti candidati : tutti succubi
del potere del piccolo ras locale.
La conseguenza diretta del fenomeno è che
il piccolo ras locale gestisce un potere
che nulla ha a che fare con il progresso
e con lo sviluppo della società : tutto rimane
nel sottobosco delle co-optazioni mirate
al mantenimento della corte plaudente e utile
all’occasione, quando si presenta.
Ma il discorso si fa più serio , se possibile,
quando ognuno di noi si domanda che cosa
ha fatto o sta facendo questa società per
dare un futuro a se stessa ( perché di questo
si tratta).
Non collabora il governo quando taglia i
fondi alla cultura.
Non collaborano le imprese quando se ne vanno
altrove o assumono a tempo determinato con
il solo scopo di procurarsi vantaggi economici
nell’immediato : le leggi attuali permettono
di pagare meno un precario di un lavoratore
fisso.
Questa assurdità , pare,vale soprattutto
in Italia .
Il risultato è che , il lavoratore non fidelizzato,
pare che produca meno e quindi non contribuisce
all’aumento del famoso PIL (prodotto interno
lordo) , termine che ormai ogni giorno ci
viene propinato in tutte le occasioni per
dirci che si cresce poco o punto.
Inoltre nei periodi di mancanza di lavoro
nessuno si prende la briga di offrire la
possibilità alle giovani leve di evolversi
e tenersi pronte per altri impieghi: si naviga
a vista ( il contrario per esempio succede
in Danimarca e altrove a Nord).
Come si sa la precarietà causa effetti a
cascata :
- la quasi impossibilità di farsi una famiglia
: dove sta il futuro di un popolo se non
c’è ricambio generazionale ? ( se non c’è
ricambio generazionale si ricorre alla immigrazione
le cui regole , in Italia, sono nelle mani
di legislatori più attenti al loro ritorno
elettorale che ai reali bisogni del paese
;
- la impossibilità di accedere ad un mutuo;
- la impossibilità di farsi qualsiasi progetto
pensionistico , posto che le remunerazioni
non consentono di procurarsi una assicurazione
a latere;
Morale : in Italia si sta preparando una
generazione di candidati alla emarginazione
quasi totale, tranne che per i soggetti di
cui si è parlato prima ( compresi i figli
del papà leader e trote di varie specie).
Che cosa ci si possa aspettare da questi
cittadini non è difficile da immaginare,
soprattutto in presenza dei soprusi che giornalmente
vengono loro somministrati da comportamento
amorale di molti componenti della vita sociale
ed anche politica.
Le cronache riferiscono sui movimenti di
donnine allegre : anche loro sono in cerca
di un posto fisso con l’aiuto , per il momento
del loro aspetto fisico.
Quando finirà l’effetto mediatico dell’imbonimento
tutto potrà accadere: ripetere fino allo
sfinimento che tutto va bene, per un poco
può anche dare qualche risultato, ma alla
fine ognuno dovrà fare i conti con la realtà.
E sarà veramente duro per tutti accettarne
le conseguenze anche tragiche.
Cordialità e buon lavoro.
MARIO SUPERTI
26100 CREMONA
 
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