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15 Settembre, 2002
Cremona. CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 DICEMBRE 2010
Molte interrogazioni dell’opposizione

Cremona. CONSIGLIO COMUNALE DEL 15 DICEMBRE 2010
Molte interrogazioni dell’opposizione
Comunicazione del Presidente del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 19, comma 2°, del vigente regolamento del Consiglio Comunale, dell’avvenuta variazione della composizione delle Commissioni consiliari permanenti e della Commissione di vigilanza.
Comunicazione del Presidente del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 15, comma 3°, del vigente regolamento del Consiglio Comunale, dell’avvenuta variazione dei gruppi consiliari Lega Nord/Bossi e Gruppo Misto.
Interrogazione presentata in data 29 novembre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Maura Ruggeri e Daniele Burgazzi in ordine alla rapida rimozione, in occasione delle feste natalizie, dello schermo installato in piazza Stradivari.
Premesso che: si apprende da notizie di stampa della particolare attenzione che l'Amministrazione intende riservare alle compatibilità di carattere estetico relative alle esposizioni dei mercatini settimanali in piazza Stradivari, tanto da ritenere opportuno trasferirne alcuni; non si comprende perché tali preoccupazioni di carattere estetico non riguardino anche l'ingombrante e antiestetico maxi schermo posizionato permanentemente in piazza Stradivari; non si ravvisa la necessità del posizionamento permanente di tale schermo. Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri interrogano il sindaco e l'assessore competente per sapere se non intendono dare disposizioni per la rapida rimozione del maxi schermo restituendo ai visitatori ed ai cittadini, in occasione delle feste natalizie, la visione integrale di uno degli angoli più suggestivi della piazza ora impedita dalla presenza di tale dispositivo.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Irene Nicoletta De Bona: Inizio con la precisazione che l’eventuale trasferibilità di alcuni mercatini tematici domenicali non nasce da una necessità estetica ma funzionale e dall’intendimento dell’Amministrazione di interessare, con eventi e manifestazioni, altre aree cittadine, alleggerendo l’utilizzo di piazza Stradivari che ricordo impegnata tutti i mercoledì e sabato dal mercato bisettimanale e tutte le domeniche dai suddetti mercatini. A ciò si aggiungano le innumerevoli richieste di utilizzo per iniziative varie che, spesso, costringono a spostare o ad annullare i mercatini stessi. Certamente, nel contempo, si è anche provveduto a richiedere agli organizzatori una riqualificazione estetica dei mercatini. Per quanto riguarda l’oggetto dell’interrogazione, si ricorda che l'installazione del ledwall è stata approvata con deliberazione di Giunta comunale del 9 luglio 2010. Successivamente è stato siglato un accordo di collaborazione fra il Comune di Cremona e la ditta Giochi di Luce s.r.l. Il maxischermo è stato utilizzato in particolare per la trasmissione in diretta delle partite di calcio dei Campionati del Mondo, per la promozione dei principali eventi cittadini e dell'immagine della città, anche a fini turistici L’installazione è stata autorizzata, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2010.
La consigliera Maura Ruggeri si è detta soddisfatta della risposta ottenuta.

Interrogazione presentata in data 1° dicembre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Giovanni Gagliardi ed Elena Guerreschi intesa all’opportunità di informativa da parte dell’Amministrazione Comunale in merito ai recenti articoli apparsi sulla stampa locale concernenti il Segretario Generale.
Visto il decreto n. 52768 del 16 ottobre 2009 di nomina dell'Avv. Pasquale Criscuolo a segretario generale del Comune di Cremona. Viste la nota N. 53168 del 19 ottobre 2009 e la delibera n. 258 del 5 novembre 2009. Considerate le notizie emerse sulla stampa in merito ad una indagine della magistratura avviata in relazione a fatti risalenti al 2002 avvenuti presso il Comune di Soverato, in cui risulterebbe indagato, fra gli altri, l'attuale Segretario Generale del Comune di Cremona avv. Pasquale Criscuolo, all'epoca dei fatti Segretario Generale del predetto ente. S'interroga il sindaco per sapere se non ritiene opportuno dare un'informativa sulla posizione dell'avv. Criscuolo attraverso una propria comunicazione al Consiglio comunale.

