15 Settembre, 2002
Petizione per il pianalto di Romanengo
le Associazioni firmatarie chiedono la cancellazione di ogni perimetrazione e delle cave nel geosito del Pianalto di Melotta-Romanengo
Petizione per il pianalto di Romanengo
La Provincia di Cremona, approvando la revisione
del piano cave, ha inserito, ex novo, il
perimetro di un giacimento di "argilla"
premessa ad un piano di estrazione dell'estensione
di oltre 180 ettari (4 volte la superficie
della Città del Vaticano), 3,5milioni di
mc, che si aggiungono a quelli già concessi
di 500.000-1.000.000mc., tutto ciò nell'area
protetta dalla Regione Lombardia del Pianalto
di Romanengo.
E' questa un particolare geosito, che si
eleva dal livello fondamentale della pianura
per una decina di metri, e rappresenta il
territorio geologicamente più antico dell'intera
pianura lombarda, lembo relitto dell'antico
livello della pianura (Pleistocene, circa
300.000 anni di età, contro i 10-15 dei terreni
circostanti).
Il pianalto è attraversato dal Naviglio di
Melotta incassato in una forra di estrema
bellezza e inusuale per la pianura, con vallecole
e pendii boscati. Nell'intera pianura padana
è un fenomeno rarissimo, che è giunto fino
ai giorni nostri, quasi integro, di valore
naturalistico elevato: qui si trova la riserva"
Naviglio di Melotta", nota a tutti gli
appassionati naturalisti e al visitatore
attento per l'eccezionale biodiversità, nonché
per l'inusuale aspetto paesaggistico. I dati
scientifici recenti sono evidenziati nella
pubblicazione, La riserva naturale del Naviglio
di Melotta e il progetto Life.Natura, Cremona
2002, Provincia di Cremona, che ha avuto
il riconoscimento dell'Unione Europea.
Centinaia di specie vegetali, la metà dell'intera
flora provinciale, alcune presenti solo qui
per l'intera provincia, oltre a licheni e
muschi, all'ineguagliabile ricchezza di funghi,
testimoniano insieme alla fauna di invertebrati
e di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili
e pesci il valore unico dell'intero complesso,
che non ha ancora finito di stupire per le
nuove recenti scoperte. I sostenitori del
progetto della cava (comuni di Soncino, Ticengo,
Casaletto di Sopra e provincia di Cremona)
sostengono che l'area di scavo è posta al
di fuori della riserva vera e propria e comunque
si dovrà ridefinire l'ambito di tutela con
modificazioni di alcuni vincoli ambientali.
Con questo progetto, invece, intaccando massicciamente
l'orlo del pianalto si corre il rischio di
destabilizzare tutto il delicato ecosistema,
non più reintegrabile nella sua struttura
originale, dando il via a possibili ulteriori
manomissioni e a un degrado ambientale irreversibile.
Infine si sottolinea che l'area in oggetto
è adiacente ai due importanti SIC, "Naviglio
di Melotta" a ovest e "Cave Danesi"
a nord.
Per questi motivi, le Associazioni firmatarie
chiedono la cancellazione di ogni perimetrazione
e delle cave nel geosito del Pianalto di
Melotta-Romanengo.
Italia Nostra - Cremona
WWF - Cremona
LIPU - Cremona
Legambiente - Cremona
AmbienteScienze
LUCI - Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
Associazione botanica bresciana
Centro Studi naturalistici Bresciani
Gruppo micologico naturalistico Cremonese
Gruppo micologico AMB Lago Gerundo
Gruppo micologico di Crema
Filiera corta solidale (FCS)
FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
UNA (Uomo Natura Animali)
Coordinamento comitati contro le autostrade
CR-MN e TI-BRE
Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
fonte:
LUCI Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa
Trasformare, guarire, aggiustare, coltivare,
abbellire, rifiorire, evolvere, rinforzare,
colorare Cremona.
www.lucicremona.it
 
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