15 Settembre, 2002
Entra in vigore il collegato lavoro
Entro il 23 gennaio impugnare il licenziamento entro 60 giorni
Entra in vigore il collegato lavoro
Entro il 23 gennaio impugnare il licenziamento
entro 60 giorni
E' appena entrato in vigore la legge 183,
il famoso collegato lavoro, che impone a
tutti di impugnare il licenziamento entro
60 giorni. Se entro il 23 gennaio i lavoratori
con contratto a termine, scaduto, non presenteranno
un ricorso al proprio datore di lavoro perderanno
il diritto di farlo. Una scadenza che, da
adesso, si applicherà anche ai contratti
di collaborazione o a tempo determinato senza
eccezioni. Una norma, come ha più volte sottolineato
la Cgil, che colpisce soprattutto i precari
che attendono un eventuale rinnovo. Le stime
della Cgil parlano di una cifra compresa
tra le 100mila e le 150mila persone coinvolte,
in quella che è, coma ha più volte sottolineato
il sindacato, una "norma sbagliata,
ingiusta e con vizi di costituzionalità",
a cui si aggiunge la "gravità"
della retroattività. Secondo il Segretario
Confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, da
oggi "il lavoratore precario, anche
con contratto a termine scaduto, viene messo
nella condizione dover decidere in pochi
giorni se impugnare il contratto irregolare
o perdere per sempre quel diritto".
Questo “crea una disparità fortissima",
in questa maniera, prosegue il dirigente
sindacale, ''si equipara la conclusione di
un contratto temporaneo ad un licenziamento".
Fino al 23 gennaio ''in molti – dice Fammoni
- non saranno in grado neppure di conoscere
la norma e, quindi, decadranno dal diritto''.
Il risultato sarà, ha concluso il dirigente
sindacale, ''una sanatoria al rovescio''
o, al contrario, un'impennata del contenzioso,
''cioè l'esatto contrario di quanto il governo
dichiara di perseguire'' con l'allargamento
del ricorso all'arbitrato.
La Cgil, già impegnata da settimane nel distribuire
materiale informativo, ha deciso di rivolgere
un appello agli organi di informazione, che
è stato già raccolto da molti dei principiali
media. Tutti gli uffici legali della confederazione,
tutti gli sportelli immigrati, tutte le strutture
di categoria delle Camere del Lavoro, saranno
impegnate nei prossimi sessanta giorni in
una attività straordinaria di consulenza
e tutela. Inoltre, la Confederazione di Corso
d'Italia, non solo su questo punto, ma sull'intero
collegato lavoro, sta predisponendo una memoria
su principali vizzi di incostituzionalità
della legge.
La Cgil ricorda infine, che i contratti di
lavoro precari, già conclusi da tempo, se
si ritiene siano viziati da irregolarità,
devono quindi essere contestati per scritto
entro i 60 giorni successivi all'entrata
in vigore della Legge. Questo lo si può fare
anche con una lettera che interrompa i termini
di legge. Successivamente si avranno 270
giorni a disposizione per andare ad un giudice
per riaffermare il diritto.
fonte: http://www.dirittidellavoro.cgillombardia.it/IT/News/diritti_20101129.htm
 
|