All’interrogazione ha risposto il sindaco Oreste Perri: Rispondo alla interogazione posta in merito alle recenti notizie riportate dalla stampa riguardanti il Segretario Generale avv. Pasquale Criscuolo. Faccio presente che, lo stesso Segretario Generale ha personalmente relazionato in Ufficio di Presidenza il 2 dicembre scorso riportando con dovizia di particolari quanto accaduto. Le informazioni riportate dalla stampa riprendono notizie giornalistiche ormai datate nel tempo in quanto risalenti a più di due anni e mezzo fa e riferite ad un procedimento iniziato quasi nove anni fa e al momento senza ulteriori sviluppi. Da un esame degli atti fornitimi dall’avv. Criscuolo, mi è stato possibile procedere alla ricostruzione dei fatti. A cavallo dell’anno 2000 la Regione Calabria è stata commissariata dal Governo centrale perché venisse ottimizzata sul territorio regionale la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto nell’ottica di innalzare la percentuale di raccolta differenziata, uniformandosi alle percentuali minime imposte dalle normative allora vigenti. Il commissario Straordinario, nell’intento di accelerare il processo di incremento della raccolta differenziata, ha provveduto a suddividere il territorio regionale in ambiti, individuando, attraverso l’espletamento di procedure di gara ad evidenza pubblica, soggetti privati che avrebbero dovuto costituire, con i comuni del territorio, società miste pubblico – privato cui affidare la gestione del servizio. Conseguentemente i vari comuni della Calabria, hanno proceduto all’affidamento in house del servizio in ottemperanza al contenuto delle ordinanze commissariali che precedevano l’obbligo per i comuni di stipulare apposite convenzioni con le società miste individuate. Il Comune di Noverato, ente presso il quale l’avv. Criscuolo esercitava le funzioni di Segretario Generale e di Direttore Generale, con deliberazione consiliare del 10 aprile 2002, sulla base di quanto previsto dal decreto legislativo 22 del 1997 che auspicava che il servizio complessivo di gestione dei rifiuti venisse espletato nell’ottica dell’efficacia ed efficienza, di quanto previsto all’articolo 113 del decreto legislativo 267 del 2000, nonché dalla legge 488 del 2001 e da specifiche leggi regionali, affidò in house alla società mista costituita nel relativo ambito, la gestionr dell’intero servizio. A seguito di un esposto risalente sempre all’anno 2002, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha proceduto ad aprire un procedimento nei confronti, tra gli altri, di tutti gli organi del Comune, che a vario titolo hanno partecipato all’approvazione del relativo atto deliberativo. All’avv. Criscuolo sono stati mossi rilievi inerenti solo ed esclusivamente la delibera e le relative argomentazioni, ravvisando la Magistratura un abuso da parte del Comune di Noverato nell’affidamento del servizio. Auspico che sia fatta definitiva chiarezza su questa vicenda, avendo fiducia nella Magistratura. Rinnovo a titolo personale e di tutta l’Amministrazione comunale la più completa fiducia e stima nei confronti dell’avvocato Criscuolo, che ha sempre dimostrato alte doti professionali e morali apprezzate da tutti.

Il consigliere Giovanni Gagliardi si è detto in linea di massima soddisfatto della risposta ottenuta.
Interrogazione presentata in data 2 dicembre 2010 da Consiglieri comunali vari del gruppo consiliare Partito Democratico (primo firmatario Caterina Ruggeri) circa il ruolo del Comune nella gestione del Fondo Nasko della Regione Lombardia destinato alle donne in difficoltà sociali ed economiche che scelgono di non interrompere la gravidanza.
Premesso che ogni azione a favore di una maternità consapevole e responsabile è condivisibile. Preso atto: della istituzione a partire dal 1° ottobre 2010 del Fondo Nasko promosso dalla Regione Lombardia a favore delle mamme che scelgono di non ricorrere all'interruzione volontaria della gravidanza e gestito in collaborazione con i consultori pubblici e privati ed i Centri di aiuto alla vita; che nella delibera regionale relativa al Fondo e nelle linee guida allegate non si fa cenno al coinvolgimento dei Comuni. Interrogano il sindaco e la Giunta per sapere: come si inseriscano i progetti sociali riferibili al Fondo Nasko nei "Criteri di accesso unitario agli interventi e ai servizi sociali del Comune di Cremona!”, considerato che agli stessi e non ad altri soggetti compete la presa in carico della persona nei percorsi di accompagnamento sociale a lunga scadenza e l'orientamento nella rete delle unità d'offerta sociali e sociosanitarie del territorio; se non ritiene necessario richiedere alla Regione Lombardia un confronto per arrivare alla revisione della attuale scelta di aver privilegiato, nella gestione del progetto Nasko, le sole collaborazioni con i Consultori pubblici e privati e con la Associazione "Centro di Aiuto alla Vita" senza prevedere in forma esplicita il coinvolgimento dei servizi sociali già nella fase di definizione dei progetti di accompagnamento delle donne; se non intenda far riconoscere e dare valore alla complessità delle politiche e delle azioni attuate da questo Comune attraverso i suoi servizi sociali e conferite alle amministrazioni locali dalla stessa legislazione regionale in attuazione della L.R. 3 del 12.2.2008 e incentrati sulla trasparenza e nel rispetto di ogni orientamento politico e religioso.

