15 Settembre, 2002
Pronto il 3° Rapporto sugli immigrati
Polenghi: "L'Integrazione è buona, ma ci sono nuove preoccupazioni"
Pronto il 3° Rapporto sugli immigrati
Polenghi: "L'Integrazione è buona, ma ci sono nuove preoccupazioni"
E' pronto il 3° rapporto sull'integrazione degli stranieri sul territorio, realizzato dall'Osservatorio Provinciale sull'immigrazione con la collaborazione del consulente Ludovico Gardani.
Gli stranieri aumentano. Ai dati delle anagrafi, aggiornato al 31.12.2002, che evidenziano la presenza di 13.545 immigrati con un aumento di 2 mila unità rispetto al 2001, va considerato l'incremento di oltre 3 mila presenze in seguito alle regolarizzazioni avvenute nel 2003, con la sanatoria Bossi - Fini.
Le nazionalità prevalenti sono, in continuità con il passato, quelle indiana, marocchina, albanese e rumena. C'è integrazione? L'indagine risponde, oltre che con i dati, con la visualizzazione matematica dell'integrometro. "In sostanza - spiega l'Assessore ai Servizi Sociali Daniela Polenghi - dovendo dare un voto da zero a dieci all'integrazione, il dato sarebbe un 7 scarso. E' una valutazione discreta, con punti di eccellenza. Gli immigrati cercano stabilità. Aumentano i ricongiungimenti familiari. Il 47% degli immigrati vive con la famiglia, la metà con almeno un figlio. Oltre il 60% vive in affitto. Aumentano gli indici di proprietà. I tassi di scolarizzazione sono alti. Il 91% degli stranieri è iscritto al sistema sanitario nazionale. E' una presenza in salute, di buona cultura, che cerca il dialogo e l'integrazione".
Il dato, censito al 31-12-2002, presenta tuttavia qualche flessione rispetto all'anno precedente. "L'anno scorso - continua Polenghi - il voto era un 7 abbondante. C'è una leggera incrinatura dovuta a vecchi e nuovi problemi. Quasi il 60% ha una scolarità medio alta e fa lavori umili. Significa che esiste un patrimonio non valorizzato. Le donne fanno più fatica ad inserirsi. Vi è un alto tasso di aborti volontari. Permangono sacche di devianza, che comunque non modificano i dati generali sulla criminalità che si attestano tuttora a percentuali molto basse.
Tra i fattori di criticità si deve registrare un aumento della disoccupazione, con una diminuzione della libera imprenditoria. Il dato più eclatante riguarda il crollo delle rimesse all'estero, tutto ciò in discordanza con i trend precedentemente registrati.
"La volontà - conclude l'Assessore - è di continuare a studiare il fenomeno. Il dato è sempre più affinato e serve a riorientare i problemi nell'ottica di favorire dialogo, evitando ogni possibile divaricazione".
Il rapporto è già on line http://www.provincia.cremona.it/servizi/ops/. Per ulteriori informazioni: tel. 0372/406259; 406322.
 
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