15 Settembre, 2002
Ecco i tagli di Lega e PdL al 5 per mille di Cinzia Fontana
TRA CONVEGNI SUL VOLONTARIATO e CONFERENZE SULLA FAMIGLIA
TRA CONVEGNI SUL VOLONTARIATO e CONFERENZE SULLA FAMIGLIA
Ecco i tagli di Lega e PdL al 5 per mille
e a tutti i fondi destinati alle politiche
sociali di Cinzia Fontana
TRA CONVEGNI SUL VOLONTARIATO…
Tante parole, tante dichiarazioni di sostegno
e vicinanza al mondo del volontariato e della
ricerca scientifica e sanitaria, ma tutto
questo contrasta tragicamente con l’evidente
incoerenza degli atti e dei comportamenti!
Prova ne è, in sede di approvazione definitiva
al Senato della Legge di stabilità per il
prossimo anno, il voto contrario da parte della maggioranza
di Lega e Pdl alla proposta di ripristinare
il fondo del 5 per mille.
E tutti sappiamo che non basta certo presentare
un ordine del giorno con cui si prende un
impegno per il futuro, perché si tratta solo
di una promessa e rischia di essere una promessa
scritta sull’acqua.
C’è quindi una responsabilità ben precisa
rispetto ad una scelta che, togliendo risorse
importanti alle associazioni, affossa la
capacità delle stesse di rimanere in vita.
Come tutto il mondo associativo sta evidenziando
in questi giorni, infatti, il drastico taglio
della dotazione nel bilancio dello Stato
per il 2011 di questo fondo (ridotto da 400
milioni a 100 milioni di euro, ridotto cioè
del 75%) desta preoccupazioni enormi per
le pesanti ricadute che andrebbero a limitare
le attività del volontariato, del non-profit,
degli enti di ricerca scientifica, universitaria
e sanitaria.
Ma non solo. Il ruolo fondamentale di servizio
alle comunità che le associazioni svolgono
con straordinaria capacità, l'impegno costante,
la presenza territorialmente diffusa e capillare
nelle nostre realtà locali, rappresentano
un presidio prezioso per la tenuta e la coesione
del nostro modello sociale, per quella “insostituibile
missione riconosciuta da tutti i cittadini”
come ha sottolineato il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano.
E il 5 per mille, atto concreto di sussidiarietà
fiscale che risponde a quanto sancito dalla
nostra Costituzione, è uno strumento che
contribuisce a rafforzare quel clima di collaborazione
attiva dei cittadini che molto spesso e in
tante forme si esprime nel nostro Paese.
Per tutte queste ragioni, il gruppo del PD
aveva presentato un emendamento per reintegrare
immediatamente i fondi destinati al 5 per
mille per l'anno 2011. Il nostro gruppo aveva
anche proposto di accelerare i tempi per
l'esame della Legge di stabilità al Senato
affinché fosse inserito il ripristino dei
fondi e si procedesse celermente alla terza
lettura del provvedimento alla Camera. Ma
nel frattempo, grazie alla scelta di Lega,
Pdl e Fli, la Camera rimarrà chiusa fino
al 14 dicembre in attesa della fiducia!!!
Contemporaneamente, facendo parte della Commissione
Finanze del Senato, dove da mesi è fermo
il disegno di legge sulla stabilizzazione
del 5 per mille (da noi decisamente voluto
e sostenuto), siamo intervenuti per
sollecitarne l'approvazione affinché questa
misura diventi finalmente strutturale e non
più oggetto di discussione e di riprogrammazione
di anno in anno.
A tutte queste nostre proposte, la maggioranza
di Governo ha risposto picche!
…E CONFERENZE SULLA FAMIGLIA
Alla scelta sciagurata del taglio sul 5 per
mille, si aggiunga il drastico ridimensionamento
deciso con la manovra finanziaria per il
2011 sui fondi statali di carattere sociale, che potrebbe segnare la fine di importanti
politiche socio assistenziali.
Perché queste sono le risorse che rappresentano
la principale fonte di finanziamento statale
degli interventi di assistenza alle persone
e alle famiglie e contribuiscono in misura
decisiva al finanziamento della rete integrata
dei servizi sociali territoriali attraverso
la quota del fondo ripartita tra le regioni.
Sono, cioè, quelle risorse che vengono attribuite
ai comuni per erogare i servizi ai cittadini
in base ai Piani sociali di zona.
E’ uno dei dati più eclatanti che emerge
dai numeri del Disegno di legge di stabilità
2011 e del Bilancio di previsione 2011 dello
Stato.
Ecco di seguito la tabella, da cui emerge
come si passi dai 2 miliardi e mezzo di euro
nel 2008 ai 538 milioni di euro per il prossimo
anno, per arrivare ai 271 milioni di euro
nel 2013.
Azzerato dal 2011 il fondo per la non autosufficienza, quello per i servizi all’infanzia, quello per l’inclusione degli immigrati. Ridotto del 70,5% il fondo per le politiche sociali rispetto al 2008, ridotto del 85% quello
per le politiche della famiglia… alla faccia delle inconcludenti e ipocrite
passerelle alle conferenze sulla famiglia!
Tabella fondi statali destinati alle politiche
sociali – anni 2008-2013 (in milioni di euro)
|
2008
|
2009
|
2010
|
2011
|
2012
|
2013
|
Fondo politiche sociali
|
929,3
|
583,9
|
435,3
|
273,9
|
70,0
|
44,6
|
Fondo politiche della famiglia
|
346,5
|
186,6
|
185,3
|
51,5
|
52,5
|
31,4
|
Fondo pari opportunità
|
64,4
|
30,0
|
3,3
|
17,2
|
17,2
|
17,2
|
Fondo politiche giovanili
|
137,4
|
79,8
|
94,1
|
12,8
|
13,4
|
10,6
|
Fondo infanzia-adolescenza
|
43,9
|
43,9
|
40,0
|
39,2
|
40,0
|
40,0
|
Fondo non autosufficienza
|
300,0
|
400,0
|
400,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
Fondo affitto
|
205,6
|
161,8
|
143,8
|
32,9
|
33,9
|
14,3
|
Fondo inclusione immigrati
|
100,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
Fondo servizi infanzia
|
100,0
|
100,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
0,0
|
Fondo servizio civile
|
299,6
|
171,4
|
170,3
|
110,9
|
113,0
|
113,0
|
|
|
|
|
|
|
|
TOTALE
|
2.526,7
|
1.757,3
|
1.472,0
|
538,3
|
340,0
|
271,1
|
Variazione % su anno precedente
|
|
- 30,4%
|
-16,2%
|
-63,4%
|
-36,8%
|
-20,3%
|
 
|