15 Settembre, 2002 Intervista video ad Dott. Andrea Belloni, direttore generale asl Cremona E' necessario attuare un nuovo modello partecipativo che veda gli enti locali e l'Asl lavorare con modalità collaborative.
Belloni, le risorse per la sanità ed il sociale
sono insufficienti. E' necessario attuare
un nuovo modello partecipativo che veda gli
enti locali e l'Asl lavorare con modalità
collaborative.
La serata, organizzata dal nostro sito, con
il Dott. Andrea Belloli, direttore generale
asl, sulle " Strategie dell'ASL Cremonese"
ha avuto successo sia di partecipazione che
di confronto sul merito.
Il Dott. A. Belloli nelle sua lunga e ponderata
introduzione, che allegiamo in altra parte
del sito, ha in sostanza posto un problema
di fondo e cioè che oggi, " i bisogni
sanitari e sociali possono essere soddisfatti
solo nel quadro di risorse dato. Certo, la
sanità ed il welfare hanno bisogno di maggiori
stanziamenti, il sistema sanitario è finanziato
ancora poco rispetto alle medie europee,
ma oggi la nostra Asl lavora con questi budget
e quindi e con questi che si deve misurare.
Le azioni di ristrutturazione e di riorganizzazione
vanno quindi assunte in questo quadro di
limitate risorse. Fondamentale è il ruolo
degli enti locali. In particolare sottolineo
che il piano strategico della nostra Asl
è stato approvato da tutti gli enti locali
cremonesi con un vasto consenso anche sociale".
Il confronto ed il dibattito quindi si è
sviluppato attorno a questo fondamentale
nodo.
Maura Ruggeri, assessore ai Servizi Sociali
del Comune di Cremona, ha messo in evidenza
che è " appunto la mancanza di risorse
che pone i problemi oggi e per il futuro.
Il Governo e la Regione Lombardia sono carenti
nella progettualità e ad esempio non attivano
il fondo per la non autosufficienza; importante
e significativa è l'apertura del Dott. Belloli
circa le modalità di nuovi rapporti con gli
enti locali e le strutture di programmazione
dei distretti; necessita una fase positiva
che eviti lo scontro fra enti locali ed Asl
pur nel rispetto delle competenze e dei ruoli."
Franco Verdi, Presidente di Azienda Cremona
Solidale, ha investe posto l'accento sulla
necessità che il " sistema si unamizzi"
e che pensi , per tempo, " alla dinamica
dei costi che si stanno scaricando sulle
famiglie". Infatti, questo sistema di
continuo adeguamento delle rette rischia
poi di scaricarsi sui comuni nel momento
in cui le famiglie non saranno piu' in grado
di reggere la situazione.
Altri inteventi di Gian Vittorio Lazzarini,
dell'assessore Provinciale Anna Rozza, di
Giuseppe Azzoni in rappresentanza della Lega
dei Comuni, hanno evidenziato la complessità
e la difficoltà di questa impostazione, che
rischia di privare fascie ampie di cittadini
di servizi adeguati alle loro primarie necessità.
Il Direttore Generale della Asl, nelle brevi
repliche ha insistitito in particolare su
un tasto e che in questa fase " in scarse
risorse è assolutamente necessario attuare
un modello partecipativo che veda gli enti
locali e l'als lavorare con la modalità collaborativa".
La serata si è chiusa con l'impegno del nostro
sito di sviluppare altri momenti di incontro
sui temi sociali del welfare di interesse cittadino.
Gian Carlo Storti.