All’interrogazione ha risposto l’assessore Luigi Amore: Con DGR 84 del 31 maggio 2010 la Regione ha promosso la sperimentazione di interventi innovativi a tutela della maternità e a favore della natalità, volti a fornire sostegno sociale ed economico alle madri in gravidanza che, pur in situazione di difficoltà economiche, scelgono comunque di non ricorrere all’interruzione volontaria della gravidanza. Tale deliberazione fornisce indicazioni la cui finalità è quella di consolidare un rapporto di collaborazione tra consultori familiari, pubblici e privati accreditati e i centri di aiuto alla vita per la presa in carico della mamma e del bambino, attraverso la formulazione di piani personalizzati integrati che aiutino la donna e la famiglia nel periodo della gravidanza, del puerperio ed almeno per il primo anno di vita del bambino. La Regione, sempre con medesima deliberazione, al fine di favorire gli interventi di aiuto ha inoltre costituito un fondo, denominato Fondo Nasko, che si concretizza in un contributo economico alla donna di massimo 4.500,00 euro, erogato in mensilità di 250,00 euro per acquisto di beni e servizi. Il contributo economico regionale è inteso quale intervento integrativo dell’insieme di interventi e servizi che a cura dei diversi enti pubblici e privati vengono erogati alla donna per il sostegno della maternità. In tal senso, come peraltro sperimentato nell’ultimo triennio attraverso il bando regionale finalizzato al sostegno della maternità fragile, si è condiviso con il consultorio familiare di poter proseguire l’esperienza avviata con il tavolo integrato: il fine è la condivisione delle azioni di presa in carico integrata tra i diversi servizi coinvolti nella realizzazione del piano personalizzato, in primis il comune (e/o l’Ambito territoriale) di residenza della donna. Il Comune di Cremona ha pertanto confermato la presenza di una assistente sociale all’interno dell’equipe integrata: tale figura funge da elemento di raccordo tra gli interventi di carattere sociale e quelli socio sanitari prioritariamente finalizzati alla condizione della donna in gravidanza. Si evidenzia altresì che Regione Lombardia intende ai fini dell’erogazione del contributo regionale, nell’ambito della sollecitata collaborazione, i consultori ed i centri di aiuto alla vita definiranno la titolarità, dell’uno o dell’altro, della presa in carico della donna. Il titolare della presa in carico è individuato nel consultorio oppure nei centri di aiuto alla vita vista la rilevanza del bisogno di tipo socio sanitario determinato dalla decisione della donna di proseguire la gravidanza. Il titolare della presa in carico dovrà altresì raccordare i diversi enti coinvolti nell’erogazione degli interventi previsti dal progetto personalizzato, fermo restando la corresponsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dei diversi interventi previsti e nel buon esito del progetto personalizzato complessivo. D’intesa con l’ASL si è definita la necessità di monitorare e verificare costantemente l’andamento del progetto e la valutazione circa l’efficace impiego delle risorse messe a disposizione da Regione Lombardia.

La consigliera Caterina Ruggeri si è detta non soddisfatta della risposta ottenuta.

