15 Settembre, 2002
REFERENDUM ACQUA: MORATORIA SUBITO, DIRITTO DI VOTO NEL 2011
In utta Italia ieri 4 dicembre si sono svolti presidi, banchetti, manifestazioni, dibattiti organizzati dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
REFERENDUM ACQUA: MORATORIA SUBITO, DIRITTO
DI VOTO NEL 2011
In utta Italia ieri 4 dicembre si sono svolti
presidi, banchetti, manifestazioni, dibattiti
organizzati dal Forum Italiano dei Movimenti
per l’Acqua e dai Comitati referendari che
nei mesi scorsi hanno raccolto più di 1 milione
e 400.000 firme per fermare la privatizzazione
e ripubblicizzare le gestioni dei servizi
idrici. In queste ore tanti cittadini ed
enti locali stanno chiedendo alle forze politiche
ed istituzionali un provvedimento di MORATORIA
sulle scadenze previste dal “decreto Ronchi”
e sulla normativa di soppressione delle Autorità
d’Ambito Territoriale Ottimale. La scadenza
fissata dalle norme infatti (31 dicembre)
è pericolosamente vicina e senza una moratoria,
che mantenga immutata la situazione attuale,
rischiamo tutti di arrivare ai referendum
della prossima primavera quando ormai sarà
troppo tardi e la nostra acqua (così come
quella di tanti altri territori italiani)
sarà già stata privatizzata. Sarebbe un gravissimo
danno per la gestione dei servizi idrici
e una beffa per la democrazia del nostro
Paese in quanto l’esito della consultazione
referendaria ne sarebbe svuotato di contenuto.
D’altra parte la stessa Assemblea delle Nazioni
Unite ha riconosciuto quest’anno – anche
con il voto favorevole del Governo Italiano
- che “l’acqua potabile è un diritto fondamentale,
essenziale per il pieno godimento del diritto
alla vita e di tutti i diritti dell’uomo”
ed ha rivolto l’invito agli Stati ed alle
Organizzazioni internazionali a fornire tutte
le risorse finanziarie necessarie a realizzarlo.
Dunque anche a Cremona ieri si è svolto un
presidio in pieno centro dove aderenti al
Comitato referendario “l’Acqua non si vende!”
hanno proposto ai concittadini di inviare
una cartolina al sindaco in cui si chiede
espressamente all’amministrazione comunale
di sostenere la richiesta della moratoria.
In meno di tre (freddissime) ore ieri sono
state compilate 150 cartoline e nei prossimi
giorni la raccolta continuerà. Il sacco con
le cartoline sarò recapitato al sindaco Perri
dal Comitato referendario nelle prossime
festività. Pensiamo così di sollecitare l’amministrazione
a dare voce e risposte concrete ai suoi concittadini.
Nelle poche settimane che ci separano dalla
fine dell’anno cosa ancora possono fare i
comuni? Tantissimo! Passi essenziali, come:
la sospensione fino ai referendum di ogni
atto che predisponga l’ingresso di società
private nelle società di gestione dei servizi
idrici oggi operanti, il blocco dell’aumento
delle quote di capitale privato nelle società
miste, la sospensione di tutte le manovre
societarie di inglobamento dei grandi gestori
Vorremmo sollecitare le istituzioni locali
a prendersi le proprie responsabilità rispetto
ai servizi pubblici di loro competenza e
a lottare per tenerseli e preservarli, consapevoli
che i servizi essenziali costituiscono la
modalità concreta per tutti i cittadini di
esigere diritti fondamentali in piena giustizia,
equità ed uguaglianza. I cittadini cremonesi
l’hanno capito e dimostrato sinora in tanti
modi: sottoscrivendo ieri le cartoline, raccogliendo
prima ben 9000 firme in tutta la provincia
a sostegno dei tre quesiti referendari, manifestando
insieme a tanti sindaci davanti al Pirellone
il 13 e il 30 novembre scorsi contro l’approvazione
della legge regionale che privatizza i servizi
idrici di tutta la Regione scippando i comuni
del loro legittimo diritto a decidere in
autonomia sui servizi pubblici locali.
Il tempo dell’Acqua è il tempo della Democrazia.
E sta per scadere.
MORATORIA SUBITO! DIRITTO DI VOTO AI CITTADINI!
Francesca Berardi per il Comitato provinciale
promotore della Campagna Referendaria “l’Acqua
non si vende!”
per contatti: referendumacqua@fastpiu.it
 
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