15 Settembre, 2002
Non può esistere un Ulivo unito con un sindacato diviso
Nuovi diritti, lavoro ed unità sindacale

Nuovi diritti, lavoro ed unità sindacale.
Non può esistere un Ulivo unito con un sindacato diviso

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Cesare Damiano, della segreteria nazionale dei Ds, nel presentare la Carta dei Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici elaborata dall'Ulivo, ha affermato, fra l'altro "Non può esistere un Ulivo unito con un sindacato diviso". Una affermazione forte che ha evidenziato la volontà dei democratici di sinistra di riaprire, dopo lo sciopero del 18 ottobre indetto dalla sola CGIL, un rapporto unitario con le tre confederazioni sindacali. La risposta di CGIL-CISL-UIL non si è fatta attendere. Mino Grossi, segretario generale della UIL, ha affermato di essere d'accordo con la filosofia della Carta dei Diritti presentata dall'Ulivo e di condividere l'impegno strategico sull'unità e sulla necessità di battere, alle prossime elezioni politiche, il governo di centrodestra.
Oggi le differenze fra CGIL-CISL-UIL sono ancora molte, ha affermato Osvaldo Domaneschi , segretario Generale della CISL, ma si tratta di lavorare per rendere possibile la costruzione di percorsi di unità d'azione sulle singole questioni. Questo non significa disattendere gli impegni che la Cisl ha assunto con il Patto, ma rivendicarne la sua attuazione in quanto contiene elementi di tutela per i lavoratori.
Maurizio Bassini, segretario generale della CGIL, nel rivendicate tutto l'impianto politico della CGIL e la conferma della validità dello sciopero del 18 u.s., ha dichiarato il proprio accordo con la proposta della Carta dei diritti dell'Ulivo ed ha evidenziato la necessità di lavorare con CISL e UIL per l'unità d'azione, a partire dai temi territoriali e dallo sciopero nazionale a sostegno della vertenza FIAT. Pippo Superti, segretario dei DS, ha chiuso brevemente l'incontro, dichiarandosi soddisfatto del dibattito che non ha visto contrapposizioni ideologiche, ma un confronto di merito su temi aperti. L'unità del mondo del lavoro, ha affermato, non è solo utile, anzi indispensabile ai lavoratori, ma un bene prezioso anche per battere le politiche del centro-destra, non solo a livello nazionale ma anche a livello locale.
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