Ordine del giorno presentato in data 29 novembre 2010 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Partito Democratico Alessia Manfredini e Maura Ruggeri contro i tagli del 5 per mille per le organizzazioni no-profit.
Premesso che: il Governo ha modificato il maxi-emendamento alla cosiddetta “legge di stabilità” che conteneva un fondo di 800 milioni destinato ad interventi vari; la nuova formulazione, approvata il 12/11 in Commissione Bilancio della Camera, ha destinato solo 100 milioni al 5 per mille per le organizzazioni non profit, rispetto ai 400 milioni destinati l’anno precedente, con un taglio netto del 75%; di fatto il 5 x mille è divenuto in realtà l’ 1,25 per mille. Considerato che: l’esperienza ha dimostrato che la cifra di 400 milioni corrisponde alle scelte operate dai contribuenti, in quanto dalle dichiarazioni dei redditi del 2008 sono stati destinati alle associazioni 397,5 milioni di euro; con questo taglio del 75% non solo si bloccano o si limitano fortemente le attività di associazioni di volontariato, enti di ricerca, enti culturali, associazioni ambientaliste, associazioni sportive, ecc., ma soprattutto si tradiscono le scelte dei cittadini contribuenti, non rispettando le loro libere scelte: infatti, prima si chiede ai contribuenti di indicare nella dichiarazione dei redditi a chi destinare il 5 per mille delle imposte pagate allo Stato, poi invece i fondi vengono stornati deliberatamente e destinati a ben altro, senza chiedere il parere dei cittadini; questi tagli si aggiungono al già effettuato taglio alle agevolazioni sulle tariffe postali per il non Profit, alla massiccia riduzione dei fondi per la cooperazione allo sviluppo decisa pochi giorni fa e a una rigida politica di riduzione dei finanziamenti per le associazioni culturali e di ricerca. Appreso che: già molte forze politiche ed associazioni di volontariato (tra le quali: Emergency, Libera, Gruppo Abele, Medici senza Frontiere, Amnesty International, Telethon, Unicef, Save The Children, ecc..), nonché il Forum del Terzo Settore, la Consulta del Volontariato e CSVNet, hanno promosso un accorato appello al Governo perché ritorni sulle sue scelte. Il Consiglio Comunale di Cremona impegna il Sindaco e la Giunta ad attivarsi presso tutte le sedi istituzionali e presso i rappresentanti di qualsiasi forza politica, affinché l'ordine del giorno approvato dal Senato da svariate forze politiche sia attuato prevedendo uno stanziamento di 300 milioni nel primo decreto e in fase di approvazione (il milleproroghe) sia ripristinato il tetto di 400 milioni destinato nel 2011 al 5 per mille. Il Sindaco e la Giunta a sollecitare l'ANCI e il Governo affinché sia varata la legge sul 5 per mille in modo che questo strumento acquisisca definitiva stabilità.
Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno da parte del consigliere Alessandro Corradi, l’ordine del giorno, modificato nel dispositivo finale così come evidenziato con colore giallo, è stato approvato all’unanimità.
Commissioni Consiliari Permanenti e Commissione di Vigilanza: modifica della deliberazione del Consiglio Comunale n° 55 del 15 novembre 2010.
In seguito al recesso dei consiglieri comunali Emiliano Ferrari e Roberto Gandolfi dal gruppo consiliare Lega Nord/Bossi, gruppo di iniziale appartenenza, ed al loro ingresso nel Gruppo Misto, si è venuta a modificare la composizione dei gruppi consiliari in seno al Consiglio comunale e nello specifico dei gruppi consiliari Lega Nord/Bossi e Gruppo Misto che risultano composti entrambi da tre consiglieri comunali. A conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri favorevoli espressi dagli organi competenti, il Consiglio comunale, con voto unanime, ha modificato la composizione delle otto commissioni consiliari permanenti e della commissione di vigilanza.

Pertanto, ai sensi dell’art. 18, comma 2° e 3° del vigente regolamento del Consiglio comunale, in seguito alla modifica introdotta, i rappresentanti dei gruppi consiliari all’interno delle otto commissioni consiliari permanenti e della commissione di vigilanza sono portatori del seguente numero di voti equivalente a quello dei consiglieri comunali che costituiscono il gruppo di appartenenza:


GRUPPO CONSILIARE

VOTI PORTATI
Il Popolo della Libertà – Berlusconi per Perri 14
Lega Nord/Bossi 3
Obiettivo Cremona con Perri 3
Unione di Centro – Casini 1
Partito Democratico 13
Di Pietro/Italia dei Valori 1
Sindaco Corada/Cremona nel Cuore 1
Cremona per la Libertà 1
Gruppo Misto 3

 


       



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