15 Settembre, 2002
I cittadini, la trasparenza ed i consiglieri regionali di LUCI
La lettera spedita a tutti i consiglieri regionali e all'ufficio per le relazioni con il pubblico della regione Lombardia.
I cittadini, la trasparenza ed i consiglieri
regionali di LUCI
La lettera spedita a tutti i consiglieri
regionali e all'ufficio per le relazioni
con il pubblico della regione Lombardia.
Il Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
di Cremona ha posto attraverso il suo sito
e la stampa in due riprese una semplice domanda
ai rappresentanti eletti nel Consiglio Regionale
della Lombardia. La domanda è contenuta in
due interventi ed un video che si possono
visionare nel nostro sito: "Imbrocchiamola"
del 2/10/2010 e "Dire acqua pubblica"
del 25/10/2010. Al consigliere regionale
Prof. Gianni Rossoni abbiamo chiesto un'intervista
per spiegarci la sua posizione. Per ora non
abbiamo avuto nessuna risposta. Secondo noi
si tratta di una questione importante, visto
anche il taglio dei fondi per l'ambiente
nel bilancio regionale. Tra l'altro, come
leggerete sotto, non si tratta di bruscolini
ma del mancato introito per la regione di
milioni di euro.
Antefatto: esiste un vergognoso sistema delle
"concessioni" regionali che per
canoni bassissimi regalano a pochi privati
il diritto di appropriarsi ed imbottigliare,
guadagnando milioni, l'acqua di tutti. A
conferma di quanto scritto sulla ridicola
entità dei canoni di concessione delle acque
minerali (la Regione Lombardia ha 39 concessioni
attive): durante il Consiglio Regionale Lombardo
del 28 settembre 2010, si è discusso del
piano Regionale di Sviluppo della IX legislatura;
i Consiglieri Francesco Prina, Luca Gaffuri,
Fabrizio Santantonio, Agostino Alloni, Gian
Antonio Girelli e Giovanni Pavesi hanno presentato
un ordine del giorno (n. 000148) che se fosse
stato approvato avrebbe dato la possibilità
a Regione Lombardia di incassare una cifra
pari ad almeno 10 milioni di euro. L'ordine
del giorno riguardava gli introiti ricavati
dai canoni di concessione delle acque minerali,
attualmente la nostra Regione rispetto a
queste concessioni applica un importo pari
a 0,516 euro per metro cubo cifra molto inferiore
rispetto alla media delle altre regioni che
è di circa 3,00 euro per metro cubo, la proposta
prevedeva l'aggiornamento di questi canoni
portandoli alla suddetta media, ricavando
così una considerevole cifra da destinare
al bilancio regionale. Così non è andata,
la maggioranza di Governo Regionale ha respinto
la proposta. Ecco la domanda inevasa che
riproponiamo: vorremmo sapere dai consiglieri
regionali che hanno votato contro l'ordine
del giorno i perchè di questa incredibile
scelta visto che i proventi derivanti dai
canoni di concessione delle acque minerali
vanno alle Province lombarde per il risanamento
idrogeologico e ambientale dei loro territori.
Non ne abbiamo bisogno? Dobbiamo proprio
regalare l'acqua di tutti a 39 signori che
ci fanno lauti guadagni?
Per stimolare i consiglieri che hanno preso
questa strana decisione invieremo questo
messaggio a tutti i nostri 80 rappresentanti
in Regione Lombardia e renderemo pubbliche
attraverso il nostro sito le loro eventuali
risposte o i loro eventuali silenzi.
LUCI Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
Trasformare, guarire, aggiustare, coltivare,
abbellire, rifiorire, evolvere, rinforzare,
colorare Cremona.
www.lucicremona.it
 
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